Niente di nuovo dalla Fim

C’è poco o niente di nuovo nel manifesto sindacale che la Fim propone in vista del congresso della Cislma anche all’insieme delle parti sociali, delle istituzioni e del mondo degli intellettuali ed esperti nelle politiche per il lavoro“; insomma, un po’ a tutti.

Solo per questo ci permettiamo quindi di dire la nostra; non per contribuire al dibattito congressuale nella Cisl al quale siamo forzatamente estranei (e poi ricordiamo che l’ultima volta che in un congresso ci siamo espressi liberamente siamo stati commissariati), ma perché in una o l’altra delle categorie indicate, in qualche modo, possiamo entrarci anche noi che abbiamo saputo di questo documento leggendo il blog del professor Pietro Ichino.

A Ichino, e la cosa non ci stupisce, il manifesto della Fim è piaciuto moltissimo, tanto che ne dà notizia ripubblicando anche diversi passaggi della relazione congressuale dell’allora segretario generale della Fim al congresso del 2017, in modo da far vedere quanta continuità ci sia nella posizione dei metalmeccanici guidati allora da Bentivogli (e oggi sostituito, aggiungiamo noi, da un bravissimo operatore confederale di dieci anni più anziano).

Insomma, dopo aver cacciato Bentivogli, la posizione della Fim è puro bentivoglismo, tanto da essere promossa a pieni voti dal coautore di diverse pubblicazioni dell’allora segretario dei metalmeccanici. Il che fa risaltare ancor meglio quanto la sua estromissione non abbia avuto alcun significato di politica sindacale ma sia stata frutto di rancori personali interni su cui ha giocato il potere confederale per invadere l’ultima federazione che aveva una parvenza di autonomia (dopo il commissariamento della Fai e quello della Fp).

Stando così le cose, ci sembra però difficile vedere grandi novità nel manifesto della Fim, perché l’idea di favorire con le riforme la possibilità delle “transizioni lavorative” in un quadro di tutele sul mercato del lavoro è una posizione emersa non più tardi degli anni ’90, e della quale il “libro bianco” del governo Berlusconi II fu, era l’autunno del 2001, il manifesto di politica del lavoro. Il che non ne dimostra l’esattezza né l’erroneità, ma ne smentisce la novità.

Così facendo, riproponendo pari pari affermazioni di due decenni prima, il manifesto della Fim debentivoglizzata, eppure incapace di dire alcunché di diverso da quel che diceva Bentivogli, non si accorge di fondare tutto su di una premessa fattualmente sbagliata:

“L’azione contrattuale e di tutela normativa promossa dal sindacato da un lato e le politiche pubbliche per il lavoro dall’altro, si sono sempre prevalentemente concentrate sulla costruzione di diritti e norme per i lavoratori in costanza di rapporto di lavoro”.

Questa premessa è esattamente quella del libro bianco del 2001: bisogna passare dalla tutela nell’impresa a una pluralità di tutele (anche) sul mercato, in modo che chi cambierà lavoro non resti scoperto.

Già allora si sarebbe potuto obiettare che, ad esempio, il “pacchetto Treu” del 1997 non rientrava certo nel vecchio paradigma. E che, a pensarci meglio, anche il diritto del lavoro “dell’emergenza” degli anni precedenti era sì definito come “emergenza”, quindi come eccezione alla regola che restava quella del cosiddetto posto fisso, ma poi l’emergenza durava da un paio di decenni, quindi il nome non corrispondeva più alla cosa. E non era vero che il diritto del lavoro era rimasto fermo all’articolo 18.

Ma la “legge Biagi”, il famoso “articolo 8”, la riforma Fornero, o il “Jobs Act” e altri interventi minori che si sono succeduti da allora si sarebbero “concentrate sulla costruzione di diritti e norme per i lavoratori in costanza di rapporto di lavoro”? A noi sembra, semmai, il contrario: da più di vent’anni la maggior parte degli interessi di politica del lavoro sono andati nel senso della flessibilizzazione. Poi, in mancanza di risultati tangibili, la risposta dei riformisti è sempre stata quella: ci vogliono altre riforme per più flessibilizzazione. Magari avranno anche ragione, ma finora la verifica empirica che darebbe loro ragione è mancata almeno in Italia (e allora c’è chi cita a sproposito la Germania, che invece ha smantellato un pezzo alla volta molte delle riforme di Schroeder, ed oggi ha un tasso di rigidità del diritto del lavoro nettamente superiore a quello italiano).

