Pure la foto col ministro!

Noi abbiamo chiesto al giudice di annullare il commissariamento della Fai; il commissario e la Cisl commissariante si oppongono, ognuno con i suoi argomenti. Fin qui, tutto bene. E però c’è argomento e argomento. E c’è modo e modo di presentarli.

Ad esempio, niente di strano che le controparti sostengano che il commissario sta lavorando bene o che i segretari regionali gli battano le mani (le hanno sempre battute al “commander in chief” di turno, con i risultati che abbiamo visto al congresso, figuriamoci ora che la democrazia interna è sospesa). Semmai si può osservare che si tratta di argomenti inutili: se il commissariamento è illegittimo, che c’entrano il volubile consenso dei regionali o iniziative che avrebbe potuto prendere anche una segreteria dimissionaria in carica per l’ordinaria amministrazione?

Ma è veramente buffo che, per corroborare questi argomenti , la difesa della Cisl alleghi alle proprie memorie depositate in Tribunale una foto “che ritrae il commissario col ministro Martina”. Perché, uno ha ragione se fa la foto col ministro? E allora, se si fosse fatto il selfie con Papa Francesco in Piazza San Pietro?

Ma forse siamo solo di fronte ad un caso di presenzialismo alla Lotito.

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