2/La paga di un segretario generale (Cgil 2004-2020)

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2/La paga di un segretario generale (Cgil 2004-2020)

admin 27 dicembre 2020 41 Commenti

Il “gender gap” salariale fra uomini e donne è un fatto, ma c’è anche qualche eccezione.

Sul sito della Cgil, ad esempio, vediamo dall’ultima busta paga pubblicata (ottobre 2020), che Maurizio Landini, per fare più o meno lo stesso lavoro della signora Anna Maria, ha ricevuto, al netto delle trattenute, eur. tremilaottocentoquarantanove (3.849; il totale lordo è 6.566,24). Il che corrisponde perfettamente, o quasi, a quel che diceva di prendere Susanna Camusso cinque anni fa (3.850 netti al mese)

È chiaro allora che la signora Anna Maria guadagna più del compagno Maurizio. Anche se il paragone diretto non è possibile, perché nella Cisl non si pubblicano le buste paga ma il quadro C della dichiarazione dei redditi.

Peraltro, sotto la spinta di eventi particolari, in un paio di occasioni la signora Anna Maria le sue buste le aveva dovute tirare fuori: la prima volta nel novembre 2015 (sei mesi dopo la prima lettera di Fausto Scandola, due mesi dopo che la sua denuncia era finita sui giornali e in tv, e subito prima dell’assemblea organizzativa di Riccione), da cui risultava, fra Poste (1.239) e Via Po 21 (3.609), un totale di eur. 4.848 (sempre che avessero alcuna credibilità due documenti privi perfino dell’indicazione del mese al quale si riferivano le retribuzioni); e la seconda volta nel marzo 2016, dopo il primo dei due servizi di Nadia Toffa per le Iene da cui risultava un netto di 5.125 (1.161 dalle Poste, 3.964 da Via Po 21 a febbraio 2016) assieme alla famosa dichiarazione del commercialista che scriveva “È tutto a posto, ve lo dico io”.

Ma la vera differenza fra la Cgil e la Cisl (e, ci dispiace dirlo, questa volta a favore dei “cugini” con le bandiere rosse) sta nel come sono stati gestiti i problemi analoghi.

Come avevano raccontato nel 2013 il Fatto quotidiano e poi le Iene, infatti, anche nella Cgil c’era stata una situazione molto simile a quella di cui ha parlato Bonanni a Report: la retribuzione dell’allora segretario generale Guglielmo Epifani era cresciuta fino a 5.443 netti nel 2006 (nel 2004 c’era stato l’aumento più forte, da 4.399 a 5.183 netti)

Secondo le Iene e il Fatto, questi aumenti se li sarebbe dati Epifani da solo; lui sostiene, invece, che c’era stata una decisione della segreteria; la decisione non era regolare sia in un caso che nell’altro perché la competenza era del direttivo. Come affermarono tutti gli intervistati di casa Cgil (nessuno dei quali scappò davanti alle telecamere).

Quel che è certo è che, poco prima che nella Cisl, anche al vertice della Cgil c’era stata una “gestione imformale”, di cui aveva beneficiato il segretario generale. E l’effetto sulla sua retribuzione era stato superiore a quello nella Cisl. Ma dov’è, allora, la differenza nei comportamenti a loro vantaggio? È tutta nel dopo.

Dopo quella gestione, la Cgil ha corretto il tiro e, invece di fare un regolamento che rendeva lecito il livello retributivo ottenuto in modo irregolare, ha riportato tutto entro argini di correttezza sia formale che sostanziale. Ed ha abbassato lo stipendio del segretario generale.

Nella “casa di vetro” della signora Anna Maria, invece, le cose non sono andate così. Forse perché nella Cgil, a quel che si sostiene nel servizio delle Iene del 15 ottobre 2013, la gestione informale era stata condotta dal solo segretario generale mentre nella Cisl, se Bonanni ha detto il vero (altrimenti ci dovrà essere qualche querela), i due personaggi chiave nella realizzazione di quella gestione fuori regolamento sono stati i due sergretari amministrativi, che erano anche i grandi elettori della stessa signora. E che, evidentemente, non avevano alcuna intenzione di disfare quel che avevano fatto o di dire alla signora che era meglio ridurre la retribuzione.

