Meglio Francesco di Bonifacio

A volte ci sono coincidenze che dicono tutto.

La Fai commissariata apre oggi la propria conferenza organizzativa a Fiuggi, presso la Sala delle Fonti di Bonifacio VIII. Che è veramente un luogo simbolico dell’attuale situazione.

Bonifacio VIII è un papa che non gode di buona fama, soprattutto per i giudizi che ce ne ha lasciato Dante (“Lo principe de’ nuovi Farisei…”). Il quale doveva il suo esilio al fatto che il papa di allora era un impiccione, uno che voleva governare in casa d’altri, e quindi anche nel comune di Firenze. Mentre Dante sosteneva l’autogoverno e la libertà del suo Comune.

Naturalmente la storia è sempre più complessa di come viene raccontata dagli uomini di parte, e Dante era uomo di parte quant’altri mai. E gli storici danno oggi un giudizio più articolato sulla figura di quel papa accentratore di settecento anni fa.

E però a noi piace Dante, che non accetta il commissariamento del suo comune. E più di Bonifacio ci piace papa Francesco che, forse senza sapere neanche che in sala c’era una delegazione della Cisl guidata dal segretario generale, le ha dato una bella lezione parlando di “salutare decentralizzazione” anche nella Chiesa.

Non c’è che dire, molto meglio Francesco di Bonifacio. Meglio la libertà dei commissari.

«Non è opportuno che il Papa sostituisca gli Episcopati locali nel discernimento di tutte le problematiche che si prospettano nei loro territori. In questo senso, avverto la necessità di procedere in una salutare ‘decentralizzazione’».

 

Condividi il Post

Commenti