Espulso per aver fatto conoscere “il 9 marzo”

admin 18 luglio 2017 51 Commenti

Questa storia ha una premessa: il collegio dei probiviri della Fp è stato sciolto, a seguito del commissariamento approvato nella notte fra il 12 e il 13 gennaio, assieme agli altri organi della federazione (“Il comitato esecutivo della Cisl … dispone lo scioglimento di tutti gli organi della Funzione Pubblica CISL Nazionale“, come c’è scritto nella delibera approvata a maggioranza). Anche per la Fai è stato così.

Solo che stavolta, per volontà del commissario Fp,i probiviri della federazione continuano ad agire come se niente fosse. E cacciano dalla Cisl persone sgradite ai commissari locali nominati dal commissario nazionale. Persone che magari, come nel caso che vi raccontiamo, vengono accusati di varie nefandezze, fra le quali addirittura … di aver consigliato la lettura di questo sito! Cacciato dalla Cisl perché colpevole di … “novemarzismo”! Perché ha predicato l’eresia dell’autogoverno delle categorie!

Il “colpevole” si chiama Bruno Della Calce, di Torino, che ci ha scritto una lettera in cui racconta la sua vicenda. Noi la pubblichiamo integralmente, e pubblichiamo il lodo che trovate a questo link con la documentazione che ci manda.

Quanto alle considerazioni contenute nel lodo su di noi, non ce ne curiamo affatto. A parlare sono i componenti di un collegio disciolto; praticamente uno pseudo-collegio, che assume pseudo-decisioni, commina pseudo-sanzioni, scrive pseudo-motivazioni.

Per cui noi, che siamo reali, non ci curiamo di chi parla ma non esiste; se non per dire, alla maniera di Ennio Flaiano, che quando sostenere l’autogoverno delle categorie diventa un reato d’opinione per il quale di può essere espulsi, allora vuol dire che nella Cisl la situazione è grave sì, ma non è seria.

il9marzo.it

Gentile Redazione 9 Marzo,

Mi rivolgo a Voi perché, condividendo il percorso da Voi da tempo portato avanti ed avendo pubblicizzato, sul mio facebook personale, il Vostro blog, mi sono travato, anche per questo motivo, ad essere espulso dalla CISL.

In estrema sintesi e per facilitare la lettura della mia vicenda, che è legata a quella della mia federazione, a partire dal commissariamento della Federazione Nazionale, di quella di Torino e del Regionale, cercherò di tratteggiare i punti focali di questo doloroso periodo il cui ultimo atto in ordine di tempo è il LODO di espulsione dei ProbiViri CISL FP emesso il 12 luglio u.s. e notificatomi il 15: una autentica perla di incongruenze statutarie e fattuali.

Da circa 26 anni (anzianità di iscrizione) ho svolto attività sindacale con intensità e con la gradualità necessaria ho ricoperto diversi incarichi. Da delegato di posto di lavoro e componente segreteria territoriale, sino a componente degli organi statutari territoriali, regionali e nazionali della categoria FP.

Anni di attività spesi a tempo pieno da oltre 10 anni per questa organizzazione i cui ultimi tre caratterizzati da grande impegno assorbente e totalizzante, partecipando attivamente a tante iniziative e progetti anche collaborando con la segreteria nazionale ( sarà forse questo il capo d’accusa) poi commissariata. Non potrei contenere in una libreria le innumerevoli cose che con tanti amici abbiamo prodotto costruendo un quadro di delegati e rsu sul territorio unito e forte. In questi anni ho collaborato con la segretaria Volpato commissaria in Piemonte e a Torino dove abbiamo ricostituito una compagine di delegati forte e motivata e prodotto tante e tali iniziative, tutte documentate e con grande partecipazione di quadri e militanti . L’esatto contrario di questi mesi bui in cui una cisl piemontese e torinese derelitta e allo sbando sta perdendo giorno dopo giorno tutta l’autorevolezza e il prestigio guadagnato faticosamente in questi anni. Ne sono esempio gli articoli avuti sulla stampa, lo sciopero dell’anno scorso in piazza mai cosi numeroso per il contratto, le iniziative seminariali, la formazione e molto altro ormai soltanto un bel ricordo per pochi. Dal febbraio 2017 una caduta verticale, necessario risultato di una incolore gestione.

