La tessera di Lonati e il fumo della pipa

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La tessera di Lonati e il fumo della pipa

admin 19 novembre 2020 38 Commenti

Premesso che noi non frequentiamo Facebook, Twitter né Instagram o roba simile per scelta precisa, ci viene segnalato che l’anticipazione della puntata di Report con l’intervista a Emilio Lonati, sospeso dalla Cisl per mano di un collegio probovirale di cui fa parte Pierangelo Raineri (quello che quando qualche giornalista prova a chiedergli dei suoi compensi non sa, non risponde, non è lui) è stata seguita sui social dal tentativo di screditare la vittima. E la critica riguarderebbe il fatto che avrebbe effettuato l’iscrizione alla Fnp “brevi manu”, cioè pagando direttamente, anziché con la trattenuta dalla pensione.

A Roma si dice: “te stai a attacca’ ar fumo de la pippa”; espressione che ci sembra più efficace dell’italiano “arrampicarsi sugli specchi”. Ma il senso è lo stesso.

Di seguito facciamo il copia-e-incolla da “sindacalmente.org” della spiegazione perché Lonati aveva scelto questa forma di pagamento, che gli permetteva di essere iscritto nel territorio dove agiva. Prassi che risulta largamente applicata senza contestazioni nella federazione.

Di nostro facciamo presente che pagare “brevi manu” è un’immagine che ci piace; evoca, al di là delle forme effettive di pagamento, un sindacato dove si guarda in faccia chi paga la tessera, la si consegna direttamente (e non si fa come la Fnp con Gianni Italia…), si ascoltano le eventuali rimostranze, o almeno si scambia qualche idea. Può prestarsi ad abusi? Anche la trattenuta si presta ad abusi (come l’Inps sa), oppure non evita i tesseramenti gonfiati (come i bancari di Treviso nella gestione Paglini, solo per fare l’esempio confermato da una lettera con il marchio della Cisl), ma soprattutto è impersonale: trasforma le persone in numeri, e a volte in soldi da trattenere. Quando non capita che ci sono i soldi senza la persona che si è trovata iscritta quasi senza accorgersene.

Insomma, una dirigenza sindacale che si scandalizza per una tessera pagata personalmente invece che in forma burocratica e impersonale ci sembra che si stia descrivendo da sola: espressione desolante di una Cisl sempre più burocratica e impersonale, sempre meno libera associazione.

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(dal sito sindacalmente.org)

La quota associativa al sindacato di norma è trattenuta direttamente, mensilmente, dal soggetto che eroga lo stipendio o la  pensione . La prassi del “brevi manu” (eccezione alla regola)  consente, nel caso dei pensionati, l’iscrizione in un territorio diverso da quello di residenza e in quel luogo potere svolgere attività sindacale con incarichi nelle strutture. Una prassi da tempo utilizzata da numerosi dirigenti della Fnp. Con il tesseramento e la trattenuta diretta sulla pensione, Lonati sarebbe risultato iscritto  in automatico, attraverso l’Inps di residenza, alla Fnp di Varese che confina con la vicina provincia dove Lonati da anni opera sindacalmente. Tutto qui.
La dimenticanza di un dirigente sindacale di non aver versato a tempo la quota della tessera è tanto grave da risultare il primo capo d’accusa per allontanare Lonati dalla Cisl? Suvvia!!!
Fatti analoghi nella lunga storia della Cisl sono accaduti, alcuni anche clamorosi, come di quel grande dirigente sindacale Cisl degli anni 60-70, in mobilità d’incarichi sindacali da Roma al Nord e poi viceversa fino a diventare segretario confederale, gli capitò di non dare indicazione alla segretaria per trattenere la quota tessera dallo stipendio erogato dalla cisl territoriale. Dopo alcuni mesi chi seguiva il tesseramento portò a conoscenza della Sereteria Ust Cisl …l’incredibile notizia che il segretario generale era privo di tessera: stupore per tutti e incredulità dello stesso…finì in una risata frenato dallo stesso segretario generale con “..pensate un po’ se qualcuno lo riferisce a Bruno Storti”.  Altri tempi, altra Cisl.

