La ferrea legge dell’autocelebrazione

La ferrea legge dell’autocelebrazione

admin 27 ottobre 2019 9 Commenti

La Cisl e il Partito democratico hanno, in forme diverse, un po’ lo stesso problema: gli ultimi due segretari prima dell’attuale.

Nel Pd i due ex sono addirittura usciti dal partito; nella Cisl, invece, non si sono consumati strappi né scissioni ma semplicemente i due ex sono stati messi fra parentesi e poi abbandonati lì (e ognuno per conto suo perché a loro volta non viaggiano sulla stessa barca).

Anche la recente polemica che questo blog ha ospitato senza avervi avuto alcun altro ruolo (ci riferiamo alla breve domanda di Vialba ed alla non breve risposta di Lauria riguardo ad una recente pubblicazione) conferma che i nomi di Bonanni e Pezzotta oggi sono un problema.

Un problema che non è politico, perché la linea della Cisl non ha vissuto radicali cambiamenti in questi anni, ma è tutto di natura personale: i due sono caduti per complotti di palazzo, quindi chi li ha buttati giù non gradisce che si ricordino queste storie da cui emerge la loro non innocenza (per chi non lo sapesse, Bonanni ha fatto fuori Pezzotta, poi i bonanniani hanno fatto fuori Bonanni e mandato su la Furlan).

Meglio allora parlare in sovrabbondanza del passato remoto e sorvolare su quello prossimo; meglio lodare Giulio Pastore (e “non solo in tandem con Mario Romani”, come ha scritto Lauria con una chiara excusatio non petita, visto che il nome di Romani su questo blog lo ha fatto lui e solo lui), e ora anche Pierre Carniti (dimenticando quel che disse sul caso Scandola) perché sono morti, e poi lasciare la parola ai viventi Marini e D’Antoni. Pezzotta e Bonanni sono politicamente “morti” perché non possono essere utili alla celebrazione dell’organizzazione come autocelebrazione del gruppo dirigente in carica.

L’autocelebrazione ha una logica ferrea: si esalta il passato per esaltare sé stessi, quindi dal passato si deve rimuovere ciò che dà fastidio come le eliminazioni di Pezzotta prima e di Bonanni poi, due delitti politici dei quali è difficile raccontare che siano stati momenti alti della storia del sindacalismo italiano.

Tutto questo può dirsi con una frase breve: la Cisl ha un problema con la propria storia. Per questo, in un anno di grandi anniversari (il centenario di Donat Cattin, il cinquantennale di Pastore, il primo anniversario di Carniti…) la racconta a salti, passando da Pastore a Carniti e poi direttamente all’attualità, di cui i viventi Marini e D’Antoni fanno parte come antecedenti di chi è ora in carica, ma Pezzotta e Bonanni no in quanto caduti vittime dei complotti dell’attuale gruppo dirigente (con Bonanni nella duplice veste di congiurato prima e vittima poi).

Solo che con questi buchi neri nella sua memoria collettiva è improbabile raccontare la propria storia in maniera plausibile, e soprattutto senza il retrogusto dolciastro e fasullo di un’ingiustificata autocelebrazione.

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9 Commenti – Scrivi un commento

  1. Anonimo · Edit Che gente! Non c’è mai limiteal peggio
    Ms perché pezzotta e bonanni non raccontano un pochind di verità su questi personaggi?
    Pezzotta conosce molto del bonfanti perché non lo attacca?
    E cosi bonanni sulla furlan ma jn particolare su ragazzini e sbarra perché non raccontano ci sono cosa hanno fatto, perché ecc.?
    Si laciano umiliare, lasciano spazio d luce ai due ex prima di loro d’antoni e marini e non dicono niente, è strano? Reply
  2. Anonimo · Edit Ma quale storia, amici del 9marzo! I 40 di AlìBabà non sanno cosa sia e cosa implichi sul piano morale e della coerenza scrivere la Storia.
    Costoro possono solo scrivere favole e neppure a lieto fine. Qui siamo alle Metamorfosi di Kafka e di Ovidio. Bonanni vittima delle proprie trappole. Pezzotta come Tomas Becket. Questi amano Dantoni e Marini perchè dello stesso impasto. Reply
    1. Anonimo · Edit E se Bonanni e Pezzotta non ritengono interessante o addirittura sgradevole frequentare una organizzazione ormai diventata visibilmente di terza categoria, con una dirigenza che vedono come persone infide, afone, yesman fino al ridicolo, che hanno ridotto la CISL un posto scadente ed equivoco? Reply
  3. Anonimo · Edit Vale sempre il motto: cane non mangia cane! Reply
  4. Anonimo · Edit Pezzotta e Bonanni almeno saranno ricordati per aver fatto qualcosa. La Furlan invece sarà ricordata solo per aver commissariato il mondo Cisl, per aver annientato il dialogo interno e per aver reso la nostra confederazione un sindacatino da serie C. Ha praticamente fatto fuori tutti i bravi dirigenti a partire da Bentivogli, spingendo veri e propri somari nei posti di comando e solo per la mera gestione del potere. Ormai tutti non vedono l’ora che la megera alzi le tende. Anche a costo di trovarci Sbarra a capo della Cisl. Ed’è tutto dire. Infatti peggio della Furlan nessuno mai: il peggio del peggio…….. Reply
    1. Anonimo · Edit amico di ieri 27 ore 22.39, al peggio segue sempre il terrore.Neppure per scherzo o per disperazione augurarsi di vedere a capo lo stradino a libro paga ANAS. Sarebbe come augurarsi che per esorcizzare l’AIDS si possa ritenere meno peggio la peste bubbonica. Purtroppo temiamo che quella epidemia accadrà. Non ci sono altre soluzioni all’ uscire in massa da quella palude di caimani. Pezzotta e un gruppo di seguaci dovrebbero porsi a capo di questa grande fuga da Sodoma.
      È proprio il caso di dire come Benedetto Croce “Veni Creator Spiritus”. Reply
  5. Anonimo · Edit al peggio non c’è mai fine… Reply
    1. Anonimo · Edit Vogliono nascondere parlano male del passato recente, per nascondere più facilmente il fallimento di questi giorni, la inconsistenza sindacale e organizzativa, la impresentabilità del vertice attuale, il funzionamento degli stessi organi di garanzia totalmente assoggettati alla confederazione, la disastrosa rovina del concetto di confederazione di sindacati. Reply
  6. Anonimo · Edit Ma se in quell’esecutivo al parco dei principi non fossero mancati quei pochi voti … Adesso avremmo una CISL diversa, ma sicuramente più dignitosa di questa . Sono convinto che in tanti si sono pentiti …
    Ma sappiamo niente della causa Volpato???

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