Ad ogni modo, basta ricapitolare cos’è successo per capire la differenza, tutta a vantaggio (lo diciamo non senza dispiacere) dei cugini dell’altra confederazione.

Nel 2004 la retribuzione mensile del segretario generale della Cgil era attorno ai 4.400 netti: nel giro di quattro anni sale fino a 5.440 netti, poi viene abbassata attorno a 3.850 netti, cifra dichiarata da Susanna Camusso e oggi confermata dalla busta paga di Landini.

All’inizio del 2006, le busta paga di Savino Pezzotta relative agli ultimi tre mesi da segretario generale, arrivano al massimo a 3.331 netti (gennaio 2006; un po’ meno a febbraio e marzo): poi c’è stata la “gestione informale”, poi il “nuovo regolamento per fare pulizia e trasparenza” e oggi è superiore a 5.100 netti (almeno nell’ultima busta paga conosciuta, che risale a cinque anni fa).

Sarà anche per questo che la Cgil ha lasciato sola la Cisl a denunciare il presunto attacco di Report a tutto il sindacato italiano?

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41 Commenti – Scrivi un commento

  1. Anonimo · Edit Il sindacalista
    «Colui che si mette in leale rapporto con gli altri, responsabile dei diritti umani, capace di reggere l’utopia e di contagiare anche coloro con cui opera agli stessi suoi entusiasmi. Sa essere presente e sa motivare le scelte, conosce il più possibile il lavoro di ciascuno e perciò è competente, cerca di capire e guarda all’essenziale. Non ha preoccupazioni per propri interessi monetari e rifiuta il privilegio che è il tarlo di ogni convivenza. Preoccupandosi di ciascuno, difende non i soldi ma il valore delle persone, lottando anche per il giusto riconoscimento economico».
    Cardinale Carlo Maria Martini
    Gesuita Reply
  2. Anonimo · Edit il regolamento o i regolamenti sia vecchi che nuovi,come ben sapete anche voi visto che venite o siete dentro al sindacato,sono sempre stati rispettati dalla stragrande maggioranza dei sindacalisti,anche ai piani alti delle categorie e della confederazione,varrebbe la pena che nelle vostre inchieste (che non metto in discussione) faceste questa distinzione netta,questo per rispetto di tutti gli operatori sindacali o anche segretari di categoria ,di ust o di categorie regionali e chi piu ne ha piu ne metta…..che lavorano onestamente e che guadagnano il giusto stipendio (a volte anche meno del giusto,visto che in molte categorie si è di fatto ridotto),almeno questo lo dovete alla gente onesta e se dovete continuare il battaglie politiche piu o meno datate fatelo ma lasciate stare i sindacalisti,quelli che vanno per le fabbriche ,negli uffici e nei recapiti tutti i giorni anche molte volte nelle festivita per cercare di risolvere i problemi alla gente Reply
    1. admin · Edit Alcune precisazioni:
      – se quando dici “le vostre inchieste” ti riferisci a Report, o alle Iene a quello che sia, non devi scrivere a noi che inchieste non ne facciamo, ma a loro. Qui abbiamo semplicemente messo in fila alcuni dati usciti dalle inchieste che altri hanno fatto.
      – Che il regolamento vecchio fosse rispettato dalla stragrande maggioranza dei sindacalisti lo abbiamo scritto già cinque anni fa a smentita della bugia per cui, essendo “di indirizzo” non sarebbe stato vincolante. Ci fa piacere che la pensi come noi.
      – Qui non abbiamo mai parlato di “sindacalisti” in generale; abbiamo fatto sempre nomi e cognomi, indicando fatti e cifre (rivelate da altri ma confermate dai fatti). E quando qualcuno ha fatto del qualunquismo, ad esempio l’allora presidente dell’Inps Boeri sulle “pensioni dei sindacalisti” senza precisare che il problema riguardava solo quelli con distacco retribuito, lo abbiamo sempre detto. Qui un esempio
