Silenzio

Nello spazio dei commenti si è aperto un interessante dibattito. Da una parte c’è chi sostiene che l’inadeguatezza della Cisl è dimostrata dal silenzio su cose importanti che accadono all’estero (come la settimana di quattro giorni o gli scioperi in Gran Bretagna) o nelle aziende che fanno innovazioni in modo unilaterale e senza bisogno di aspettare i sindacati (come forme di partecipazione agli utili che non passano dalla contrattazione), o sulla pace, vista la scelta di restare zitta sulla marcia Perugia-Assisi, come ha evidenziato il comunicato di Savino Pezzotta, presidente dell’associazione Prendere parola. Dall’altra parte c’è invece chi dice che queste cose le racconta chi è astioso perché è stato fatto fuori dalla Cisl, dove invece tutto va bene, più o meno come sempre.

Noi, che in parte siamo stati fatti fuori e in parte ce ne siamo andati da soli (ma non è che uno ha più diritto di parlare di altri), ci riconosciamo nella prima posizione. Che la Cisl avesse esaurito la spinta propulsiva,  che avesse perso l’iniziativa sul terreno dell’innovazione e delle proposte come invece era stata buona abitudine per decenni, lo dicevamo già quando siamo nati, nel 2015. E, per dirla tutta, non è che la cosa riguardi solo la Cisl, perché è tutto il sistema di relazioni industriali che fa fatica a produrre vera innovazione.

Nella Cisl del 2023 però c’è un problema ulteriore che contribuisce a renderne grottesco l’atteggiamento passivo: avendo eletto due anni fa un segretario generale anziano, il più anziano mai eletto, tutta l’organizzazione rimane bloccata in attesa di sapere come e quando uscirà. E le domande che si pone l’organizzazione sono tutte su questo punto: lui arriverà al prossimo congresso per farsi rieleggere? Pretenderà una proroga oltre i 65 anni, e con quali patti? Il mandato congressuale in corso durerà quattro anni come da statuto, o si farà come le Olimpiadi e il quadriennio durerà, di fatto tre anni? O magari l’anziano segretario farà come Cofferati e lascerà l’incarico per tornare al posto di lavoro dal quale è distaccato? (Forse avrete colto un po’ di ironia). O, più probabilmente, passerà all’incasso con qualche incarico ben retribuito dal governo di destra in cambio del sostegno che ha offerto facendo asse con l’Ugl? (Qui, purtroppo, l’ironia tragica è nelle cose).

Posto che questi sono i problemi, gravi ma non seri, che si pone attualmente una Cisl il cui organigramma interno è eternamente tenuto in sospeso, cosa volete che si parli di inflazione, scioperi o settimane corte? O della marcia della pace? Il risultato è che, mentre Landini va avanti con le sue idee confuse (ma almeno sono le sue) e la Uil cresce grazie anche ai fuoriusciti della Cisl, Via Po 21 non fa nulla che non sia rispondere alle sollecitazioni del governo, e sempre con parole di poca critica e molto apprezzamento.

Così almeno le cose sembra che stiano a noi. Forse perché siamo dei trombati, come dice qualche elegante commentatore; ma il problema è che oggi chi suona la tromba nella caserma della Cisl, lo fa solo per ordinare il silenzio. E per avvertire di non disturbare l’anziano che medita sul proprio futuro.

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43 Commenti - Scrivi un commento

  1. Probabilmente il turbinio di novità e vicende sindacali ha infastidito e non poco via Po impegnata com’è in tutt’altre faccende…

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  2. Sperando che qualcuno possa fare pulizia di tanta sporcizia · Edit

    L’inadeguatezza della Cisl è quella di restare in silenzio su quello che accade al suo interno. La questione della settimana corta è l’ennesima provocazione perché l’impegno a protezione dei lavoratori dovrebbe iniziare proprio all’interno dell’organizzazione. Nella Federazione dei pensionati, ad esempio, la megalomania del direttore di sede e dei suoi stretti collaboratori, che cercano di estrometterlo tutti i giorni, ha creato un clima che farebbe rabbrividire i personaggi di Dickens.Una dirigenza inadeguata, che sul mercato potrebbe ricoprire ruoli da reddito di cittadinanza, sta mettendo a punto delle politiche di gestione del personale elargendo privilegi ai sottoposti fedeli e riducendo i diritti dei lavoratori.La settimana corta è appannaggio di pochi già da anni, ma è regolata dalle voglie di personaggi inqualificabili , anziché dal diritto. Le regole di prossimità territoriale sono interpretate ad hoc per colpire i lavoratori e proteggere i valletti in livrea di una dirigenza penosa.