Veniamo ai fatti. Subito dopo il commissariamento della Cisl FP nazionale ( 13 gennaio) dopo che a Torino la mia federazione è stata oggetto di tentativi maldestri di sfiducia ( non riusciti con una raccolta firme – incompleta – proprio ispirata dalla confederazione locale) per tentare di non farci celebrare il congresso, sono iniziate le prime delusioni. La federazioni è stata infatti poi commissariata d’imperio dal commissario nazionale in modo ritenuto illegittimo e oggetto di aspro contenzioso e con ricorsi ai probiviri. Io ho deciso di rientrare VOLONTARIAMENTE in produzione a marzo nel mio originario posto di lavoro senza nulla chiedere. Esprimendo, però, dissenso per non aver fatto celebrare il congresso, visto che era stata decisa la epurazione della segreteria territoriale forse perché troppo vicina a quella nazionale. Ciò perché, nonostante le assemblee già iniziate, ci era stato impedito, con una ordinanza mai ritualmente notificata (inviata in tutta fretta, con mail, da un componente il collegio dei Probiviri fp) di fare il nostro congresso, forse per paura della rielezione di una segreteria che avendo a cuore i valori della cisl, non era allineata con la volontà dei maggiorenti.

E’ stato nominato un commissario territoriale (confederale locale … quando si dice il caso) e poi uno regionale, vecchia conoscenza della segreteria d’annata…

Di li ho iniziato a interessarmi alle iniziative del sito “il 9 marzo“ e ho prodotto, insieme a tanti attivisti, ricorsi ai probiviri per tentare (invano) di ottenere giustizia per gravissime irregolarità nell’impedimento a celebrare i congressi, nella successiva malaccorta gestione dei commissari che, violando norme statutarie e nominando coordinatori di enti e ministeri senza rispettare i percorsi democratici, hanno, di fatto, monarchizzato la federazione.

Mi sono adoperato con mail e con telefonate a pubblicizzare certo i post del 9marzo e invitato i delegati e tanti firmatari a reagire per denunciare l’arroganza e la idea malsana di imbavagliare il dissenso con finte e irregolari adunanze: non si scelgono soggetti in base alla fedeltà e per distribuire incarichi.

Al fine di salvare e arginare le iniziali dimissioni che iniziavano ad esserci, per i sintomi di malessere causati da imperizia e vuoto di rappresentanza, non hanno esitato i due commissari a mettermi in cattiva luce e con una nota hanno persino denigrato l’operato mio in una struttura ove avevo sempre vinto la rsu. Un autogol clamoroso.

Cosa ho prodotto? Ho invitato molti alla riflessione e alcuni a dimettersi, non dalla Cisl ma dagli incarichi senza elezione e a esprimere liberamente il proprio pensiero sulla gestione commissariale. Ho pubblicizzato le motivazioni. Per tutta risposta sono venuti nel mio posto di lavoro per denigrare la mia immagine e la mia storia e non ricevendo certo apprezzamento (perché SUL MIO POSTO DI LAVORO ero e sono persona stimata…anche come sindacalista, poiché se hai ben operato sul posto di lavoro le cose sono collegate) hanno ricevuto dimissioni e disdette . Ne sono seguite altre di disdette e dimissioni perdendo quasi un intero comparto, quello delle centralizzate che seguivo da tempo. Non sapendo come giustificare questa emorragia il commissario ha pensato bene di imputarle a chi? A me ovviamente.

Costui arrampicandosi sugli specchi ha prodotto una serie di false accuse che poi nemmeno il collegio dei probiviri ha potuto prendere per buone, tant’è che ha costruito un lodo di espulsione fondato pure su fatti e atti diversi da quelli dei capi d’accusa, quasi a voler cercare il pretesto. Sono stato accusato di pubblicizzare “l’autogoverno delle categorie e persino il sito9marzo.it” letteralmente scritto cosi!!!

I PROBI VIRI, sempre pronti come il bastone o meglio come lo strumento non di giustizia ma della inquisizione della cisl attuale, sono gli esecutori materiali di altrui volontà, pronti a salvaguardare le guarentigie e le prebende di chi c’è e hanno quindi completato l’opera espellendo un iscritto alla CISL che ha avuto la sola responsabilità di dire la propria dal proprio posto di lavoro.

