L’estate è finita, e ora si fa sul serio. Come un anno fa, quando il segretario generale della Cisl annunciò in settembre le dimissioni improvvise, cercando di nascondere il vero motivo per cui le presentava.
In questo anno molte cose sono successe: la Furlan che viene eletta segretario; il congresso della Fai che respinge la mozione sullo scioglimento; la rappresaglia di Via Po 21 che commissaria la Fai; le rappresaglie del commissario contro quanti nella Fai sono accusati del reato di dissenso politico (fra il battimani dei segretari regionali); il tentativo fallito di Bonanni di usare il Centro studi per accreditarsi come padre nobile della Cisl (magari in proiezione politica); le lettere di Scandola alla Furlan e alla dirigenza Cisl, l’espulsione senza contraddittorio come risposta della segreteria confederale eseguita attraverso la Cisl-Probiviri …
E ancora, per quanto riguarda le vicende della nostra federazione, il Tribunale di Roma che per due volte fa finta di non sentire la nostra domanda di giustizia; la Filca rimasta sola che si abbassa gli stipendi; la Fai commissariata che propone ora, sotto l’egida di Via Po 21, di limitarsi a fare con la Filca, con molta calma, un accorpamento senza scioglimento fra federazioni di seconda affiliazione (il che conferma che il commissariamento è stato totalmente pretestuoso).
Molte cose sono successe, ma forse non è successo ancora niente. Perché la sensazione è che ci sia nell’organizzazione una domanda, più o meno latente, di chiarezza che ancora non ha avuto risposta. Anzi, viene delegittimata come domanda, col timbro della Cisl-Probiviri.
E così i problemi che sono sul tappeto restano lì, senza che chi dirige la confederazione abbia dimostrato di volerli affrontare.
Intanto però, ci sono alcuni appuntamenti.
In Veneto, la regione dalla quale sono partite le lettere di Scandola, Via Po 21 manda Petteni a controllare cosa succede all’esecutivo regionale di domani; mentre l’esecutivo nazionale si riunisce il 4 settembre.
Per l’8 settembre, un anniversario un po’ delicato, è invece annunciata un’altra riunione. Dove certamente i fatti di cui tutti parlano non saranno ignorati. Leggiamo sul sito www.sindacalmente.org, da dove è partito l’appello per la nullità dell’espulsione di Scandola, che i promotori dell’iniziativa hanno chiesto un incontro con la segreteria Cisl di Torino e Canavese. Incontro che, dicono i promotori, ci sarà alle 17 nella sala Nocentini della sede.
Siamo a settembre, e le cose accennano a muoversi. Ora staremo a vedere se vincerà la forza di inerzia, o se prevarrà la spinta al cambiamento (possibilmente nella direzione giusta).