La caparbietà di Via Po 21 (ed i suoi effetti)

Centrale nella direttiva la promozione della contrattazione ritenuta, come sostenuto con caparbietà dalla Cisl, a buona ragione strumento fondamentale per la crescita dei salari e non solo di quelli minimi. (Giulio Romani, 14 settembre 2022).

Un tempo, quando l’ufficio studi della Cisl era affidato a Mario Romani, l’organizzazione guardava con interesse e favore all’ipotesi di introdurre anche in Italia una legislazione sul salario minimo (si vedano gli articoli in materia pubblicati sulle riviste scientifiche della confederazione), parallelamente alla proposta di accordo quadro per lo sviluppo della contrattazione articolata.

Oggi che il Romani che sta a Via Po 21 non è più il professor Mario ma è Giulio secondo, la Cisl rivendica per sua bocca di essersi opposta “con caparbietà” alla possibilità che la direttiva sul salario minimo emanata dall’Unione europea potesse portare il nostro paese a questa soluzione (che in Germania, ma è solo l’esempio più recente, funziona alla perfezione).

Infatti, come afferma “Giulio il caparbio” nel comunicato sull’approvazione della direttiva, l’effetto di questa decisione per l’Italia è che non cambierà nulla. “Italia, Austria, Cipro, Danimarca, Finlandia e Svezia, non saranno tenuti a introdurre un salario minimo legale”, scrive il Romani nostro contemporaneo, mettendo il nostro paese assieme ad altri in cui, come quelli della Scandinavia, i datori di lavoro aderiscono al 99% alle associazioni datoriali che stipulano i contratti collettivi e quindi sono già obbligati a pagare le retribuzioni previste (che sono più alte di quelle italiane); per non parlare delll’Austria, dove la controparte datoriale è pubblica (la Camera di commercio e dell’industria, ad iscrizione obbligatoria), per cui i contratti si applicano automaticamente a tutti (e i salari crescono più dei salari italiani).

In Italia invece, dove le retribuzioni vanno all’indietro da vent’anni, dove la rappresentatività delle controparti datoriali è un mistero (ma non è un mistero che sia in calo verticale) e dove un sistema analogo a quello austriaco per la parte datoriale c’è solo nel pubblico impiego ma non nel privato, la direttiva europea era un’occasione per provare a cambiare qualcosa. Ma la Cisl si è opposta “con caparbietà”. Concorrendo assieme ad altri perché tutto restasse fermo.

Come si fa ad essere così ciechi da negare la questione salariale? Come si fa a non vedere che il nostro paese è indietro a tutti gli altri, e che quindi qui c’era più bisogno che altrove di una spinta, di nuove regole a cominciare dai salari minimi? E quindi che per noi la direttiva è un’altra occasione persa? Forse, più che di caparbietà, bisogna parlare di quella che i vecchi confessori chamavano ostinazione in certi peccati.

E forse avevano ragione quei vecchi preti: una caparbia ostinazione in certi peccati porta davvero a diventare ciechi.

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22 Commenti - Scrivi un commento

  1. Cosa vuoi che dica uno che, come avete scritto voi, ha proposta aletheia broker che è in fase di liquidazione.
    Cosa vuoi che dica(vostri articoli mai confutat) uno che si è fatto il mutuo con la conttoparte, ha fatto dichiarazioni non corrispondenti sul vano non in proprietà è stato denunciato ecc.(vds vostri articoli ben dettagliati), si è fatto pagare il conquantesimo, ha falsato il congresso fiba di trento, è andato gratis alla tribuna vip di San Siro ecc..ecc.

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    1. sei sicuramente il solito che getta discredito……nascondendo però tante verità che ti appartengono. Ormai non riesci più a celarti. Però ci tieni a non dichiarare le azioni delle quali ti sei “macchiato”………. bene….. dietro ad una tastiera ed a tante bugie…… siamo tutti bravissimi

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      1. Se parli così, è chiarissimo chi sei. E allora tanto vale che ti firmi invece di sfdare gli altri a rivelarsi (vecchio trucco da avvocaticchio…).
        Se poi ci dici quali sono le “bugie” di cui parli ci fai un favore, perché a noi, ad oggi, risulta tutto vero fino a prova contraria, di cui su questo blog hai ampia facoltà. O se preferisci, in tribunale. Ma, come forse sai, su alcune cose c’è già stata un’indagine penale della procura della Repubblica di Verona, che ha archiviato quello che sai nei nostri confronti.

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        1. Ma scusate perché sempre accuse? Se si tratta di una guerra tra due persone, perché non evitare interventi? Qui non si tratta di difendere o accusare nessuno. Personalmente le questioni private devono rimanere tali.