      https://www.il9marzo.it/?p=12752
      – I sindacalisti che lavorano anche nelle festività per risolvere i problemi della gente ci sono sempre stati. Ora sono un po’ di meno, perché alcuni sono stati mandati via per sostituirli con gente che lavora di meno ma obbedisce di più. E se hai visto il servizio di Report nei hai visto almeno un paio di esempi. Reply
      1. osservatore interessato · Edit Patetico tentativo di coprire le malefatte del vertice con la giusta difesa di chi fa il c…..in periferia e che dopo la trasmissione di Report devono anche subire gli sberleffi dei colleghi di cgil ed uil
        Cornuti e mazziati Reply
  3. anonimo · Edit Una cosa é certa : i cugini della Cgil non sono solo piu’ furbi di noi ma anche molto piu’ democratici, colpa nostra che abbiamo perso terreno in democrazia interna l’ultimo decennio. Ricordo anni fa nel loro percorso congressuale fecero tutte le assemblee nei posti di lavoro con doppia mozione, cioè due assemblee con votazione unica finale. E chi ha preso la maggioranza dei voti ha rispettato la minoranza, magari a denti stretti.. ma lo ha fatto, riservando loro posti in proporzione nei vari direttivi e segreterie a tutti i livelli. Da noi non esiste nemmeno un’unica mozione, le assemblee non le facciamo se non in pochissimi siti lavorativi, ci si assegnano preventivamente i posti negli organismi e se qualcuno si azzarda a dire qualcosa di diverso non viene messo in minoranza ma buttato fuori dall’organizzazione.. É tutto detto… Reply
  4. Anonimo · Edit Il problema non è solo se si sono rispettati i regolamenti o sono stati “male interpretati” è anche, o soprattutto, che pur prendendo buoni stipendi non si è fatto sindacato. Perché ? Quando ti abbandoni ai tuoi interessi privati e passi il tempo a difenderli perdi la passione per il fare sindacato E senza passione non c’è sindacato. Reply
  5. Osservatore dei Furbetti · Edit Non Vi sembra strano che nel sito della FIM – CISL, forse per errore, o in malafede, nella dichiarazione dei redditi del sig. Gianfranco Gasbarro, già segretario nazionale e oggi segretario regionale, sia inserita la dichiarazione della moglie. Sig. Gasbarro o chi per lui potete rispondere oppure qualcuno si sente tanto furbo da potere inserire la dichiarazione della moglie e non la sua come da “regolamento” tanto non la verifica nessuno??? http://www.fim-cisl.it/wp-content/uploads/files/regole-e-trasparenza/esecutivo/730%202019_GASBARRO%20GIANFRANCO.pdf Reply
  6. anonimo · Edit Probabilmente si tratta di una svista Reply
    1. Osservatore 2 · Edit È una svista anche aver utilizzato lo stesso discorso di Gianfranco Micchetti (per il congresso provinciale FIM Bari) di due settimane prima per il Congresso regionale FIM della Puglia nel 2017 dove poi è stato (si fa per dire) “eletto”?
      Sono uno peggio dell’altro e di una mediocrità unica. Ed il guaio (grossissimo) più grande è che coloro che hanno scelto come loro successori sono peggio!
      Ma la nuova segreteria FIM (e CISL) nazionale quando farà qualcosa?
      In FIM non c’è più democrazia da anni… Reply
  7. Pba · Edit Svista?
    Viste le dichiarazioni di due o tre segretari nazionali della first più volte da voi segnalate come sbagliate pur essendo degli stessi anni mi sorgono molti dubbi
    Non rispondono e non si crede più a niente
    Mi pare il minimo Reply