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38 Commenti – Scrivi un commento

  1. Anonimo · Edit In ogni caso, come dovrebbe succedere normalmente, i probiviri dovrebbero suggerire nella relazione annuale il cambiamento di pagamento tessera e non epurare artatamente come accaduto. Reply
  2. il · Edit Questa schemino di governo della Cisl dal 2015. Sporcare tutti perché la sporcizia vera non si veda. Questo sistema e’ stato inventato e collaudato da Gigi Pensione d’oro e il suo erede Vigile Urbano di Forli.
    Da allora sporcano con ispezioni e lettere anonime gli onesti per nascondere i veri disonesti.
    Siccome funziono’ con Bonanni che onesto non era poi la brevettarono sugli onesti.
    Nessuno che ricordi che lo stipendio d’oro era di Bonanni ma era il doppio del regolamento di tutta l segreteria e anche oggi (sommato alla retribuzione aziendale che non si vede nel quadro c) sono ampiamente al di sopra. Reply
  3. Anonimo · Edit LO DICO PERCHÉ LO SO.
    Sono stato segretario generale provinciale e poi regionale di una Federazione un tempo con molti iscritti. Volendo controllare personalmente le iscrizioni, mi è capitato di imbattermi in un elenco di tessere con trattenuta diretta, nel quale mancava il precedente segretario generale (con il quale non avevo e non ho buoni rapporti). Il segretario era diventato nel frattempo componente di una segreteria confederale. Ovviamente ho chiesto al mio amministrativo, notizie del motivo per il quale non figurasse. Mi è stato spiegato che la confederazione pagava a conguaglio anche la tessera del tizio. Verificate le congruenze contabili, pur non fidandomi della confederazione e dell’allora componente di segreteria, non ho fatto alcuna segnalazione. Forse ho sbagliato. Perché quel tizio appartiene alla cordata che ha fatto fuori anche l’onesto Lovati…e anche molti altri… Reply
    1. Anonimo · Edit Disonesto sarai tu, amico del giaguaro Reply
      1. Anonimo · Edit Tranquillo, non ho intenzione di fare nomi. Sono distante anni luce da queste logiche. Ma la tua risposta è eloquente e conferma quanto ho detto. Non temo smentite. Ho fotocopiato tutto. Reply
  4. Anonimo · Edit Se mi è permesso, faccio un’osservazione sul link della lettera di Gianni Italia. Niente di più vero di quanto dichiarato. A votare nei congressi dei pensionati vengono chiamati solo gli amici delle segreterie e dei capi lega. Gli altri in genere non sanno neanche che il Congresso o precongresso viene convocato. Così si eleggono tra di loro. E provate ad avvisare qualche pensionato che non fa parte del cerchio magico ! Casca il mondo e si parla di golpe. E così per quanto ne so io e per la mia esperienza personale, nel mio territorio ai preconhressi fnp del 2017 partecipò solo il tre per cento degli iscritti. Quanta democrazia ! E poi osiamo contestare i partiti o altre associazioni ? Guardiamo prima in casa nostra. Le tessere poi non sono inviate per posta, eppure la fnp guazza nei soldi. Ciò perché molti non sanno neanche di essere iscritti e se lo sapessero, ricevendo la tessera, provvederebbero a cancellarsi. Reply
    1. Perché non fate i nomi ? · Edit Fare i nomi Reply
  5. admin · Edit Avviso ai commentatori: per un equivoco, due commenti sono finiti nel filtro antispam e cancellati. Nello scusarci con gli autori chiediamo loro se possono rimandarceli. Reply
    1. Easy · Edit Perché private la possibilità che chiunque possa inserire il proprio libero pensiero a ciò che scrivete? Nel 2020 vedere ancora che dietro a un’articolo non c’è la libertà di replica o di commentarlo liberamente fa un po’ ribrezzo. Non dovreste aver paura dei commenti della gente se siete convinti di ciò che avete scritto. Reply
      1. admin · Edit Grazie del tuo commento, che basta da solo a smentire quel che ci scrivi. Se qualche volta non pubblichiamo qualcosa – salvo problemi con il filtro antispam – è solo per il mancato rispetto delle regole di comportamento normali sul web o perché si fanno affermazioni di cui, non essendo identificabile immediatamente l’autore, ci dovremmo prendere noi la responsabilità anche in senso giuridico.
