Il nuovo regolamento e i quattro amici al bar

Il 27 giugno 2024 è stato approvato all’unanimità dal comitato esecutivo Cisl l’adeguamento economico delle retribuzioni pari all’ 8.5%, utilizzando il sistema Ipca indice biennio 23/24.

La sostanziale differenza rispetto agli aumenti previsti dai rinnovi dei Ccnl è che in questo caso gli aumenti sono biennali/ immediati e non rateizzati in tre / quattro trance come nei rinnovi recenti.  Ma qui, di fatto, non c’è contrattazione con una controparte, gli organi decidono per sé stessi, come del resto fanno i parlamentari o i manager.

Nella stessa riunione è stato approvato, sempre all’unanimità, il regolamento dei trattamenti normativi ed economici per i dirigenti eletti e i dirigenti di enti, associazioni e società partecipate Cisl.

Regolamento 2024 (gestione Sbarra) che integra e sostituisce il precedente (gestione Furlan) che era stato approvato sempre all’unanimità il 9 luglio 2015.

Il regolamento Furlan aveva lo scopo principale di legittimare i trattamenti dei dirigenti apicali che Fausto Scandola aveva denunciato per le gravi violazioni retributive rispetto ai massimali, inserendo all’art. 8 una indennità di funzione per gli incarichi di segreteria nazionale confederale e di Federazioni nazionali fino ad un massimo del 40% della indennità di base.

Ma nonostante tale incremento, anche se la stessa Furlan dichiarò che la segreteria confederale aveva deliberato solo un aumento del 20 %, le retribuzioni denunciate da Fausto Scandola e versate negli ultimi anni ad alcuni dirigenti ancora non rientravano nei nuovi parametri e per questo non furono mai pubblicate con la motivazione che la “casa di vetro “era in costruzione e diventava operativa dal 2016.

Tutto ciò lo si può eccepire dalla presa visione e applicazione del regolamento “Furlan”2015. 

Infatti pur considerando i nuovi massimali: indennità massima lordo previdenziale segreteria confederale   € 6.147,08 + 30% (indennità aggiuntiva di € 1.844,12) pari a    € 7.991,20 + indennità funzione massima art. 8  (40% di € 6147,08)  = € 2.458,83 per un importo complessivo di € 7.991,20 + 2.458.83 pari a € 10.450,03 mensili e quindi una indennità annuale ( 14 mensilità ) di  € 146.300,42;  i redditi previdenziali della stessa Furlan per gli anni 2011, 2012, 2013, 2014, (segretario gen. Bonanni a quota €336.260.00 nel 2011) ammontavano complessivamente, da quanto denunciato da Fausto Scandola, già a € 171.839,20 ; € 175.001,00 ; € 177.439,72 ; € 156.568,90.

Redditi chiaramente precedenti al regolamento 2015 e circa il doppio dei massimali previsti, ma in quella fase erano tutti abbracciati appassionatamente (non riguardava solo il segretario generale, ma la segreteria.)

Il nuovo regolamento, (Sbarra 2024) al di là dell’aggiornamento delle indennità, si caratterizza soprattutto per la riscrittura dell’attuale art.5 “Il dirigente elettivo, comma 6 -7.”

Sembra fatto a misura per garantire la continuità del trattamento economico complessivo fino al raggiungimento dei requisiti pensionistici a coloro che decadendo dall’incarico di segreteria per raggiungimento dei limiti di età statutariamente previsti o dimissionari nei sei mesi precedenti tale limite assumono un altro e diverso incarico.

Ovvero una norma ad personam simile alla deroga Bonanni deliberata nel 2013, in quel caso il segretario generale e i tre segretari delle Federazioni in attesa degli accorpamenti programmati potevano rimanere in carica fino all’età di 67 anni rispetto ai 65; qui i segretari che a 65 anni non hanno maturato la pensione, possono mantenere la loro piena indennità fino al raggiungimento della pensione di anzianità o di vecchiaia 67 anni e 10 mesi, o giù di lì, senza tra l’altro essere segretari.

Una soluzione più furba.

La solita storia, che in fondo sembra essere la vera preoccupazione del gruppo dirigente: mantenere coesa una oligarchia sindacale attraverso il metodo del consenso/compenso.

 Sembra ricordare quel simpatico motivo musicale del 1991:

“erano quattro amici al bar che discutevano di affari societari; poi uno trasalì, uno si allontanò, una si elevò e l’ultimo continuò a garantire la stessa musica.”

Comma 22 per il9marzo.it

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7 Commenti - Scrivi un commento

  1. Gli aumenti salariali dovrebbero essere automatici anche nelle aziende secondo gli accordi interconfederali ma non si capisce il perché vengano sempre ricontattati al ribasso e con tranches inverosimili. Non è neanche che il gap sia assorbito da altri istituti contrattuali… Anzi

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  2. Ma per favore , guadagna di piu’ un bidello di un segretario generale di categoria.
    Il problema piu grande e’ trovare chi vuole uscrire dai luoghi di lavoro per fare questi orari con questi stipendi.
    Un atto dovuto !!!!!!
    Il limite a 65 anni poi, e’ una barbarie tutta Cisl , che semplicemente dovrebbe essere rivista al congresso

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      1. Mah.. un bidello precario che non arriva a 1400 al mese e magari viaggia 300 chilometri al giorno per raggiungere il luogo di lavoro non mi pare sia soggetto invidiabile

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  3. Complimenti per il vostro evidente pluralismo. Pubblicare quel commento anonimo sullo stipendio dei Bidelli scolastici rasenta il masochismo. Viviamo proprio tempi malati se certi cervelli mandati all’ammasso esibiscono se stessi con tanta disinvoltura. Certi personaggi si esprimono con tanta sicumera per il fatto di dovere inchini quotidiani ai reggitori del piccolo mondo moderno. Qui si rasenta addirittura e senza vergogna perfino la Latría, onore che nei tempi meno eretici si riservava soltanto a Dio.

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    1. Augusto Cianfoni si erge addirittura a giudicare quali commenti dovrebbero essere pubblicati e quali no , e con pomposo verbo fa la morale .
      Eppure ci sono luoghi fuori dal web e lontani dalla campagna romana dove lo stesso Cianfoni è ricordato per aver lasciato che Via Po facesse il sacco del dopo Ergife , con licenziamenti e allontanamenti forzati.
      In molte sedi si racconta anche delle settimane precedenti, e si narra di quanto collateralismo ci fu con la segreteria nazionale .
      La morale dopo il massacro Fai anche no

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