… e la Furlan parla d’altro

Mentre il commissario tace, il segretario generale della Cisl interrompe brevemente le ferie per mandare alla Stampa un articolo (“Tassare grandi patrimoni e rendite. Ecco la proposta di legge della Cisl”, a p. 6 taglio basso, cioè in fondo alla pagina) in cui si parla d’altro rispetto a ciò per cui la Cisl è su tutti i giornali da una settimana.  E pone il problema di come fare per mettere a posto le cose in casa d’altri.

Nulla da obiettare, né sul contenuto dell’articolo, né sul fatto che si cerchi di tornare a mettere sul tavolo qualche tema di merito; al limite, c’è da dire che si tratta per lo più degli stessi argomenti che i sindacati rimestano da una ventina d’anni, con risultati scarsissimi.

E’ chiaro però che all’interno dell’organizzazione si aspettano ancora risposte a domande come quelle sollevate dalla First di Pisa, sulle quali la segreteria confederale (tutta, ché tutta la segreteria confederale ha chiesto l’espulsione di Scandola) non può pensare di cambiare discorso, se non perdendo ulteriormente credibilità.

In maniera probabilmente irrecuperabile

PS verso la fine dell’articolo, prima di arrivare a concludere il suo ragionamento parlando delle Poste (il primo amore non si scorda mai…) il segretario generale della Cisl chiede al governo di “incentivare fiscalmente l’azionariato collettivo e la partecipazione dei lavoratori, come avviene in Germania”.

Per la precisione, in Germania c’è la partecipazione dei lavoratori c’è, ma non perché sia incentivata fiscalmente (l’elezione dei rappresentanti dei lavoratori nei consigli non c’entra molto col fisco…), mentre l’azionariato dei lavoratori non c’è, perché i sindacati si sono opposti  con l’argomento che il rischio di impresa deve stare a carico dell’imprenditore, e determinare il variare dei profitti, e non spostato sul reddito da lavoro dipendente, che deve essere certo e stabile.

E’ così; e se la Furlan non ci crede, chieda a Der Kommissar, grande esperto di cose tedesche.

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2 Commenti - Scrivi un commento

  1. A proposito di posta, in questo caso elettronica: vi risulta che ci siano problemi o aggiornamenti in corso sui server Cisl? Non riesco più ad accedere a First Class; peraltro, da quando mi è arrivata l’utenza, è stata sempre in qualche modo limitata, col permesso negato su diverse aree e applicazioni. Non so se questo inconveniente stia capitando soltanto a me. Non è che qualcuno stia approfittando della pausa estiva per disincentivare concretamente la presenza e la partecipazione di chi non la pensa come lui?

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    1. A molti di noi l’accesso all’intranet della Cisl è stato impedito da tempo. E senza alcun preavviso. Quindi non ci stupirebbe nulla.

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