Due a zero (e intanto la troika diventa un tandem)

Dal signor Giovanni Graziani, citato in giudizio dalla troika Sbarra-Furlan-Ragazzini nel tentativo di intimidirci tutti, riceviamo la cronaca dell’ultima udienza, che si è svolta in modalità telematica il 23 marzo scorso. E che ha segnato un nuovo punto a favore della difesa, come risulta dall’ordinanza depositata oggi in cancelleria.

Se già prima non avevamo paura, visto come vanno le cose finora cominciamo anche a ridere…

il9marzo.it


Dopo l’udienza del 23 marzo, il punteggio provvisorio è due a zero per me, e quindi per tutti noi del 9 marzo. E intanto le controparti perdono i pezzi, perché dalla troika si defila la Furlan.

Ma procediamo con ordine, e ricordiamo che in precedenza era stata accolta una prima eccezione della mia difesa, ossia il mancato espletamento del tentativo di conciliazione che per legge tocca a chi promuove la causa. E così avevamo segnato il primo gol.

Il secondo gol riguarda il fatto che gli attori (quelli che recitano la parte dei diffamati per intimidire questo blog) avevano agito contro di me rilasciando nel 2019 una procura alle liti al loro avvocato; il loro avvocato aveva poi scritto una citazione lamentando cose scritte nel 2020 (oltre ad alcune del 2015). Siccome non si può dare una procura ad un avvocato perche denunci come diffamatorie cose che non sono state ancora scritte, la mia difesa ha eccepito la validità della procura in relazione a quegli scritti. E la giudice ha dato ragione a noi, dando un termine perentorio agli attori perché recitino meglio la loro parte e, in pratica, per rinnovare la procura rilasciandola in data successiva a quella dei post pubblicati du questo blog.

“Eccezione fondata” un’altra volta, e altro punto della mia difesa accolto contro nessuno degli altri.

Intanto l’attrice Furlan esce da questa commedia degli equivoci (forse per il timore della condanna alle spese? Ad ogni modo, da buona genovese, avrà valutato la sua convenienza…). Il suo nome non è più fra quelli in causa. E della troika iniziale rimane solo un tandem con le ruote già sgonfie.

La prossima udienza è fissata per il 5 ottobre 2022, quando sarà passato più di un anno e mezzo dall’atto di citazione. E dopo tutto questo tempo gli attori non sono ancora entrati in partita con le loro (pseudo)ragioni, né ci entreranno neanche a ottobre, quindi se ne parlerà nel 2023. Le loro azioni sono lente e macchinose, il loro attacco non ha ancora toccato palla. Mentre la mia difesa è scattante e rapida a colpire in contropiede.

Per il momento è tutto, restituisco la linea allo studio centrale.

Giovanni Graziani

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2 Commenti - Scrivi un commento

  1. Scusate una domanda. Ma l’avvocato che tutela gli interessi dei ricorrenti è sempre lo stesso ? Quello che vince sempre dentro e fuori la CISL ?

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