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          1. Noi abbiamo abbiamo reagito al fatto che qualcuno ha detto che avremmo scritto “bugie”. Ed abbiamo fatto notare che non abbiamo scritto bugie ma raccontato cose rilevanti per tutti.

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            1. A leggere il messaggio non si parla
              Di bugie del blog. Che riporta fatti storici (al di là dei commenti che sono opinabili come tutte le valutazioni). Le mezze verità riguardano chi parla delle questioni del romani

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                1. Sono cose private le cose scritte e mai smentite da questo sito sul Romani?
                  Con i soldi del sindacato e grazie al ruolo ricoperto è privato avere dei vantaggi o altro?
                  Sono cose note a tanti ex fiba eliminati lo hanno denunciato ma i capi sono stati coperti dai piani alti.
                  Mi risulta che molti dirigenti fiba fossero preocvupati ma dovessero approvare i bilanci per non finire la carriera.
                  A me risulta che quanto chiesto fosse in merito al regolamento vero e sia riscontrabile dai bilanci.
                  Il problema è che in quegli anni la pubblicazione non era obbligo e dal sito fiba (salvo errore) non risultano pubblicati.
                  Fatti fatti fatti non falsi.

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                2. per evitare inutili polemiche vorrei chiarire il mio pensiero.
                  questo blog riporta informazioni ricevute e lo fa correttamente (quindi nessuna bugia).
                  poi critica e fa le sue valutazioni (e ciò rientra pienamente in un diritto che – a mio avviso – deve rimanere “contenuto” per non travalicare nell’offesa personale).
                  il problema risiede in chi fornisce informazioni parziali. se io accuso qualcuno (chiunque esso sia) di azioni (peraltro mi sembra siano questioni personali o urbanistiche), non è coerente e corretto che taccio altre vicende (magari anche più gravi) che sono collegate a questioni sindacali e di ruolo.
                  solo questo.
                  non serve inalberarsi.
                  occorre chiarezza in ogni senso.
                  non unilaterale

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                  1. Grazie per il commento e per la sua pacatezza, alla quale rispondiamo puntualmente esercitando la virtà della pacatezza e, in egual misura, quella della chiarezza (e ci scuserai se, quando dovremo scegliere, premieremo la seconda rispetto alla prima).
                    Tu dici parli di “inutili polemiche”; per noi le polemiche sono utili. Sempre. Perché polemica vuol dire dialettica, e quindi democrazia.
                    Tu dici : “Questo blog riporta informazioni ricevute e lo fa correttamente (quindi nessuna bugia). poi critica e fa le sue valutazioni (e ciò rientra pienamente in un diritto che – a mio avviso – deve rimanere “contenuto” per non travalicare nell’offesa personale)”.
                    Noi ti rispondiamo che questo blog non pubblica mica qualsiasi cosa riceva. Quando abbiamo ricevuto accuse scandalistiche e/o non rilevanti e/o non dimostrabili, non le abbiamo prese in considerazione; a cominciare da una lettera anonima molto circostanziata arrivata nel 2015 contro una persona che non amavamo e non amiamo ma verso la quale abbiamo sempre agito con rispetto umano; quello che lui non ha avuto con persone delle quali si è servito e poi ha scaricato infamandole. Ma non ha usato un blog come noi, cioè l’assunzione di responsabilità, bensì il chiacchiericco della calunnia. Quello che non non abbiamo mai usato contro di lui né contro nessun altro.
                    Quanto al non travalicare nelle “offese personali”, evidentemente fai un discorso condivisibile quanto generico e che non si riferisce a noi, perché qui possiamo fare dell’ironia ma non si offende nessuno. Nemmeno chi se lo meriterebbe.

                    Tu dici: “il problema risiede in chi fornisce informazioni parziali. se io accuso qualcuno (chiunque esso sia) di azioni (peraltro mi sembra siano questioni personali o urbanistiche), non è coerente e corretto che taccio altre vicende (magari anche più gravi) che sono collegate a questioni sindacali e di ruolo”.
                    Noi ti rispondiamo: posto che le informazioni totali non esistono, tutte le informazioni sono per definizione parziali. E siccome non si può chiedere a nessuno di parlare a proprio danno, quello che dici è un’obiezione non accolta. Semmai tocca ai controinteressati dare le altre informazioni, ed assumersene le responsabilità. Ci pare peraltro, da quello che dici, che le cose taciute, se esistono, fanno riferimento ad altre vicende. Quindi non sono rilevanti per i fatti di cui si discute.
                    Quanto al fatto che si tratta di questioni “personali o urbanistiche”, ti facciamo presente che nella casa di vetro, o sedicente tale, ci sono state persone sgradite che sono state fatte fuori con la scusa di questioni personali o automobilistiche (roba di pochi spiccioli, non mutui e problemi connessi). E chi è stato un campione di quella stagione (in cui rientra anche l’operazione Aletheia, fallita con il cambio di stagione) non può invocare l’irrilevanza di questi problemi dicendo che sono “personali”. Tanto più dopo che questioni personalissime sono state usate da ben altre persone per alcuni avvicendamenti forzati in via Po 21 e, più di recente, in via Po 19.