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    1. Criticare la proposta della settimana corta con un linguaggio ottocentesco , la dice lunga sui personaggi che stanno criticando la Cisl , fortunatamente da fuori

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    2. Io sarò anche tonto ma vedrete che lo stradino la sua strategia ce l’ha chiara in testa. Lui a fare il segretario dei pensionati e la sua beneamata oggi reggente fnp, farà il generale in confederazione manovrata come una marionetta…

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    3. Osservatore rassegnato · Edit

      Io penso che il dr. Sbarra tenterà la strada delle elezioni Europee cercando di lasciare l’organizzazione nella sua fidata scudiera Fumarola e così la frittata sarà fatta povera Cisl

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  3. Troppo immobile , adesso sarà costretto a cambiare e rimpinguare numericamente la segreteria.
    2 le soluzioni, la prima portare in segreteria ” il futuro” , inteso per nuova classe dirigente, già da ora .
    Oppure persone a lui fidate e di provato valore per arrivare ai 65 insieme e li lasciare …ma il tempo è già scaduto e la fibrillazione inizia a farsi sentire nei territori

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  4. Oggi si e’ conclusa la prima sessione del Corso Femca Nazionale, ideato da Colombo/Garofalo per formare il gruppo dirigente che tutti hanno rinominato in maniera piu’ appropriata:
    DEforma Mentis.
    Certo che affidare il ricambio generazionale al piu’ vecchio e ottuso ex sindacalista CLino della Femca ha davvero del paradossale.
    Va be’ che Nora deve tenere buona la nostra Lombardia perche’ Ronchi e’ cotto e va solo in giro a far chiacchere per tutti i territori cercado di barcamenarsela, ma scegliere Colombo suo acerrimo nemico da sempre, oggi rivalutato a scopi gestionali e personali e’ l’ennesima dimostrazione di quanto la Sciura tenga al controllo totale della categoria senza alcuna visione per il futuro.
    E a farne le spese e’ sempre il gruppo dirigente; mai valorizzato e ascoltato realmente ma esposto da questi vetusti dirigenti, come un gruppo di giovani all’interno di una federazione giovane. Confermando nei fatti che non c’e’ niente di piu’ Falso…..

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    1. “Certo che lasciare a Colombo la formazione dei nuovi dirigenti ha del ridicolo.
      Nuovo? Fiorenzo?
      Quello che ha tirato la volata ad Assogna per la sostituzione di Colombini?
      Veniva da noi girando tutti i territori della lombardia dicendoci:
      La Garofalo non passa e non ce la fara’ mai!
      La scelta e’ Antonello!
      Punto!
      Non aveva fatto i conti con la nonna Furlan che invece gli ha rotto il giochino.
      E sappiamo bene come e’ andata.
      Vedere oggi Fiorenzo che testimonia con i nuovi ragazzi le linee di “indirizzo” della federazione e della Sciura ha davvero del ridicolo…

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  5. Si è tenuto giovedì mattina, presso il Centro Congressi Fast di Milano il convegno “Ascoltare per rappresentare”, evento promosso dalla Cisl Lombardia per la presentazione dell’indagine: “La voce delle donne iscritte alla Cisl Lombardia: una ricerca sulla condivisione delle lavoratrici e delle pensionate“.
    A chiudere i lavori della mattinata la tavola rotonda con Ivana Barbacci, segretaria generale Cisl Scuola; Nora Garofalo, segretaria generale Femca Cisl e Giovanna Mavellia, segretaria generale Confcommercio Lombardia. Le conclusioni finali sono state affidate a Daniela Fumarola, segretaria nazionale confederale Cisl. A moderare i lavori Ugo Duci, segretario generale Cisl Lombardia. Da una parte riscontriamo la presenza della Garofalo che oramai presenzia solo a iniziative confederali. Dall’altra il Ducetto Ducci, impegnato a tessere le fila per la sua sostituzione. Con la benedizione della Fumarola e della prossima amministrativa confederale, proveniente dalla Femca. Questo conferma che il futuro della Cisl passa per la Lombardia. Il Ducetto vorrebbe continuare a puntare su Nava e la sua bionda. Dico sua perché ne è ormai divenuta la sua ombra. Però questo non è il disegno della confederazione, che vorrebbe puntare su qualcuno che proviene da fuori. Riusciranno i nostri eroi lombardi a far prevalere i loro discepoli? O sarà la Cisl a imporsi, candidando probabilmente qualche bergamasco perché considerato più affidabile? Ai posteri l’ardua sentenza..

