In un post precedente abbiamo parlato dello strano significato che la Cisl, presumibilmente attraverso l’ufficio stampa, ha dato all’aggettivo “indicativo” quando è stata richiesta di un commento dai giornalisti sul rispetto, forse mancato, del regolamento interno sui compensi dei dirigenti.
Ma “indicativo”, in italiano, ha anche un altro significato, ben noto a chi ha praticato qualche volta l’analisi grammaticale. Ossia il modo del verbo usato per indicare le cose come sono. Mentre altri modi, ad esempio il congiuntivo, possono indicare le cose come vorremmo che fossero.
Oggi il capo ufficio stampa della Cisl, quello che parla con i giornalisti per dire loro che il regolamento era “solo indicativo”, ha pubblicato un tweet che copiamo ed incolliamo:
Stavolta lo sciopero dei trasporti a #Roma ha una paternita’ precisa (usb. Non sparassero nel mucchio contro il sindacato
Ecco, quel “non sparassero” nella conclusione (mentre la forma corretta in italiano è “non sparino”, col congiuntivo esortativo al presente; l’uso del passato, “non sparassero”, è diallettale, come si spiega a questo link) ci fa pensare che nella Cisl, oltre al problema di cosa voglia dire “indicativo”, c’è quello di che qualcuno, oggi al servizio della Furlan come ieri di Bonanni e prima ancora D’Antoni, è bene che impari (e non “che imparasse”) ad usare meglio il congiuntivo.
Fantastico! A parole ci tengono tanto alla comunicazione, tutti ad affannarsi su twitter, facebook, a creare blog e giornalini. Ma se il risultato è questo, soprattutto ai vertici, urgono corsi di lingua italiana scritta e anche orale – in certe zone dove governano i leghisti, ai direttivi prevale un linguaggio imbastardito, se non esplicitamente il dialetto.