                    Tu dici “non serve inalberarsi. occorre chiarezza in ogni senso. non unilaterale“
                    Noi ti rispondiamo: la sollecitazione a non inalbersi l’accettiamo come critica legittima e la rilanciamo come invito all’autocritica per chi si è inalberato leggendo questo blog. Quanto alla “chiarezza in ogni senso”, noi facciamo la nostra parte, che per definizione non può essere totale e non può coprire tutto. Se tu hai altre informazioni e le ritieni rilevanti non puoi tenerle nasciste; perché le carte tenute nei cassetti non fanno chiarezza.
                    Semmai possono essere scambiate per un avvertimento o una minaccia velata, cosa che non ti farebbe onore.

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                    1. Non mi permetterei mai di fare minacce. Lo reputo assolutamente fuori da qualsiasi regola comportamentale. Il Blog fa il suo lavoro (che ritengo utile e corretto). Il problema è quando vengono fornite notizie al Blog che sono unilateralmente accusatorie, senza magari palesare la base dei rapporti ed eventuali ulteriori provvedimenti a carico di chi rappresenta azioni altrui (mi riferisco al Romani, ovviamente).
                      La vicenda – da quello che è trapelato – riguarda una porzione immobiliare in cui il Romani ha sottoscritto la dichiarazione del tecnico che evidenziava la proprietà in capo allo stesso, in sede di presentazione della CILA. In realtà il Romani era possessore e promissario acquirente (questo dicono i documenti fatti girare da chi lo ha accusato). In ogni caso, la CILA può presentarla anche chi ha solo il possesso; quindi l’azione di Romani è errata ma penso senza che possa ritenersi penalmente rilevante all’esito di un giudizio.
                      Va tutto bene. Ma una questione del genere, può essere motivo di accusa grave? E chi lo racconta, è proprio certo che tutto questo non nasca da dissapori suoi personali nel raccontarlo?
                      Sul resto (compleanni, costituzione di aletheia o altro) penso possano criticarsi le scelte se compiute in violazione di regole (ma violazioni obiettive e non raccontate).

                    2. Grazie di averci fatto avere il punto di vista di Romani. Noi gli avevamo ripetutatemente offerto spazio perché lo esprimesse, e lui l’unica cosa che ha fatto è tantere di intimidirci sporgendo contro di noi una querela poi archiviata dal giudice sulla base di una richiesta del pm con motivazioni elogiative verso la correttezza di questo blog.
                      Quindi per noi resta un uomo da poco. E uno che ha agito come chi ha qualcosa da nascondere. Se poi non ci sono sue responsabilità penali (e civili o amministrative?), tanto meglio per lui.
                      Ad ogni modo, ti possiamo assicurare che i “dissapori” non ci sono con una persona sola e non sono solo “personali”, come tu cerchi di insinuare per svalutare quello che scriviamo. E visto come si comporta il soggetto, non ci meraviglia che siano così in tanti a parlare con noi.

  2. La caparbietà è la prerogativa di un gruppo dirigente chiuso su se stesso. Quando c’è da contrattare per i lavoratori la caparbietà si trasforma in mollezza o peggio in ignavia.

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  3. Una domanda all’animo super informato:
    Perché la fiba cisl ora first ha adottato il regolamento economico cisl (col pagamento delle imposte e dei contributi) solo dal 2014?
    Prima come pagavano il doppio stipendio?
    Con i rimborsi? Le trasferte per 300 giorni e più? Con i chilometri e/o le schede carburanti?

