Quattro morti nel giorno dello sciopero

Ieri, giorno di sciopero generale, ci sono stati quattro morti sul lavoro: due in Campania, uno in Puglia e uno in Sardegna.

Forse, più che discutere se lo sciopero ci voleva o no, e se è meglio ingraziarsi il governo (come la Cisl) o rivendicare il ruolo di opposizione lasciato libero dalla politica (come Cgil e Uil) le confederazioni dovrebbero fare una riflessione sull’adeguatezza dei loro strumenti. Perché le piazze degli scioperi (o delle contromanifestazioni come quella della Cisl) si possono riempire in tanti modi, ma la realtà è che le organizzazioni confederali non hanno più da tempo la forza di fermare il paese, come uno sciopero generale dovrebbe fare per essere fedele al proprio nome.

Forse, se i sindacati avessero veramente la forza di fermare il paese con uno sciopero, quattro morti sul lavoro non ci sarebbero neanche in un giorno normale.

E forse le confederazioni dovrebbero lavorare per cercare di recuperare questa forza invece di allestire dei palcoscenici (quelli di Cgil-Uil come quello della Cisl, è la stessa cosa) dove continuare a recitare la parte di chi simula una capacità di incidere sulla realtà che da tempo non c’è più.

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16 Commenti - Scrivi un commento

  1. Poche frasi di grande chiarezza e efficacia. Ripetiamole tutte le volte che si parla di strategia del sindacato che oggi oscilla tra un massimalismo generico e un minimalismo che si vorrebbe “spacciare” come senso di responsabilità. Facciamo circolare questo testo. L’ho postato ora sulla pagina di Facebook “Prendere parola”. Ciao Adriano Serafino

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  2. Condivido e sottoscrivo. Per quanto tra le due piazze, abbia trovato molto più giusta (oltre che strapiena) quella del 16 dicembre.

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    1. Siete veramente allucinanti perché perché ormai non vi legge più nessuno….se foste informati sapreste che oggi sono morti due lavoratori a Torino …cmq…ormai vi leggete da soli. Franco…

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      1. Noi abbiamo letto di tre morti a Torino, ma forse sei più informato di noi. Quello che non hai capito è che giovedì, a differenza di oggi, c’era uno sciopero generale, quindi al lavoro doveva esserci pochissima gente, e invece la gente era al lavoro e ci moriva. Il che ci fa riflettere sul fatto che di generale ormai gli scioperi hanno solo la parvenza.
        Comunque visto che non ci legge più nessuno, grazie perché almeno tu ci resti fedele.

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  3. #LuigiSbarra: Buon Compleanno a #PapaFrancesco. La sua parola illuminata è punto di riferimento per la #Cisl e faro per il mondo. Semplicità, prossimità alle persone, empatia, attenzione agli ultimi sono i tratti che caratterizzano il magistero di questo straordinario #Pontefice

    Non mi pare che la parola illuminata del Papa sia riferimento per la Cisl di questi tempi..

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    1. Il Papa incontró la Cisl 2 volte:

      Una parlo’ della corruzione nelle associazioni, l’altra delle pensioni d’oro.
      Rileggete i suoi interventi. Purtroppo censurati e non ascoltati dalla cricca.

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      1. Vero e mentre parlava il Papa ( che fosse informato dal 9 marzo ?) tutti quelli con la pensione d’oro ( presente o futura) applaudivano freneticamente. Della serie, i rimproveri sono sempre per gli altri !

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  4. Quindi le cose sono due:
    O il Papa è più attento del gruppo dirigente interno alla Cisl, cosa assai verosimile, o basta sparare nel mucchio che ci si prende facilmente.
    La seconda stagione della “Casa di vetro” quando è in programmazione?

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  5. Ora dopo notizia di indagini, partiranno i programmi tv.
    E invece di interrogarsi e fare pulizia sul serio non quella politica di nonna agorà le rsu e i bravi sindacalisti continueranno a doversi vergognare di un sindacato per cui continuano a fare mille sacrifici.
    La vicenda della truffa inps lombarda se si propagasse in tutta Italia dei bilanci della cisl resterebbero briciole. I servizi che erano utili a fare entrare molte risorse li hanno intasati di parenti (per quello han dovuto cambiare il codice etico consentendo di assumere parenti anche in incarichi non elettivi).
    Per non cacciare stipendi e pensioni d’oro e integrazioni alle pensioni a vita la Cisl è sempre più associata a cosa poco seria e autoritaria al suo interno.
    Fare pulizia vuol dire affidare a Sbarra il compito di tirare una linea con chi ha distrutto il buon nome della Cisl. Affidare la leadership alla Cgil e farsi prendere in giro dalla Uil sulla questione morale è il massimo.

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  6. Annamaria è stata perseguitata. Che male c’è a prendere 180.000 euro? nel rispetto del regolamento e anche la casa, le spese e l’autista per un segretario generale sono spese compatibili.
    Che abbia guadagnato il doppio del presidente del consiglio è un problema di quest’ultimo che dovrebbe aumentarsi lo stipendio.

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  7. in Cisl parlano tra di loro e si raccontano una verità parallela. Ma ovunque al nome della Cisl associano la pensione di Bonanni e stipendi e epurazioni staliniane della Furlan.
    E non e’ giusto, per chi si fa il mazzo sul serio

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    1. No, al nome della CISL associano l’idea di un sindacato diviso dove alla dialettica si scelgono lettere anonime, tradimenti, calunnie ed incapacità di avere un pensiero e una condotta sindacale affidabile. Che di Bonanni parlino come dici, penso che lo dica tu e il gruppetto al quale sei consociato. In giro per l’Italia e in ogni ambiente la questione è diversa come si vede a occhio nudo.

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