Essendo sbagliata la premessa, tutto il resto di quel che scrive la Fim ci sembra poco utile al dibattito politico generale.

Dentro alla Cisl, invece, servirà a seppellire la stagione di Bentivogli rubandone le idee, per dimostrare che l’organizzazione è capace di ripetere le stesse cose da vent’anni senza bisogno dell’apporto di chi, almeno, cercava di stare aggiornato sulle novità e di dire cose se non proprio diverse dal solito, almeno in un modo diverso.

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33 Commenti - Scrivi un commento

  1. Ho riletto 3 volte, perché davvero è incredibile ….questo non è nemmeno un post compiacente, è menzogna pura , è disinformazione .
    I motivi per cui qui dentro, e solo qui dentro si osanna delle persone assurde forse sta nella spiegazione che circola su questo blog e su in certo periodo in tutte le cisl di Italia .
    Le idee prese da google e poi adattate …che pena .
    Vero come ormai dicono tutti che aprire questo blog è tempo perso .

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    1. In effetti se leggendo questo blog ci leggi gli osanna per qualcuno stai perdendo tempo, perché leggi cose che dimostri di non capire.
      Questo blog denuncia dal 2015 lo scarso livello della dirigenza della Cisl. Se in sette anni non l’hai ancora capito noi non ci possiamo fare niente.

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  2. Pur leggendo attentamente l’articolo, devo dire molto ben fatto, mi stupisce lo stupore che percepisco, relativamente al fatto che in Fim non c’è niente di nuovo sul fronte del dibattito congressuale o meglio si è rimasti alle relazione del 2017. E chi lo avrebbe potuto e/o dovuto fare? Quale gruppo dirigente? Quello dei tengo famiglia, tesi congressuale ever green in casa Cisl, o quelli che addirittura cancellano il loro profilo sulle chat Telegram, in cui si professavano Bentivogliani per sempre? Certo magari da Uliano che dichiara di essere il prossimo segretario generale senza avere l’attenzione di aspettare il momento adatto, sempre se accadrà, o da chi ha ricevuto i suoi 30 denari ma la poltrona da neo doge gli va stretta, forse per l’eccessiva frequentazione di trattorie a spese altrui?
    La normalizzazione della Fim era l’obiettivo e ci sono riusciti. Complimenti a chi lo ha voluto e a chi si è girato dall’altra parte. Alla prossima

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    1. No no , prima della prossima c’è ancora da far pulizia di quei ” fascisti” che hanno operato nel periodo 2016 – 2019 facendo commissariamenti, licenziamenti, mobbing sul gruppo dirigente che provava non a criticare ma a lavorare in tranquillità.
      Vediamo come vanno alcuni puzzle del congresso cisl , poi vedrai che ti diverti a scrivere ancora

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      1. Quali commissariamenti sono stati fatto in Fim? Non ci risultano
        Quali licenziamenti? unico andato via Geron, e si capisce il verbale su fim di padova gira ancora. Come altri che dal 2021 sono stati promossi.
        Il guaio di quella gestione e’ semmai che ha tenuto tutti. Magari avesse commissariato o licenziato.

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    2. Ma se un dipendente mettiamo donna vai , così tanto per fare un esempio.
      Lavora come dipendente pubblica , supponiamo all’ agenzia delle entrate , sempre per fare un esempio a caso , e sbircia facendo poi girare destra e a manca redditi di privati cittadini?! …Sarà un reato più o meno grave di quello di mandare la scorta fare la spesa ?
      Come hanno fatto certi personaggi pubblici.
      Non lo so , è un dubbio che ha una mia amica e e che tormenta anche me

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      1. Se hai dubbi su un reato e chi l’abbia commesso (o il suo sesso, anche se non ne capiamo la rilevanza) lo devi chiedere alla pubblica autorità. Secondo noi, come abbiamo detto sul caso Weiss (quel dipendente dell’Inps iscritto alla Cisl perseguitato da iniziative giudiziarie dei vertici della Cisl) certi dati dovrebbero essere pubblicati ad opera degli interessati.
        Altrimenti lasciano il dubbio che certe signore e certi signori usino la privacy o altre leggi per coprire le loro magagne.