    1. anonimo · Edit Svista nel senso che avendo fatto 730 congiunto magari ha sbagliato a estrapolare la pagina relativa ai suoi redditi Reply
  8. Osservatore dei Furbetti · Edit Ma quale svista è proprio una furbata. Era quello che chiamava i segretari territoriali per ” Consigliargli” di aumentare i tesserati, in modo considerevole, per volontà di marcolino. Reply
    1. Anonimo · Edit E che vuoi che sia ? La Fim Lazio ha pagato lo stipendio alla collaboratrice di Baretta con i soldi della Fnp e tutto tace, figurarsi per un 730 di un’altra persona. Oggi questa è la CISL, questa è la Fim e tutti sotto botta e muti. E poi il problema è Report ……… Reply
  9. iscritti a Mobilità ? · Edit Come quelli della fim di firenze iscritti ad un azienda che si chiama mobilità ?
    il bagnino ha già cancellato ? peccato che ci sono i verbali. Ma come mai nessuno chiede di intervenire sull allenatore del Valdarno ?? Reply
  10. La cisl ha finanziato baretta coi soldi dei pensionati · Edit Ragazzini ha fatto avere coi soldi dei pensionati al minimo lo stipendio per là portaborse di Baretta. L’autonomia dalla politica ?
    E chissà di altre integrazioni al capo di gabinetto provenienti dal fondo quiescenza.
    Coi soldi di lavoratori e pensionati han pagato un politico con 2 pensioni, il suo staff e poi nel periodo di vuoto lo han messo all Enapaia?
    Ma che dignità ha chi gli ha dato i soldi e Baretta non si vergogna? Reply
  11. Aspettando …. · Edit Dopo Report vi manca Barbara D’urso ( il livello è comunque simile ).
    Nel frattempo qui dentro il tempo si è fermato in attesa di quello che succederà.
    In Cisl le cose vanno avanti, senza Bonanni , senza Bentivogli.
    Verrà fatto il congresso e tutto andrà come deve , e voi continuerete a scrivere oscenità e pensare siano vere .
    In Fim come in Cisl hanno raccontato un sacco di balle e chi ci ha creduto oggi è ….diciamo congedato .
    Continuate ad aspettare , qualcosa arriverà…. Reply
    1. admin · Edit Intanto fai buon Capodanno, ché ne abbiamo tutti bisogno. Reply
      1. Se son balle querelate… · Edit talmente balle che nessuna notizia di report e’ stata contestata. Solo la querela per un tweet. Se ci sono cose false le si contesti.
        E’ stata congedata l’organizzazione e chi ha rapporti con i lavoratori se ne accorge davvero. Il solito provocatore. Di quelli che hanno chiesto la difesa via social di una casta impresentabile. Reply
        1. admin · Edit Ma per noi va bene anche se uno provoca; tanto, come ha detto qualcuno, poi la gente capisce. Reply
      2. anonimo · Edit É proprio vero che voi dirigenti siete distanti anni luce dalla base. Anziché fare autocritica si mistifica la realtà. Basta leggere i migliaia di commenti al video della Cisl in risposta a Report. Altro che dopo il congresso andrà tutto come deve.. Mah.. Una pochezza infinita che la Cisl non merita Reply
        1. Anonimo · Edit Lo dici tu…. tu con la base ci sei mai stato a contatto ??? O immagini dietro una tastiera? Reply
  12. in cgil baseotto decade, qui enti per tutti · Edit In cgil il segretario dei bancari ha superato i 65 anni e decade.
    Qui anche dopo la pensione riempiono enti (finanche iscos) per integrare la pensione e vivere bene lontano dalle famiglie. Reply
  13. Puntuale come una malattia · Edit Ora e’ chiaro, per farla scrivere (la sua assistente) su qualche argomento sindacale c è solo una strada. Attendere che ne scriva Bentivogli. E’ più forte di lei, una malattia.
    Dopo 10 giorni esce su Stellantis con l’elenco di banalità di chi non ne sa nulla della vicenda. A volte fa meglio figura il silenzio… Reply