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    1. Strano che all’iniziativa della cisl lombardia sulle donne non sia stata invitata a parlare la sindacalista in provetta.
      Di solito ci fa le sue ramanzine e lezioncine su quanto e’ brava e quanto e’ competente.
      Sempre con la supervisione della garofalo…
      Che dire?
      Sta cambiando qualcosa nella successione di don abbondio ronchi?
      Probabilmente il ducci/etto si e’ accorto che il sindacalismo delle maestrine in provetta non fa presa sui territori e i delegati…
      Speriamo va che sia proprio cosi…

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      1. non qualche bergamasco , ma un bergamasco in particolare .
        il segretario del pubblico impiego l’accordo con via po , lo ha gia trovato su questo tema

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    1. Come previsto quello che tocca Marcolino diventa Caccamo, schierato con Bonaccini, perde snche questa partita tornerà tra le braccia del mentore confindustriale Calenda?

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  6. In realtà non si è schierato con nessuno. Ma nell’entourage della nonna vivono in una realtà virtuale fatta di cartomanti e tirapiedi

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    1. E quindi in giro per l’Italia a sostenere la mozione Bonaccini , partendo da Bergamo , c’è capitato per caso ?
      Siamo ai maldestri tentativi di nascondere la verità in stile 2017 2018 , ma mica tutti sono fessi o troppo buoni come in Cisl .
      La politica è sangue e merda a Marcoli’
      Alza il telefono , a volte una telefonata salva la vita !!

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      1. Scusate tutti, pro e contro Bentivogli: ma cosa ci sarebbe di male ad aver sostenuto un candidato non eletto? La politica non è fatta anche di queste cose?

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        1. Pd: Furlan, ‘sto con Bonaccini perché è un uomo del popolo’
          04.01.2023
          ore 13:19

          Roma, 4 gen. (Adnkronos) – (…)

          Questo commento riportava integralmente una notizia di agenzia. Ribadiamo che non è lecito pubblicarle. Qiundi l’abbiamo cancellata.
          Chi sia interessato alle posizioni della senatrice Furlan può usare un qualsiasi motore di ricerca e le trova.
          il9marzo.it

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      2. Il manifesto dei laburisti,
        per chi sa ancora leggere, non ha sostenuto nessun candidato.

        All interno di chi vi ha aderito c’erano anche sostenitori di Schlein.
        Ci si salva nei listini bloccati o giurando fedeltà.

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  7. Nella ricerca su google si vedono furlan e baretta con Bonaccini. Marcolino non ha sostenuto nessuno.
    Come la nonna, in 3 anni non avete altro pensiero che per lui.

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  8. La nostra casa comune voluta da Gigli e creata con tanto sacrifici e risorse svenduta impietosamente dalla Megera Garofalo…
    Un altro colpo per affossare la Femca..
    Ancora una volta succube della Cisl e da oggi pure in affitto da loro

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  9. Daje e daje… il buon rizzuto ligio ligio al mandato e’ riuscito a tirar su il tesseramento secondo il mandato della Garofalo..
    Spazza, raschia, includi, allarga e’ riuscito a far finire la femca sopra i 100 mila anche l’anno scorso, soglia psicologica della Garofalo…
    Il dato e’ chiaro il fuori tutto della federazione la porta a contenere le perdite ma non la evita da essere il 4 anno consecutivo de botte da 2000 iscritti in meno..
    Certo che La Garofalo l’ha coperta bene la disfatta dei commissariamenti…

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    1. Ma come, ne han persi solo duemila?
      Solo a Roma con il commissariamento ne mancano almeno 1250.
      Considerato che la Garofalo ha commissariato soltanto nell’ ultimo anno 4 territori e ad ogni volta minimo son botte da mille iscritti in meno.
      Li han proprio falsati sti numeri.

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    2. Seeeeeeee sopra i 100.000 iscritti hanno chiuso? Ma se Spiller sta raccontando a tutti che realmente la federazione non supera gli 87.000 iscritti di cui 31.000 da naspi …

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  10. https://www.cislveneto.it/Notizie/RSU-Snam.-A-Nordest-la-Femca-a-tutto-gas
    El link per ribadire che c’era na volta la Femca in Snam. Le epurazioni garofoliane hanno stravolto sto scenario. Nel giro de pochi anni tutto è cambiato.
    La Femca ha perso parecchie penne…
    Nel rinnovo de sti giorni questa è la nuova rappresentanza in azienda in base ai voti ottenuti: la Filctem co 905 voti è la prima organizzazione. La Femca seconda a 840 voti. Chiude terza la Uiltec co 489.
    Quello che se nota è che la Cisl in azienda conta sempre de meno con na crescita esponenziale della Uil mannaggia.

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    1. E Tripoli è corresponsabile di questa disfatta.
      Lui piu’ della sciura che di energia non ne capisce un cavolo..
      Mentre Sebastiano e’ il responsabile del comparto….
      E quindi i disonori se li merita tutti. Visto che a detta della Garofalo il colpevole del disfacimento della Femca e dell’energia era solo e soltanto Assogna….