        Per il resto, pubblichiamo tutto. E non censuriamo nemmeno i piccoli errori in italiano che talvolta commettete nella foga dello scrivere. Reply
        1. Easy · Edit Così è troppo facile pubblicare questo e non i precedenti commenti.. volete solo apparire con ciò che vi da forza a voi,nascondendo il resto con delle scuse banali. Reply
          1. admin · Edit Questo è il tuo secondo intervento che pubblichiamo e ancora non dici a cosa ti riferisci. Reply
  6. il segr gen non iscritto, fare il nome · Edit se c e un segr conf ex generale di categoria non iscritto si tirasse fuori il nome. Reply
    1. Anonimo · Edit Semplicemente perché sono fuori dalla cisl per via delle epurazioni e perché ancora continuano ad avere influenze negative e costanti sulla mia attività lavorativa. Tradotto perché sono vendicativi e perseguitano. Reply
  7. Anonimo · Edit L’ingenuità non è un reato. Ma fare i finti tonti quanto meno suscita rabbia come quando Totò ebbe a sbottare con la fatitica domanda/invettiva “…a chi ?..”
    Facciamo un gioco: quanti segretari generali di ogni livello avete conosciuto che non pagarono mai la tessera? Aggiungo: quanti segretari non hanno mai versato al sindacato gli appannaggi avuti come componenti di Enti bilaterali? Mica
    c’è soltanto Raineri. Quanti segretari fanno acquisti personali con carte di credito del Sindacato e poi dimenticano di restituire? E infine quanti sindacalisti si fanno il rimborso chilometrico da casa all’ufficio pur avendo in dotazione la macchina del sindacato? Quanti percepiscono i rimborsi tanto a chilometro e viaggiano in treno magari gratis perchè dipendenti delle Ferrovie o di Ministeri così mettendo in tasca un doppio stipendio? Chiunque abbia tentato di eliminare questi abusi è finito sempre male.
    L’ orto delle ortiche è sempre stato abbondante e i più famelici sono sempre quelli che fanno la morale agli altri. Reply
  8. Ex fp · Edit Visto l’inutile accordo sulla certificazione con Inps, le tessere brevi manu andrebbero abolite. Il tesseramento è un dato politico, ma ciò che tiene a galla le strutture sono le entrate da conto cieco, e se pensiamo a quanto dichiarato da faverin… Poco prima della eliminazione seriale ai danni della categoria e dei tanti territori. Andate a leggere… Sia sui temi economici che di distacchi garantiti alle segreterie confederali. Reply
  9. Anonimo · Edit La Confederazione è una entità che andrebbe ridimensionata,tutte le usr andrebbero ridotte al solo segretario generale a tempo pieno e a i segreteri generali di categoria. Le segreterie regionali di categoria altro baraccone, su sui il modello faverin era il più ragionevole. Ora invece accentrano distacchi e risorse al solo fine di discriminare alcuni territori liberi di pensiero e pagare gente per curare Twitter e Facebook. Reply
    1. Ex fp · Edit Ma è stato distrutto, per permettere a molti di continuare nel loro modus operandi. Non mancarono molti voti in quella giornata di pioggia romana presso un noto albergo… a cui conseguirono messaggi di rassicurarazioni contro la decapitazione di molti che nel merito condividevano la fp di faverin unica vera alternativa a questa CISL…cosa che poi è avvenuta… E adesso siamo in attesa di report… mi auguro vivamente che la redazione legga questo blog… Reply
  10. Anonimo · Edit Piccoli Sbarra crescono
    Fonti di corso Trieste bene informate dicono che un segretario di una struttura della Fim campana sia riuscito sia lavorare per un’azienda con tanto di retribuzione mensile e mantenere il ruolo attivo e partecipe di componente di segreteria. Se tutto rimane così può aspirare a diventare Segretario generale aggiunto …….. Mi raccomando di non gridarlo altrimenti Benaglia e Zanocco si svegliano ….. Reply
    1. Anonimo · Edit non solo nella fim campana. nell’era Bentivogli ce ne era più d’uno, suoi sostenitori e per questo assurti al ruolo di segretari pur pagati dall’azienda. E non solo. andare a vedere tuttte le aspettative. E non solo dei segretari. Reply
    2. Anonimo · Edit La peggiore segreteria FIM in questo momento si trova in Puglia: stipendi alti, zero sindacato e collateralismo sfacciato con le aziende (e pessimi risultati tra i lavoratori).
