Valeriano Canepari, il cui nome viene fatto per la prima volta su questo sito, annuncia querele perché nelle polemiche in corso gli sarebbero stati attribuiti redditi da pensione per un periodo in cui non era ancora andato in pensione. La precisazione è stata pubblicata dall’ANSA (la potete leggere a questo link) ma colpevolmente ignorata dai giornali.
Noi non abbiamo alcun dovere di diffondere la precisazione di Canepari, anche perché nulla avevamo scritto sull’argomento. Ma ci sembra giusto dare voce a tutti, perché il nostro unico scopo è la trasparenza. E se alla fine di scoprisse che tutta la denuncia di Scandola era infondata, saremmo contenti del fatto che non esiste una questione redditi nella Cisl.
Ma temiamo che non sia così. Perché una segreteria che all’unanimità e con arroganza pretende l’espulsione frettolosa di Scandola (ed una Cisl-Probiviri che frettolosamente obbedisce) legittima a pensare che il problema potrebbe essere perfino più grosso di quello che si è detto finora. E riguardare altre persone più importanti del buon Canepari.