Lettera firmata

Riceviamo questa lettera firmata, che pubblichiamo perché, al di là dei toni che possono non piacere a tutti, pone un problema serio e che merita risposta

Buongiorno a tutto  lo staff de “il9marzo”,

“Bisogna cambiare tutto per non cambiare niente” vedrete che sarà questo pensiero di Tomasi di Lampedusa a guidare le prossime farse in materia di trasparenza.
Oggi ci stiamo scaldando e raccapricciando per compensi esagerati, ma comunque legali…che fanno passare questi signori dirigenti, sindacalisti “de noantri”, come vittime di un complotto. Forse andrebbe spostata la mira e iniziare a chiedersi se con quei soldi pagano il loro vivere: se pagano il loro pranzo quotidiano come tutti i lavoratori, o se la loro ricevuta fiscale va a finire nei rimborsi, se l’auto (e che auto) e l’autista sono considerati un benefit o comunque il loro uso è circostanziato al lavoro, o sono a loro uso e consumo per risparmiare i soldi di bollo, assicurazione e benzina (spesa detestabile di ogni persona che deve recarsi al lavoro). Se pagano il loro affitto se sono coscienti del mondo in cui vive la gente onesta o come questa m…sa classe politica sanno guardare solo ai propri interessi.
E se nei rimborsi andasse a finire anche qualche ricevuta per viaggi all’estero, ovviamente di carattere privato? Non sarà che alla fine scopriamo che i nostri beneamati dirigenti hanno lavorato anche le domeniche del mese di agosto e poi per ospitalità hanno consumato, insieme ai loro interlocutori, aragosta e champagne per festeggiare il buon esito dell’incontro lavorativo, ma per poi inviare la richiesta di rimborso dei successi ottenuti?
Ed è mai possibile che tra i fornitori dell’organizzazione circolino sempre gli stessi nomi, magari anche con società diverse, e che tutti i lavori siano sempre molto cari, ma di “qualità”.
Forse è meglio tornare alla semplice busta paga e alla trasparenza dei loro compensi, almeno salviamo la facciata.
Buon lavoro a voi…io devo andare a giustificare all’agenzia delle entrate perchè ho rateizzato la multa.

 

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  1. Se la guardia di finanza facesse una semplice ispezione sui benefits troverebbe un marea di elusione evasione fiscale.
    Le auto superano tutte l’importo minimo previsto per le aziende, ma noi siamo associazioni e allora via con macchinoni da 30/40 mila€.
    E il rimborso chilometrico forfetario al km aldilà della cilindrata, percorrenza, tipologia di carburante.
    E le spese di rappresentanza per migliaia di euri.
    E le spese sulla case a roma totalmente pagate e non considerate benefit.
    Ho l’impressione che alla fine in tanta categorie si allarghino alla grande lo stipendio con la scusa ch eil pesce puzza dalla testa.
    Presentate queste lettere come esposto alla finanza e facciamo la nostra parte.

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