Sono convinto che le battaglie personali se fungono da stimolo vanno bene, diversamente non sono utili. Oggi il tempo della riflessione è finito. Quanto accaduto non riguarda me, ma tutti e può esser utile a tutti. Il collegio Probi Viri della Cisl ha espulso un iscritto (me) e credo che a memoria d’uomo sia un fatto più unico che raro che assume rilevanza in un momento in cui, a mio parere, prevale paura e declino. Paura di che? Di esporre idee avverse ad un indirizzo politico-sindacale? Paura di ostacolare l’azione di un commissario infastidito da chi fa propaganda utilizzando la mail della cisl? Da oggi posso non esser obbediente. Un privilegio. C’è più gusto nella sana ribellione che andrebbe estesa, incoraggiata e alimentata. E’ ciò che mi interessa oggi per il rispetto della dignità e della libertà. Constato un declino e anche un delirio. Un sindacato non può ignorare il fatto di una espulsione. Prima o poi è destinato a far i conti con gli effetti , la immagine del proprio ruolo nella società e con la democrazia. La mia espulsione è un atto premeditato costruito a tavolino, forse. Magari generato pure da qualche delatore a caccia di qualche pacca sulla spalla (il virus odierno) ansioso di passare il messaggino galeotto interpretabile per l’uso e distorto nella volontà. Un atto costruito in sede locale per eliminare scomode argomentazioni? Oggi si espelle chi indica un sito su internet ai lavoratori; si espelle chi fa propaganda per l’autogoverno delle categorie ( come se la Cisl non fosse nata per questo scopo); si espelle chi non fa comodo e si oppone al metodo dei nominati non eletti ( i soggetti nominati senza procedure elettive a ricoprire incarichi di coordinatore); si espelle chi manda mail e sms e disturba la quieta posizione di chi sta ex cathedra.

Oggi si chiude un’esperienza, anche se il sindacato esiste indipendentemente da chi lo rappresenta. Oggi è cosi e credo che il sindacato corra il rischio di trasformarsi in un’azienda di servizi o in un distributore di depliant previdenziali, fiscali salvo qualche iniziativa benefica o qualche benedizione papale per tentare un improbabile recupero di credibilità o di immagine. Mia opinione visto che pensare non è come obbedire. Si possono esprimere giudizi di valore per fortuna.

Il modello alternativo al quale ho sempre creduto era ed è invece non il sindacato/azienda multiservice ma la presenza costante e la risposta immediata sui posti di lavoro e il decentramento delle competenze (senza le gerarchie centrali sulle pubbliche amministrazioni centralizzate e sulla contrattazione … o di quel che resta). Il sindacato come quello cha abbiamo concepito noi? Partecipare alle relazioni sindacali da pari a pari, leggere innovazioni e organizzazioni del lavoro, sapendo confezionare un progetto da tenere in tasca alternativo o integrativo a quello di controparte; realizzare gruppi di lavoro, unica scelta possibile che coinvolge e obbliga chi poi contratta a non far di testa propria.

Non mi sarei adeguato a questo modello che limita e annichilisce ogni possibilità di spaziare e ricondurre ad unità ciò che è oggi diviso e senza legame. Oggi prevale la frantumazione perché dividere conviene e si controlla meglio il dissenso. Si delega la ordinaria e piatta amministrazione si accentra e si monopolizza la governace.

Ritengo esaurita questa straordinaria esperienza perché le condizioni sono diverse e cambiate per un modello che non ha presente e nemmeno futuro se continua cosi. Una corsa che va interrotta e spetta a tanti farlo se ne hanno voglia per evitare la corsa al personalismo.

Spiace che l’investimento che un sindacato ha fatto con centinaia di ore di formazione (anche costosa) e con la trasmissione di un patrimonio di esperienze e conoscenze amministrative non abbia potuto svilupparsi o tramutarsi in beneficio ( per altri, non per me ovvio ). A me ha dato tanto in termini di crescita e proprio per tale motivo, assistere a questa caduta di democrazia mai pratica con espulsioni da inquisizione, diventa doloroso è ingiusto.

La realtà tuttavia non è statica ma in continuo divenire e io credo nel divenire. Le risorse e le energie di cui disponiamo non sono certo illimitate e di ciò ciascuno dovrebbe ogni tanto fermarsi e rendersene conto. E’ utile farlo. Fermarsi e chiedersi se, e per cosa, vale la pena adoperarsi e darsi una risposta onesta e non di convenienza.

