“Gli accorpamenti delle categorie li dobbiamo fare!” scandisce, facendo sentire bene le erre ed alzando appena un po’ il livello dei decibel il segretario generale della Cisl. Un po’ per una questione (non chiarissima) di risorse, un po’ perché altrimenti lei ci perde la faccia (non lo dice, ma ci vuol poco a capirlo).
Finché si tratta della faccia del segretario generale, possiamo capire. Ma quanto alle risorse, le consiglieremmo di stare attenta a non fare quello che a Roma si chiama “er guadagno de Maria Cazzetta“. Se si pensa, ad esempio che l’unico accorpamento analogo a quello Fai-Filca in Europa, quello dell’Ig Bau in Germania, ha portato alla creazione nel 1996 di una federazione con 700mila iscritti che oggi ne conta quasi 300mila, si può capire che se la FaiFilca avesse vissuto una storia analoga avrebbe portato alla Cisl assai meno risorse delle attuali (perché, in Italia come in Germania, sono le categorie a portare le risorse che poi la confederazione spende; là magari la confederazione costa un po’ meno …)
Per non perdere risorse e non far perdere la faccia a nessuno, proviamo a suggerire qualche altro accorpamento (perché comunque ci è stato detto che “li dobbiamo fare”).Magari un po’ fantasioso.
Ad esempio, tanto per buttarne lì una, si potrebbero accorpare la Cisl-Probiviri e Labor Tv ; il livello di credibilità è analogo, ci sarebbe una sede sola invece di due, i lodi degli uni potrebbero essere oggetto delle trasmissioni dell’altra (e restare comunque riservati, vista l’audience) e non ci sarebbe il rischio di perdere alcun iscritto.
E, soprattutto, non ci sarebbero da celebrare quei fastidiosi congressi …