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        1. Infatti pure io ero stato tratto in inganno. Poi ho letto la data dell’articolo richiamato nel link, 12 giugno 2016 e ho compreso che Anonimo del 8 marzo ore 17. 29 lo deve aver proposto per fare un confronto tra i risultati di oggi e quelli della femca di 7 anni fa. .

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  11. in Femca devono avere il coraggio di cambiare , come ha fatto nel 2019 la Fim .
    Sono ripartiti , hanno fatto un ottimo contratto nazionale e adesso chiuso un gran contratto in Fiat , senza Fiom .
    Ci vorra’ ancora un po’ di tempo , ma Benaglia sara’ ricordato poi, come uno dei migliori segretari generali dei metalmeccanici

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    1. I contratti dal punto di vista economico non sono solo salario.
      E il salario va rapportato all’inflazione durante la vigenza contrattuale. Sia il precedente Fca sia il Ccnl, vanno oltre l’inflazione. Quelli di cui lei parla non la raggiungono neanche sono ampiamente al di sotto.
      Se continua cosi, vedi il sole di oggi sarà ricordato come l’unico segretario Fim che ha gestito da commissario cisl la fim per normalizzarla, per questo è l’unico nella storia che parla piu dei predecessori, che di quel che ha intenzione di fare, che ha licenziato persone per motivi politici (un sindacato?) e che ha fatto fare alla fiom il ccnl e per fortuna in Fca Uliano ha lasciato fuori la Fiom.
      Pretende che chi viene cacciato non parli piu di lavoro e sindacato,
      lui che non ha mai fatto una tessera sindacale in zona.
      Speriamo che Uliano lo sostituisca presto.

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      1. Sbarra ha già deciso. Benaglia verrà premiato e andrà con lui al confederale, Uliano farà il segretario generale in Fim e Nobis sostituirà Refosco in Veneto…

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      1. C’è finalmente una classe dirigente onesta , dai provinciali , fino al nazionale, e questo non è poco!!
        C’è rimasto qualche sacca di poca trasparenza tra l’apparato nazionale, ma piano piano le cose si aggiusteranno

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  12. La Sciura insiste nello sdoganare rizzuto in lombardia.
    Lo manda imperterrita ad ogni occasione.
    Ma lui spara solo cavolate. Sinceramente si fa fatica a comprendere i suoi ragionamenti.
    Una cosa è certa, non ha nessun contatto con le realtà dei nostri territori.
    La Garofalo ce lo vuole fare ingoiare ma non ha capito che piu’ lo manda in giro a fare figuracce, più lo brucia definitivamente.
    Tanto di sindacato sia lui che lei non ne sanno nulla.
    Sono solo dei gestori del potere…

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    1. Caspita però Ronchi è proprio un cavallo imbolsito. fa sempre la solita predica lagnosa e noiosa…
      Mentre ho notato che la sindacalista in provetta era parecchio preoccupata e isterica…

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  13. “Sulla tenuta dei rapporti unitari sono state comunicate le azioni intraprese dalla Federazione Uiltec, ed è sottolineata l’importanza del valore dell’unitarietà se praticata attraverso la reciproca fiducia, affidabilità e correttezza, tra organizzazioni, per un sindacalismo pluralista. Viene proposta l’adozione di una linea di rottura dei rapporti unitari sul piano nazionale fino a quando non saranno ripristinate le certezze di affidabilità e responsabilità di gestione dei tavoli sindacali”.
    Con questo passaggio il documento dell’esecutivo Femca Nazionale di martedì 28 febbraio, ha sancito la rottura dei rapporti unitari con Filctem e Uiltec.
    La Garofalo dopo aver cacciato Assogna a calci nel sedere, solo per coprire l’inadeguatezza del suo pupillo Tripoli e a seguito del passaggio in UIL di Antonello, fa la suocera indispettita e rompe l’unità sindacale facendo riferimento al fatto che è venuta meno la reciproca fiducia, affidabilità e correttezza, tra organizzazioni. Ha così iniziato a bloccare i tavoli di trattativa e costretto le altre federazioni a mandare alle controparti gli stessi testi ma da tre indirizzi diversi. Se la racconti in giro manco ce credono. Ma così è purtroppo e oltre alle figure di sterco che stiamo facendo, i nostri interlocutori si stanno scompisciando dalle risate, non perdendo l’occasione per prenderci per il sedere. Senza tralasciare le botte da orbi che ci arrivano nei rinnovi Rsu. Snam docet… E ci va ancora bene almeno sino a quando Filctem e Uiltec non decideranno di muoversi a maggioranza. Perché quando inizieranno la Femca verrà massacrata. Garofalo, stratega delle arance di Sicilia, aripijate..

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