La casa di vetro, il grande bluff. L’epilogo (2022 e oltre)

Concludiamo la pubblicazione della storia con cui il nostro amico Comma 22 ha ricostruito il “grande bluff” dietro alla narrazione della Cisl come “casa di vetro”. Una definizione dietro alla quale sono state nascoste (senza riuscirci, almeno agli occhi di chi vuol vedere) tutte le circostanze da cui emerge incontestabile l’immagine di un gruppo ristretto di persone che ha controllato l’organizzazione usando armi sporche come commissariamenti illegittimi e/o arbitrari, l’espulsione di chi ha detto la verità, la promozione di fedelissimi a incarichi di vertice nonostante fosse pubblica la loro mancanza di fedeltà a regole interne ed ai principi di una minima dignità nell’espletamento del loro mandato, la rimozione di chi poteva esprimere leadership alternative o far emergere agli occhi dell’opinione pubblica, per contrasto, la mediocrità del gruppo di comando.
Oggi di quel gruppo è rimasto, come scrive Comma 22, un uomo solo al comando. Ma perché la Cisl torni ad essere la Cisl ci vorrebbe altro dall’attendere gli effetti dell’invecchiamento di chi ha fatto e disfatto in questi anni.
Come ci ha insegnato Fausto Scandola, di fronte al degrado dell’organizzazione non serve a niente lamentarsi a vuoto o abbandonare il campo. Bisogna combattere, bisogna impegnarsi. Magari in modi nuovi rispetto al passato.
il9marzo.it


Settembre 2022
Con l’uscita della senatrice Furlan e quella di Ragazzini rispetto al sussurato gruppo di comando è rimasto un solo uomo al comando: il segretario gen. Luigi Sbarra, che nonostante interpellato, non ha mai chiarito la sua assunzione all’Anas da segretario generale regione Calabria, e l’immediato distacco retribuito.

Epilogo

E’ cosa risaputa che nel mondo del lavoro, della politica, del sindacato chi è ricattabile difficilmente può cambiare lo stato di cose esistenti. Chi mai, allora, potrà cambiare il sistema Cisl come chiedeva Fausto Scandola nella lettera del 13 aprile 2015?
Per amor di verità va sempre ricordato e sottolineato che come in tutti i sistemi di produzione anche nel sistema Cisl bisogna distinguere tra gli operatori sindacali, i quadri e i delegati onesti e disponibili, impegnati nel lavoro nel sostenere la missione contrattuale e di tutela, che non sempre possono prender parola poiché tengono famiglia e i dirigenti che non hanno alcun interesse a parlare, perché persa la dignità della loro persona, ormai tengono solo ai “benefit “.
E pertanto quegli operatori e sindacalisti onesti vanno sempre ringraziati da tutti coloro che hanno ancora amore e passione per il movimento sindacale.
Così è la Cisl, se vi pare.

“Fatti documentati e testimoniati, non narrazioni, per coloro che sono alla ricerca delle verità nascoste della Cisl perché non hanno paura di conoscere le verità su sé stessi e sul loro passato.
La ricerca della verità avvicina e aiuta a superare gli errori del passato.”

COMMA 22

FINE

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14 Commenti - Scrivi un commento

  1. Avete scritto bene,ci sono operatori e sindacalisti onesti in questa cisl,purtroppo sono vessati e impauriti,tengono famiglia nel senso buono del termine,in cisl ormai vige il terrore e all’inas ancora di piu.Pagano 1200 euro quando va bene i loro operatori e poi a partire dal presidente nazionale ma continuando con i presidenti regionali si spartiscono la torta…alla faccia della democrazia e del dibattito interno….amici e parenti assunti senza nessuna capacita,segreterie e apparati gonfiati e ormai non piu sostenibili….si passa alla cassa dei pensionati ma anche la finira….Leggete nei commenti della puntata precedente chi sono oggi quelli che dirigono la giostra,vedi il grande sottopancia PerDenti…..tipico tirapiedi magari da tremila euro netti al mese che come scrive qualcuno è sempre nella maggioranza giusta ogni volta che gira iò vento….me lo immagino fervido pezzottiano,ovviamente fino alla sua uscita….complimenti PerDenti sei il tipico incapace che pullula nelle sedi sindacali specialmente quelle piu alte—regionali etc…

