Tito insegue ancora i fantasmi
admin 14 ottobre 2019 2 Commenti
Tito Boeri continua a combattere da ex presidente dell’Inps la battaglia contro le pensioni dei sindacalisti. E lo fa continuando a fare la stessa confusione che faceva quando occupava quel posto.
Proprio come l’ultimo dei populisti, infatti, Boeri – in un’articolessa pubblicata dalla Repubblica lunedì 14 ottobre a pagina 24 – torna ad accusare genericamente “i sindacati” e “i sindacalisti” di potersi fare una “pensione maggiorata” rispetto ai normali lavoratori. E poi, per cercare di dimostrare le proprie accuse populiste, fa l’esempio dei sindacalisti con il distacco retribuito. Che, appunto, non sono “i sindacalisti”, ma solo quelli che godono del privilegio di essere pagati dal datore di lavoro originario (lo abbiamo scritto più volte e non ci dilunghiamo: un sindacalista che prende lo stipendio dalla sua organizzazione non ha alcun vantaggio, come è ovvio che sia, rispetto al normale lavoratore; gli imbrogli che sono stati scoperti riguardano i distacchi retribuiti, e Nadia Toffa fece dei servizi ben fatti su questo proprio perché non fece mai del populismo alla Boeri).
Peccato, perché il problema è serio, e Tito ci dà una notizia che sarebbe stato interessante approfondire in maniera non populista: l’Inps ha emanato una circolare che allargherebbe la possibilità ad altri sindacati di truccare le pensioni dei propri rappresentanti e che impedirebbe di recuperare somme non dovute versate ad alcun ex sindacalisti.
Solo che, invece di spiegare meglio questa storia della nuova circolare, Boeri dà la caccia al fantasma dei sindacalisti tutti con la superpensione e si lancia in improbabili ragionamenti sulla rappresentatività delle organizzazioni (non accorgendosi che nel pubblico impiego, dove c’è l’enorme maggioranza dei distacchi retribuiti, la rappresentatività viene già misurata dagli anni ’90…).
Lasciamo allora Boeri ai suoi fantasmi, e veniamo alle storie vere.
Ad esempio, si è parlato molto in passato della pensione di Raffaele Bonanni, ma l’Inps lì non ci poteva fare niente; perché Bonanni non aveva alcun distacco retribuito, e i contributi versati per arrivare all’importo finale sono stati effettivamente versati dalla Cisl. A lui e a tutti i suoi colleghi di segreteria, che poi sono stati denunciati tutti da Fausto Scandola (che, non essendo un populista, non ha fatto attacchi generici, ma una denuncia con nomi, cognomi e cifre). Solo che poi la magistratura ha archiviato.
A proposito di contributi versati dalla Cisl in eccesso rispetto al dovuto, c’è anche l’altra storia che riguarda la signora Anna Maria, alla quale la Cisl ha versato per diversi anni i contributi calcolati sullo stipendio maggiorando però la base di calcolo del 18 per cento. L’Inps se ne accorse e allora bloccò l’operazione “pensione gonfiata”. Resta solo un particolare da chiarire: quei contributi che non erano dovuti sono tornati alla Cisl, o sono stati accreditati alla signora? Perché nel secondo caso a noi sembra che ci sarebbe il rischio di una appropriazione indebita, o qualcosa del genere.
E quanto ai distacchi retribuiti che possono – o potevano – permettere di fare il gioco denunciato da Boeri, nella segreteria della Cisl c’è attualmente un signore, che poi sarebbe il prossimo segretario generale, che mentre era segretario generale in Calabria e dipendente della Cisl (ma di quelli che non si possono gonfiare i contributi per la pensione), è stato assunto dall’Anas e messo in distacco retribuito senza aver fatto un giorno di lavoro.Fino all’assunzione presso l’Anas aveva un solo modo per gonfiarsi la pensione, e cioè gonfiarsi la retribuzione. Dopo l’assunzione, chi lo sa. Ma per ora lui in pensione non ci vuole andare, quindi il problema è solo teorico.
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2 Commenti – Scrivi un commento
- Anonimo · Edit A me risulta che in cisl chi è in distacco retribuito si prende la diffrtenza tra il percepito dal datore di lavoro e quanto previsto dal regolsmento economico cisl.
Spesso l’integrazione è di varie decine di migliaia di euro.
Vedi giulio secondo che percepirà una integrazione di oltre 50mila euro annui cioè più del doppio dello stpendio.
Col vecchio regolamento ne avrebbe avuto diritto a molto meno.
Come sappiamo per regolarizzare quanto denunciato da scandola hanno aumentato il regolamento economico di oltre il 30%.
Scandaloso.
La legge per i sindacalisti è merce di scambio e serve per farli tacere. Reply - Anonimo · Edit http://www.lanotiziagiornale.it/truffa-dei-robin-hood-alla-romana-nel-sacco-anche-i-top-manager-dirottate-altrove-le-pensioni-doro-degli-ex-boiardi/ saranno i SOLDI DELLA CISL sicuramente e di noi poveri ex iscritti!!!