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    1. siamo certi che non sei tra quelli che ha goduto di tanti favoritismi ed oggi – magari perchè estromesso – ti lagni di non essere più tra i beneficati? le denunce vanno fatte da chi non ha mai usufruito di sistemi di favore o da chi, godendoli, li rifiuta e li palesa.
      Se c’è solo ritorsione, perdonatemi, è peggio di chi lo fa

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      1. Le denunce fatte da chiunque possono essere fondate o meno. Per esempio quelle di Fausto Scandola erano fondate. Ma non sappiamo se tu allora lo avevi difeso

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  4. mi pare che questa ultima informazione (se confermata) basti e avanzi per giudicare ormai negativa una organizzazione piena di yes men e piena di amici degli amici e parenti piu o meno stretti a tutte le latitudini….a proposito di chi dice firmatevi e lo dice pure lui in maniera anonima,dico solo che sarebbe giusto firmarsi in una organizzazione dove vengono rispettate le regole e non si rischia il licenziamento come vediamo tante volte,alla faccia della democrazia….almeno fare il proprio lavoro e cercare di arrivare alla pensione….questi non scherzano sono vendicativi

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  5. Lei è genovese: l’hanno accusata di essere stata “paracadutata” in Sicilia.
    «Candidarmi nell’Isola per me vuol dire tanto. Sulla base della mia esperienza quarantennale da sindacalista il partito mi ha proposto di correre in una regione dove il lavoro ha un primato: negativo. Metto a disposizione le mie competenze».
    Questa era Furlan su Repubblica/Palermo, minghia state tranquilli che dopo il 25 da queste parti non la rivedranno più.

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  6. Le falsità le racconti tu caro anonimo informatissimo.
    Io leggo i 3 articoli scritti da questo blog con tanto di atti con numeri di protocolllo e altro quindi verificabili.
    Da essi il blog scrive:
    -il romani non è stato secondo ill comune di verona in grado di dimostrare la proprietà;
    – il romani ha presentato nuova richiesta senza il locale perché non di proprietà, dichiara lui stesso.
    – il romani si avvale della sanatoria per regolarizzare l’uso improprio del locale.
    – il romani è stato segnalato alla Procura per mancata esposizione e dovrebbe esere stato segnalato per dichiarazioni non conformi come previsto dal regolamento edilizio ed essere o essere stato coinvolto in un.procedimento penale.
    Sarebbe intetessante sapere come sono andate a finire queste segnalazioni di carattere penale.
    Questa mi pare trasparenza con atti e documenti.

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    1. Non so cosa sia accaduto nel procedimento avviato contro il Romani.
      Si tratta di una eventuale violazione edilizia con cui lo stesso ha sottoscritto un documento redatto dal tecnico per potere operare in regime di CILA.
      Se c’è stato l’avvio di un procedimento penale (e se lo stesso è in corso) non è dato saperlo.
      Ad oggi, sempre dalle notizie che trapelano, non c’è alcuna condanna.
      Ma si tratta di una violazione edilizia.
      Ritengo assai più grave (e sanzionabile) chi commette illeciti a detrimento dell’organizzazione sindacale (in qualsiasi ambito) e non chi – magari – è soggetto ad un procedimento che nasce da un comportamento non in linea con il regolamento edilizio.
      Il disvalore (e l’attinenza alle regole del sindacato) ha un senso.
      Altrimenti anche la sanzione stradale punita contravvenzionalmente diventa ragione per condannare un dirigente sindacale

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      1. Dici di non sapere cosa sia successo, però insisti a parlarne con passione e competenza, quindi riveli un qualche interesse all’argomento.
        Ti ricordiamo allora che la questione edilizia che tu vorresti irrilevante è parte di un’altra questione, quella del mutuo a condizioni non sfavorevoli concesso ad un dirigente sindacale da una controparte datoriale (e poi venuto meno quando la vicenda è diventata di dominio pubblico). Quindi la rilevanza sindacale della vicenda edilizia c’è tutta, anche riguardo all’importo del finanziamento ottenuto sulla base di dichiarazioni inesatte.
        Ferma restando la libertà, tua o di altri, di dire che si tratta di cose normalissime perché a via Po 21 e dintorni lo sono (salvo usarle come armi di ricatto quando c’è da fare qualche cambio della guardia).
        Quanto alle contravvenzioni usate contro dirigenti sindacali, per quelli sgraditi è bastato molto meno. Ad esempio qualche scontrino di parcheggi da pochi spiccioli. Per gli amici, invece, va tutto bene. Ma solo, e lo sanno bene, finché si comportano da amici.

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  7. Amico si tratta di false dichiarazioni reiterate e cioè falso.
    Leggiti il codice la pena è sino a due anni.
    E se va a processo la parte lesa lo può denunciare per tentata truffa?
    E a te sembra normale? Ma allora il codice etico e l’art. 15 dello statuto cisl a cosa servono? Esiste solo il penale o esiste anche un minimo etica?
    Non è vero che in cisl non risulti nulla anzi da voci risulta molto, essendo però voci aspetterei conferme.
    Chissà che qualcuno non verifichi.

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