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  2. Perdenti è noto. E’ sempre stato con chi comanda. Chiunque. Ora viene ricompensato per aver tradito e sostenuto la nonnetta 3 pensioni. Forse lui sarà vincente, non ha mai avuto ne onore ne dignità. Come sindacalista è sempre stato cacciato da tutte le situazioni di lotta. Un mediocre pagato full-time che lavora part-time.

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    1. In Cisl è pieno di brave persone , a volte brave a volte meno brave , in linea generale chi scrive così deve essere la mela più marcia della cassetta .
      Quella che stava facendo marcire tutto , quello che ci stava vendendo a confindustria.
      Un genio che nemmeno più la tipa dell’agenzia delle entrate segue

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  3. Fa bene Comma 22, a ribadire che dovrebbe essere la CISL a tornare quello che era. Cio’vale, direii, anche alla luce degli ultimi scandali(QUatar docet, mi pare…)per la “Triplice”(eh si’, ormai e¿necessario riproporre la definizione, che so non piacere. agli/alle esponenti di CGIL. CISL, UIl..), dove si conferma il divario dicotomico tra CGIL(cui si e’aggregata la UIL di Bombardieri, evidentemente conscio del nome e delle sue valenze semantiche…), e CISL. Ma c’e’anche un altro tema da considerare: lo sciopero indetto da COBAS & Co. il 2 dicembre e¿andato oltre le aspettative, divenendo un motivo di criticita’ulteriore per chi si richiama ai soli tre sindacati”canonici”…

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    1. Noi crediamo che Scandola ci direbbe che, sia per chi resta che per chi non resta, “bisogna combattere, bisoga impegnarsi”. Perché sia andarsene che restare può essere un modo di non combattere, l’unica cosa da non fare.

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  4. Il tema è: delle grandi lotte interne di cui il 9 marzo da conto , in un romanzo a puntate , qualcuno ci potrebbe spiegare come sono usciti i citati vessati ?
    Qual’e’ stata l’uscita di Bonanni sappiamo.
    Lo scambio era il centro studi , poi naufragato malamente per le note vicende.
    Ma dei segretari di categoria, eroi vessati dalla mala confederazione, c’e qualcuno che ci racconta gli accordi di uscita ?
    Con tanto di soldi etc etc?
    Perché nei corridoio se ne parla molto , si millantano carte e due diligence che evidenzierebbero roba fantastica, ma nessuno ( nemmeno chi è uscito guarda caso ) fa trapelare nulla .
    Tutto chiuso in 2 fogli a4
    Chi dovrebbe essere citato sono i peones che nella guerra i 2 fogli a4 non li hanno visti

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  5. Se nel corridoio se ne parla, si tirino fuori.
    La nonna va al Nazareno munita sempre di carte per giustificare la sua candidatura.
    A Parigi non vedevano Report (3 puntate) e le Iene (3 puntate).

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    1. Quelli sono brutti posti , dove registrano tutto e con un mezzo programma tipo audacity tolgono il rumore e gli audio si sentono perfettamente, così come sanno fare backup di mail e chat per archivio.
      Chissà cosa ne penserebbero futuri elettori e classe dirigente di qualche partito

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  6. A proposito di operatori impauriti, vessati e del fatto di smontare la Fnp dai tanti messaggi è chiaro a tutti cosa sta accadendo all’interno della federazione nazionale dei pensionati perché non c’è più una guida ma dei segretari nazionali una direzione di sede e assistenti vari composta da personaggi con deliri di onnipotenza totalmente inadeguati e incapaci di stare al passo coi tempi che stanno portando alla rovina le federazione nazionale dei pensionati.

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