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      2. All agenzia delle entrate ogni visualizzazione di documenti è tracciata. Molto piu semplice trovare le informazioni tramite i Caaf.

        peraltro a cosa
        servirebbe visto che in cisl c e l’obbligo (con qualche strana deroga) di mettere online il quadro c?

        C’’é un modo per non dover
        pubblicare i propri redditi. Guadagnarsi lo stipendio fuori dalla
        Cisl o dai suoi Enti.

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      3. il tipico meccanismo usato in cisl.
        Deviare l’attenzione su chi denuncia o fornisce trasparenza,
        per deviare l’attenzione dal reato (o dallo stipendio fuori regolamento).
        Le allusioni in anonimato sono tipiche di chi ha imparato da brutti ambienti a relazionarsi col prossimo.
        La tua amica è, come te, sempre stata tormentata dalla trasparenza su quante volte ha violato il regolamento. E per rendere tutto meno rilevante ha fatto e continua a fare allusioni su persone oneste.

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  3. mancano i complimenti ai volta gabbana che prima ineggiavano al bentivogli e poi lo hanno accoltellato alle spalle appena questo gli ha dato un po di spazio…i due veneti,uno ancora là e uno promosso ….per i danni fatti…e poi tanti altri che come le bandiere al vento si girano di neccessità e infine i grandi santoni vecchi che pur di restare sulla breccia pontificano e cambiano casacca che non te lo aspetteresti….ovvero sono tutti della fai ora….che dire….i risultati si vedono sul tesseramento,quello vero però dal commento precedente che condivido mi manca ,non essendo uno della fim,di capire chi prende i trenta denari e chi va in trattoria a spese altrui.Mi basterebbe se non i nomi almeno una indicazione,(mera curiosità) grazie

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    1. io non so ,se chi ha scritto questo commento e quello precedente hanno piu’ di me idea di quello che di nuovo sta succedendo in Fim.
      C’e chi dice che ci sono nuovi movimenti per aggregare un’area rimasta orfana e che mal digerisce la nuova linea del segretario nazionale, line troppo filo via po 21.
      Di certo i due […] legati alla Cisl che sono stati lasciati li come guardiani, sono in allerta e hanno gia iniziato le visite verso Roma e verso la Liguria

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      1. queste cose le
        scrive l’allenatore del valdarno,
        anche perche senza caccia alle streghe rischia che qualcuno gli ricorderà di fare qualche iscritto e di smetterla di perderli.

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  4. Un commento che non riguarda questo post

    In Toscana La Furlan colpisce ancora.
    Difatti la sua prediletta amica è rientrata in pompa magna nella nomenclatura dei pensionati toscani , non ha incarichi di segreteria ma responsabile delle politiche di genere . In realtà non ha un incarico di segreteria ma insieme al segretario dei pensionati fiorentini determina ,anche a scapito del generale toscano ( che sembra un pugile suonato ) le sorti dei territori della Toscana ed è l’ennesima prova che basta essere fedeli come cagnolini, per continuare anche senza meriti ad essere protagonisti della vita sindacale .
    E’ possibile che la Furlan abbia sistemato una sua fedelissima per tirare la volata e diventare la prima donna a capo della FNP . Poveri noi non basta i tormenti che ha creato all’interno della Confederazione ,quale altro castigo ci dobbiamo aspettare ? e Sbarra dov’è ? possibile che per continuare il suo mandato debba sottostare alle continue avances della Furlan ?
    Un Cislino deluso

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    1. Precisiamo che la parola “avances” qui non ha il senso di approcci sessuali ma, evidentemente, quello di pretese avanzate, e quindi lo pubblichiamo senza interventi correttivi. La precisazione sarebbe inutile se non fosse che questo blog è seguito da chi cerca argomenti per portare questo blog in tribunale e dobbiamo tutelarci contro questi molestatori giuridici (che poi se la prendono sempre con uno di noi e non vogliono ammettere che siamo un gruppo ben più numeroso).