Saprò indirizzare ai valori ai quali sono stato educato e quanto appreso in questi anni che restano da qui alla pensione. Non sono tanti ma nemmeno pochi per testimoniare e osservare. La partecipazione e i ruoli sono occasioni e non si improvvisano, arrivano magari quando meno te l’aspetti e non servono benedizioni. Snaturare la volontà dei padri significa tradire l’essenza della cisl, il volere e il sacrificio di molti eroi silenziosi. E ciò ferisce e annienta.

Non rinuncio a combattere ma rinuncio a farlo con il metodo della obbedienza. Rimangono le tante cose fatte: i seminari, i corsi di formazione, la partecipazione alle contrattazioni, la presenza ai tavoli locali, regionali, nazionali, le tante vittorie alla Rsu e la tenuta nei momenti difficili, la celebrazione di congressi con eletti non nominati, gli scioperi partecipati, la informazione continua e costante come l’assistenza.

Rimane la volontà ferma di adoperarmi per il bene della CISL, la CISL di Pastore e dei tanti silenziosi attori di questi anni difficili, non per la cisl di pochi intimi e di gruppi di fedeli accoliti.

Viva la Cisl dove la libertà di pensiero e di parola viene riconosciuta e rispettata come nel resto dell’Italia.

GLI ATTI:

Ricevuta la notifica (irrituale e anche nulla) dal ricorrente Giuliattini ho chiesto invano di poter avere le prove e chiesto accesso inviando una raccomandata (v. allegato) spedita il 4 luglio veloce che è stata recapitata il giorno del lodo (il 12) .

Il mio ricorso ai probi viri cisl fp (allegato) con raccomandata spedita il giorno 8 ( sempre veloce) è stata addirittura recapitata il giorno seguente il lodo (il 14..sic!)…non c’è che dire… davvero sorprendente.

Il lodo è allegato

f.to Bruno della Calce

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51 Commenti – Scrivi un commento