      Cosa aspetta la segreteria nazionale a commissariarla? Reply
  11. I distacchi a monte ore nel privato · Edit Esistono i distacchi a monte ore anche nel privato. Certo se usati da operatori confederali senza che rientrino in quelli contrattati dalla categoria e per questo tali dirigenti ex fim nel dipartimento industria nascondano il quadro c….
    Ma sono cose che si è costruita la Confederazione con Ad di grandi Gruppi… E che conoscono anche Fiom e Uilm Reply
  12. osservatore interessato · Edit Piccola considerazione a margine mi chiedo ma se Report per citare le nefandezze dell’ attuale gruppo dirigente della Cisl e’ partito da un fatto assolutamente marginale e facilmente contestabile dal momento
    che Lonati faceva il segretario in una provincia diversa da quella di residenza, fatto non proprio in linea con il regolamento , cosa accadra’ quando verranno trasmessi gli avvenimenti piu’ significativi come il processo di Napoli dove la Furlan dopo aver presentato denuncia per quattro volte non si e’ presentata dal giudice ?
    La discussione sui Probiviri rischia di essere oziosa fino a quando saranno eletti nei Congressi su lista presentata dal gruppo dirigente che uscira’ vincente :Solo un collegio esterno potrebbe evitare quanto di norma accade. Reply
  13. Anonimo · Edit Certo che i distacchi esistono. È più difficile spiegare come fa un componente di segreteria territoriale a fare il segretario presenziando ad assemblee, riunioni e convegni e risultare a lavoro con tanto di busta paga. Ma ditelo piano si dovesse svegliare Benaglia… ssssssss….. Reply
  14. Anonimo · Edit https://www.startmag.it/mondo/report-e-la-cisl-che-cosa-succede-davvero/
    Nel web ho trovato questo articolo a firma di un dirigente Fim. In parte può anche avere ragione, ma credo che commetta un grossolano errore a monte : c’è in atto una enorme antidemocrazia e oligarchia da parte del gruppo dirigente. Reply
    1. Anonimo · Edit Al signor pseudonimo Bertoli Dire delle cose giuste, citare uomini dalla sacra memoria come Romani e Grandi non fa somma algebrica con l’umida cenere del servo encomio che trapela dal tuo dire: Tu scrivi come un libro stampato, ma non sei credibile prima di tutto perchè ti nascondi dietro un nome di maschera.
      Di Lonati si può anche dubitare della sua amnesia ma l’espulsione subita da una banda di disonesti lo assolve agli occhi di tante persone per bene che in questi anni sono stati giustiziati coi processi sommari della nuova Inquisizione.
      Riguardo ai Probi Viri il tuo parere equivale alla buona fede di Scarpia verso Cavaradossi. L’ipocrisia veste sempre paramenti sacri. Ma fammi il piacere !!! Mostra il tuo volto cosicché possiamo riconoscere da dove ti viene tanta sicumera. Anche io uso l’anonimato, ma io mi sono dovuto nascondere in montagna per evitare i rastrellamenti di quelli che tu difendi in attesa della carriera che stai concimando col letame sparso sui martiri. Reply
      1. Anonimo · Edit Non so chi sia Bertoli, ma tu, Anonimo delle 20:11 mi sa che non comprendi un testo scritto in italiano. Resta in montagna tranquillo. Reply
        1. Anonimo · Edit E tu signor nottambulo delle 0.30 vai a dormire. Chissà che nel sonno recuperi un po’ di onestà. Per qualche ora almeno potrai sognare di stare tra gente per bene viste le frequentazioni che hai da sveglio. Reply
  15. Franco · Edit Report ormai siamo parenti no?…o no?…buona serata Reply
  16. anonimo · Edit https://www.cislpiemonte.it/pensionati-fnp/la-risposta-della-segreteria-fnp-piemonte-orientale-alla-redazione-della-trasmissione-televisiva-report/?cn-reloaded=1 Reply
  17. Reportando · Edit Mi sorge un dubbio , ma Augusto Cianfoni di cui parlate qui diffusamente , è il papà di quella Laura Cianfoni che era stata assunta da Bentivogli in Fim ?
    E ancora la famiglia Cianfoni è quella che abita nello stesso paese del giornalista di Report che insegue la Cisl da mesi ?
    E infine Laura è la stessa che è molto amica dello stesso giornalista ?
    Perché in questo caso verrebbe da pensare che il giornalista abbia un po di conflitto di interesse sul caso…ma un pochino è! Reply