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      1. Beh visto che non compaiono i nomi nei post, ma sono firmati Admin, se la “prendono” con l’admin, che di solito è anche il proprietario del sito, cioè colui che lo ha registrato.

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        1. “Di solito” in tribunale non vale nulla. E nulla dimostra neanche fuori dal tribunale. Lo diciamo a te e a tutti i molestatori giuridici.
          Perché “di solito” anche il segretario generale della Cisl è un sindacalista, ma gli ultimi due dimostrano che non sempre è così.

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  5. Nonna agorà appena ha visto che bentivogli andava in liguria ha chiamato gli organizzatori e i giorni successivi ha chiesto chi era presente. Purtroppo la sala era strapiena.

    Il problema non è lei e le sue turbe ma chi ancora non ha capito cosa la muove e la ha sempre mossa.

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    1. Sala vuota ….scelta apposta piccola per fare pienone .
      In Liguria, come da altre parti lo conoscono.
      Sono finiti i tempi degli applausi a comando e dei libri acquistati per i consigli generali

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      1. bentivogli è venuto qui alcuni mesi fa. La sala era grande e piena con persone in piedi. A chi scrive quelle cose, invito a non confondere la verità con i propri desideri. E’ stata organizzata da un’associazione locale di Sarzana. Chiedete a loro e smettetela con le balle.

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        1. Si poi è passato a incontrare delegati fim in giro per l’Italia e a dargli coraggio ( pensa te , lui che non l’ha mai avuto ) .
          Dispensa consigli e c’è chi poveretti ci cadono ancora .
          Del resto anche l’altro capitano ( quello della politica ) riesce ancora a farsi credere da qualcuno

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          1. Se i delegati sapessero che passi la vita a origliare quel che bentivogli fa sui social per poi inventare incontri che sono solo nella tua testa malata.

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  6. Anonimo Vicentino · Edit

    Io dico solo che chi ha tradito una volta può tradire anche la seconda….. E chi ha tradito più volte lo farà anche alla prossima occasione. A buon intenditore di parole ne bastano poche…..

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  7. Anonimo vicentino hai ragione sulla tua affermazione,talmente tanta ragione che voi vicentini siete espertissimi(ameno alcuni) a cambiare casacca,a tradire gli amici e a fare carriere velocissime e strepitose quasi senza mai avere fatto i sindacalisti,forse viene ritenuto un diritto divino avere avuto qualche padre nobile cosi che tutte le mezze tacche sfornate si sentono investite tutt’oggi del diritto divino….la cisl del Veneto e le sue categorie sono piene di queste controfigure dei padri nobili.

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    1. Anonimo Vicentino · Edit

      Caro (…), noto che quando ti pestano la coda non sai tenere la calma e inizi a dire baggianate…. Sei stato pagato con i 30 denari ma ancora non ti accontenti. Il giorno del giudizio arriverà presto anche per te. Non basta sentirsi bravi per esserlo. A volte bisogna anche essere umili e riconoscenti. Tutte qualità che non ti sono state date in dote…. Ciao Giuda….

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  8. nasce associazione di idee????? sue di lei o chi? e in ogni caso non sarebbe un problema se la ascoltano i suoi amici in salotto,il problema vero è che prende ancora soldi dalla cisl oltre che mettere il naso su parecchie vicende

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  9. Oltre a non essere convocati gli iscritti, il paradosso, o meglio uno dei paradossi dei congressi Cisl è che vengono convocati per confermare la reggenza o addiritura anziché eleggere un segretario nominare un reggente. Chi pensava che il caso della FAI cisl pugliese fosse un caso isolato ha clamorosamente sbagliato. Questa è democrazia sindacale o servilismo a chi detiene il comando??

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