  14. Anonimo · Edit La Furlan è certamente di una banalità infinita e la Fim fa scrivere alla Furlan su fusione Fca Psa oggi è quando Bonanni parlava dell’accordo di Pomigliano il fido Uliano rumoreggiava nei confronti di Farina. Adesso anche lui scondinzola felice nel giardino della Furlan. Ovviamente quando non sta a catena Reply
  15. Inesatto · Edit Con Bonanni e Farina l’auto la seguiva Bruno Vitali. Uliano era a Bergamo. Bonanni parlava al posto della Fim facendo disastri ma almeno parlava con Marchionne.
    La Furlan non ha rapporti con nessuna azienda. Solo di potere si occupa. Reply
  16. Anonimo · Edit Uliano era il segretario di Bergamo e negli organismi nazionali poneva il problema di Bonanni. Poi lo pose pure sulla Furlan, poi gli hanno fatto la cuccia nel giardino della postina. Reply
  17. good morning Vietnam · Edit Se permettete senza andare troppo indietro con la storia , una ricostruzione degli ultimi 3 anni dei dietro le quinte in Cisl ve la proponiamo noi.
    Avevano pensato ad un golpe stile quello fatto con Bonanni, scandalo portato su Report , dimissioni della segreteria nazionale , pronta la cordata con Fp , Fim , Filca ( portata in dote da Bonanni), e alcune Regioni , tra cui la Usr Lombardia..
    Del resto la stessa usr lombardia nonostante il voto fu quella che a Roma avverti’ l’allora seg gen della fim della lettera dei 42.
    Poi e’ andata male perche’ il seg gene dell’FP e’ piu furbo di molti suoi colleghie la FIM meno gestibile di quello che sembra.
    resta la usr Lombardia a difendere i dissidenti Fim Cisl dalla Puglia alla Campania per arrivare alla LOmbardia , la cordata rimasta in Fim e’difesa da lui.
    La Filca e’ rimasta fregata …. Reply
    1. admin · Edit Grazie, non si capise quasi nulla ma grazie lo stesso. Anche perché lo sanno anche i sassi che chi vuole complottare nella Cisl può farlo solo se e quando i pensionati sono della partita. Reply
    2. Anonimo · Edit I “ complottisti” della Fim Campania non esistono in natura. Esistono solo due personaggi da teatro di terza categoria che al primo avvertimento della CISL hanno abiurato tutto quello fatto e detto negli ultimi tre anni. Certo se Bentivogli dovesse rendere pubbliche le chat sai che ridere. Sarà interessante stare a guardare il prossimo congresso, non ne rimarranno molti. Reply
      1. Complottisti?? · Edit Anonimo, circondarsi di soli lecchini che non affinano il senso critico e non hanno una spina dorsale (oltre che una condotta perfettamente etica), aiuta solo la causa della difesa dei loro privilegi. Perfettamente inutili, anzi dannosi!, per i lavoratori. Reply
    3. Quali dissidenti FIM? · Edit Quando parli dei dissidenti della FIM Cisl della Puglia e della Campania, parli di quelli che stanno con Bentivogli o quelli che stanno contro o con la CISL? Perché a giudicare dai social e dalla lunghezza delle loro lingue, in queste due regioni sono bravissimi a stare con entrambi! La Puglia andrebbe completamente commissariata… Contate bene le tessere e non ignorate le segnalazioni (arrivate anche ai probiviri) dI quelli che sono i veri dissidenti che avete o state facendo scappare dalla FIM. Questi vorrebbero stare solo al fianco dei lavoratori, invece che a leccare questi burocrati, ambiziosi ed avidi arrivisti! Reply
  18. la FIm è tutta con Roberto · Edit La FIm è tutta con Benaglia. Il Segretario Generale si rispetta. E’ il meccanismo che tramite Ragazzini e Baretta è stato incrinato dal 2019 usando toscani e veneti a fine mandato.