    1. admin · Edit Per quel che ne sappiamo, Augusto Cianfoni ha effettivamente una figlia che si chiama Laura; e questa figlia era stata a suo tempo assunta dalla Fim, ma ci sembra di ricordare – perché noi non siamo i portavoce della famiglia Cianfoni ma siamo un blog nato per difendere il voto del congresso della Fai che, incidentalmente, ha segnato la fine politica di Augusto Cianfoni – che la cosa potrebbe essere avvenuta precedentemente all’elezione di Bentivogli a segretario generale.
      Ci sentiamo invece di escludere assolutamente, pur non sapendo nulla, che Laura Cianfoni sia “amica dello stesso giornalista” che “insegue la Cisl da mesi”, ma solo perché ci siamo accorti, a differenza di te, che la giornalista di Report che sta preparando l’inchiesta è una donna.
      Ad ogni modo sono domande che devi fare a Report e non a noi. E sono questioni che possono essere oggetto degli inciuci nei corridoi di Via Po 21, non di un blog serio come il nostro.
      Per questo ti avvertiamo che non hai diritto di replica su questo argomento, che abbiamo trattato solo come esempio di ciò che d’ora in poi torneremo a censurare senza riguardo, in quanto tentativo di spostare sul piano di illazioni personali la questione politica di come la Cisl viene governata dall’attuale gruppo dirigente.
      Et de hoc satis. Reply
  18. Conflitti di interessi? · Edit Non è da coraggiosi far pagare ad una persona il cognome che porta. E’ stata già stata mandata via dalla Fim. E poi di cosa è colpevole il padre? esistono pronunciamenti della magistratura ordinaria o dei probiviri nei suoi confronti?
    A Via pò in diversi hanno parenti in Rai. Anche nel Gruppo dirigente.
    Come ci sono sindacalisti in distacco retribuito da Eni, Fincantieri, Banche, Poste, Anas, Enel, Tim…
    Anche nelle categorie. Alcuni distacchi li conoscono solo aziende e diretti interessati per dire quanto siano poco “sindacali”. Dai quadri c si vede e non si vede. Alcuni occultano il reddito aggiuntivo dall’azienda di provenienza. Altri occultano proprio il quadro c.
    Ecco, se parliamo di conflitti d’interessi, parliamone fino in fondo.
    Se Report dirà delle bugie farà ennesima querela al conduttore. Ma si sa con la querela di aprono processi e se il processo conferma poi si va oltre la tv… se smentisce è giusto che la redazione ne risponda.
    Avere un abitazione nello stesso comune di Cianfoni è come dire che la Furlan è responsabile di tutto ciò che fa Beppe Grillo perché è di Genova. La solita caccia alle streghe. Mai rispondere del merito e degli addebiti ma sporcare tutti e far intravedere un complotto. Reply
  19. Luca · Edit Anche l’assistente della Furlan ha un fratello in Rai. Il fratello del suo braccio destro Stefano Balzola è vicedirettore del centro di produzione e molto amico di Sigfrido Ranucci e Salvo Guglielmino è molto amico di Bernardo Iovene uno degli autori e collaboratori di Sigfrido Ranucci e di Report . Anche l’ex autista di D’antoni é in Rai. Claudia di Pasquale , l inviata di report che sta realizzando l inchiesta invece, non ha amici, ha cercato invano di farseli durante il suo lavoro, ma non c’è riuscita: scappavano tutti . Report come sempre è al servizio del pubblico e non al servizio di qualcuno. Reply
  20. Anonimo · Edit mah…. ho letto commento di reportando e letta risposta di admin…mi pare una censura preventiva praticata da chi utillizza report per accuse…e poi però si rifiuta di pubblicare commenti che attengono a report e relazioni varie….ma non è che c’è davvero qualcosa di vero su parentele e congiunzioni di qualcuno con report, che favoriscono e inducono la pubblicazione di certi post su questo vostro blog che definite al di sopra di ogni sospetto, libero e democratico ? Reply
    1. admin · Edit Se c’è qualcosa di vero chiedilo a Report. Noi siamo il 9 marzo, da cinque anni e mezzo, e non dobbiamo dimostrare niente a nessuno. Reply
  21. Franco · Edit Questa risposta pure mia nonna che è morta 50 anni fa la poteva dare.. questa risposta è emblematica però…molto emblematica …non avete nulla da dimostrare infatti.. Reply
    1. admin · Edit Viva la saggezza della nonna

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