    Beh sulle tessere gonfiate, Veneto(eccetto Verona) e Toscana hanno delle medie di contribuzione per iscritto (eccetto Siena) da commissariamento. Hanno iniziato a pulire quest’anno perché cosi nella media dei 4 anni valevoli per il peso congressuale avranno meno penalizzazioni. Poi c’è un altro capitolo che riguarda i distacchi. Torino ha 5 persone distaccate retribuite. Uliano li distribuisce come fossero cosa sua. Sul Lazio credo che il tema avrà qualche rilevanza esterna all’organizzazione. Il Segretario Regionale ha veramente esagerato Reply
    1. mah · Edit secondo voi quindi il segretario fim lazio ha fatto tutto da solo e all’insaputa di Bentivogli? Non era anche lui uno dei bentivogli boys? Anche il fu segretario generale di Roma c’entra visto che il fatto emerge dalla ispezione cisl sulla fim di Roma. Solo che Bentivogli era un santo e anche Lombardi (Lombardi lo ha santificato direttamente report, uno senza macchia e senza paura) e il segretario del Lazio un traditore da abbattere con le stesse logiche che contestate agli “altri”. occhio che Bentivogli era segretario generale e in quanto tale responsabile..non poteva non sapere. Reply
      1. Anonimo · Edit Da solo il segretario del Lazio fa fatica ad attraversare la strada. Di sicuro lo ha fatto con Ragazzini, Baretta e Biondo. Se Bentivogli sapesse è un dubbio che Benaglia e Zanocco sappiano è una certezza. Oramai sembra scontato un seguito extra sindacale per quanto riportato da Report. L’ex segretario di Roma oramai è in Uilm e fonti bene informate di Corso Trieste dicono che non sia indolore per la Fim. Reply
  19. Parlare del passato · Edit Parlare della responsabilità dei predecessori è sempre un segno di debolezza. Le organizzazioni vogliono vedere quello che sei capace di fare e siccome Benaglia è stato definito il miglior contrattualistica italiano (da una che non ha mai fatto un accordo sindacale vero) deve dimostrare quello che sa fare. Oltre a licenziare le persone e tenere sotto il ricatto dei probiviri della Cisl la Fim Lombardia.
    Se la smettesse di parlare male di Bentivogli lo inizieremmo a sentire un po di più il nostro segretario generale.
    La Storia della Fim non la farà mai ne la Furlan ne Ragazzini Reply
  20. Il problema è l’eterno presente… · Edit …cioè quei viscidi che hanno leccato (e leccheranno sempre) chiunque ha il potere, pur di conservare la propria poltrona ed i propri privilegi. Senza alcuna dignità. Non si tratta di rispettare il Segretario Generale (ci mancherebbe) – peraltro una brava persona in questo caso. Si tratta di aver fatto i fedelissimi del predecessore, facendo credere che si sarebbero immolati per lui (in realtà lo stavano affossando, forse senza volerlo), e di essere saltati quasi subito sul carro del successore senza alcun pudore. A questa gente dei lavoratori non frega nulla. La FIM è ai minimi termini da anni; ormai è solo un’agenzia di servizi (a caro prezzo: la tessera). E conosciamo, uno per uno, tutte le mele marce. Chissà se e quando sarà fatta vera chiarezza e pulizia… Reply
  21. good morning vietnam · Edit ha ragione l’anonimo del 14 gennaio ore 14:25. in Fim la meritocrazia è morta dai tempi di Caprioli e non si è più ripresa.
    Se si pensa che il regionale della più grossa regione, la lombardia, non ha mai fatto il segretario da nessuna parte, si capisce come sono distribuiti i meriti. Senza pensare poi alla coordinatrice nazionale donne che in vita sua è mai intervenuta senza che qualcuno gli scrivesse il discorso. Sugli iscritti anche li grandi verità, basta vedere quota contribuzione iscritti in campania e il caso taranto. A taranto serve solo andare a controllare, fin’ora nessuno lo ha fatto. perchè appoggiavano la fumarola. Reply
    1. admin · Edit Per cortesia, quando rispondi ad un altro commento usa la funzione reply, altrimenti rendi difficile la lettura degli altri interventi sullo stesso argomento. Reply
    2. allenatore · Edit vero, anche l’allenatore del valdarno non interviene mai. Eppure fa segretario Regionale. la furlan lo coccola perché e’ nemico di Petriccioli. Ma sindacalmente e’ inesistente. Ha molti iscritti in un’azienda che si chiama “mobilità”. Reply
  22. Mezza testa · Edit Voi di rete 9 marzo avete 1 merito.
    Tenere nella memoria di tutti anche ” i morti “, morti politicamente si intende !
    Avete scommesso sul cavallo più zoppo di tutta la storia della Cisl .
    L’ex segretariuccio della Fim , il figlio di papà.
    Che senza papà e gli intrallazzi mai sarebbe arrivato lassù.
    Il problema è che lo zoppo era un falso d’autore , uno che per elaborare una strategia la scopiazzava su google da più fonti.
    Come le teste di Modigliani insomma , belle , ma false .
    I falsi prima o poi vengono scoperti e le corse , si vincono e si perdono anche per mezza testa….poi sei un piazzato, ma non sarai mai più il primo .
    Macché complotti , Furlan , Sbarra , Petriccioli , Caprioli etc etc, qui si tratta solo della persona sbagliata nel posto giusto al momento giusto.
    State sereni come dice Matteo perché nonostante il vostro ammirevole sforzo di accostare la battaglia di Scandola alla battaglia in Fim , il tempo di nani e ballerine è finito .
    Concentratevi su altro , tra poco le chiusure dei bilanci e qualche richiesta di responsabilità personale vi darà materiale per alimentare questo ventilatore di fango Reply
    1. admin · Edit Ci fa piacere che ci riconosci un merito, ma ci dispiace che, da quello che scrivi, non sai con chi stai parlando. E lo si vede dal fatto che attribuisci posizioni interne alla Fim a questo blog. Che ha tutt’altra storia.
      Noi siamo nato il 9 marzo 2015 per contestare il commissariamento della Fai, che non si era sciolta per farsi fondere nella Filca. E non potevamo puntare su alcun cavallo, perché tutti correvano contro di noi. A cominciare da Bentivogli, che voleva la Femca e quindi era favorevole alla punizione della Fai. Da allora l’abbiamo preso per i fondelli spesso e, soprattutto, volentieri; come quando citava i successi contrattuali in Germania come esempio dei successi di un grande sindacato industriale e noi soli gli ricordavamo che in Germania i chimici non ci pensavano proprio a finire con i metalmeccanici; o quando si schierò per il referendum renziano, con i risultati che abbiamo visto; e ancora ai tempi del “trio metal”, quando Dario Di Vico pronosticava tre segretari dei metalmeccanici come prossimi segretari generali di Cgil. Cisl e Uil.
      Tu cosa dicevi all’epoca quando noi scrivevamo queste cose? Ovviamente ti chiediamo cosa dicevi in pubblico, perché le cose dette al bar o i pensieri rimasti in mente non hanno rilevanza politica.
      Certo, di fronte alla ridicola lettera dei 42, scritta in un pessimo italiano e con accuse da asilo infantile (il senso era “tu ci sei antipatico e noi non vogliamo più giocare con te”), abbiamo solidarizzato con Bentivogli.
      Ma sui cavalli non abbiamo mai scommesso. Noi trottiamo al nostro passo, E stiamo andando lontano, a dispetto di chi ci ha sempre sottovalutati.

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