  1. DOMENICO FALBO · Edit Caro Bruno, Hai la massima solidarietà, anche a nome di chi ti ha potuto apprezzare ed ascoltare. ONESTÀ e LIBERTÀ saranno sempre i nostri fari illuminanti. Reply
  2. Montecristo · Edit Esprimo tutta la mia solidarietà a Bruno e credo che ormai ci possa salvare solo la magistratura o una serie di TSO … ormai il delirio di onnipotenza ha superato ogni limite ! P.S. …. Giuliattini ?! Come gli zombie … ritornano ! Povera Cisl povera FP poveri noi !! Reply
  3. Anonimo · Edit Dispiace sinceramente per quanto accaduto ma ogni attento lettore del 9 marzo dovrebbe sapere che in CISL il ricorso ai probiviri è una procedura inutile che serve solo alle Poste per introitare il controvalore delle affrancature delle raccomandate. Reply
    1. Nico2003 · Edit Caro Bruno,
      Questi psicopatici al comando della spa Cisl sono pericolosi e stanno per talune azioni rischiando anche penalmente ! Credono di poter fare ciò che vogliono restando indisturbati ma non sanno che i contenziosi aumentano e pagheranno tutto ciò che hanno fatto ! Ad ognuno di loro toccherà risponderne personalmente anche per ciò che hanno attuato per commissione ! Il tempo è galantuomo ed alla fine tutto tornerà al mittente con gli interessi !
      Ti abbraccio e sono solidale con te Bruno ! Reply
  4. Anonimo · Edit Siamo un gruppo di Cislini e ex usciti dopo la porcata fatta al povero Fausto da una piccola indagine fatta tra i nostri amici e parenti sul come vedono e cosa pensano del sindacato è venuto fuori che:
    l sindacati non servono a nulla non sono più in grado di rappresentare chi opera e lavorare all’interno delle aziende.
    La loro non rappresentatività è uno dei punti principali che li rende non più credibili e determinanti per le politiche del lavoro del Paese.
    Oggi il lavoratore ricorre al sindacato solo quando ha un problema con il proprio datore di lavoro, affinché si rispettino suoi diritti. Quasi sempre rifiuta l’iscrizione ma è disponibile a dare un contributo una tantum.
    Questo è l’unico ruolo del sindacato che ancora regge ma neanche tanto perché si lamentano più o meno accordi sottobanco alle spalle del lavoratore,
    comunque è un ruolo marginale e inadeguato troppo limitato per chi si vanta di rappresentare l’intero mondo del lavoro
    si continua a tutelare solo chi ha un posto di lavoro ce l’ha, non rendendosi conto che il mercato del lavoro ha assunto dinamiche tali che quel tipo di lavoratore non è rappresentativo di un modo di lavorare che non esiste più.
    I sindacati dichiarano di essere gli unici interlocutori credibili nel mercato del lavoro, però tutto finisce li di proposte neanche l’ombra.
    La verità che tutti conoscono ma nessuno dice è che il sindacato ha seguito le sorti della politica diventando semplice esecutore d’ordini e decisioni prese da altri ed altrove. In cambio degli stipendi e tutte le altre porcate denunciate da Fausto. Reply
  5. ANONIMO · Edit È MEGLIO FALLIRE, CHE NON AGIRE. Reply
  6. Amico di Bruno · Edit Che dire, ennesima schifezza ai danni degli iscritti. Ma per Torino e il Piemonte la domanda è: chi tira i fili? Quale è lo scopo? Come si fa a buttare persone di così grande esperienza sindacale. Che modello è questo. Iscritti svegliatevi. Vi stanno usando o meglio usano i vostre deleghe per se stessi e non per fare ciò che dovrebbe fare un sindacato. Diceva il cardinale Martini ,”il profilo del sindacalista è colui che di mette in LEALE rapporto con gli altri, RESPONSABILE dei diritti umani……..” Ora mi chiedo dov’è finita la lealtà e la responsabilità? Nella Cisl attuale si è persa o meglio si è volutamente distorta ed abbandonata. Il cardinale Martini diceva anche “il sindacalista non ha preoccupazioni per i PROPRI INTERESSI MONETARI e rifiuta il privilegio che è il tarlo di ogni convivenza. Preoccupandosi di ciascuno, difende non i soldi ma il Valore delle persone, lottando anche per il giusto riconoscimento economico”. I vertici attuali della Cisl tutto hanno fatto in questi mesi fuor che essere difensori della lealtà, vagliare il Valore delle persone è la loro dignità ma approfittare del loro potete. Attenti però. Chi di spada ferisce, di.spada perisce.
    All’amico Bruno, chi ti ha conosciuto ed ha visto e toccato con mano il tuo lavoro sindacale non può che non avere il.disgusto di quanto ti hanno fatto. Per tua magra consolazione sono comunque in line con il loro comportamento. Vedi anche quanto fatto al povero Scandola. Ma tutto questo mi fa anche pensate che abbiamo una paura enorme, ed è la paura di chi la coscienza non è del tutto franca.
    Uno dei TANTI amici di Bruno. Reply
  7. Anonimo · Edit Siamo arrivati a questo punto??? Espulsioni??? Ma cos’altro deve accadere! Reply
    1. Bruno Ranucci · Edit I NUOVI GATTOPARDI
      L’aveva già’ detto e scritto Tomasi da Lampedusa ne Il Gattopardo (1958) chi sarebbero stati i Siciliani che avrebbero governato la Sicilia dopo l’unificazione dell’Italia: “Noi fummo i Gattopardi, i Leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore continueremo a crederci il sale della terra” (cosi’ il protagonista, il principe di Salina, commenta l’origine dello stemma della sua casata).
      Provate a sostituire I personaggi dei Gattopardi con chi crede di impersonare oggi la Cisl e di essere il sale della terra…Sconsolante! Reply
  8. Anonimo · Edit La deriva ormai è certa!!!
    La CISL non esiste più! Esistono i baroni pronti a condannare gli infedeli o meglio i coraggiosi. Scambiano l’autorevolezza con l’autorità. Povera Cisl che fine ti hanno fatto fare. Quando racconteremo ai nostri figli e poi, speriamo, ai nostri nipoti la grande Cisl stenteranno a crederci…. sogni d’oro cari amici, vi auguro di sognare la CISL, quelle che è stata, libera, democratica, solidale, forte, coraggiosa, bella, in una parola, grande. Reply
  9. Anonimo · Edit Anche io sono affetto da novemarzismo…e sono un untore…voglio farlo diventare virale… Tra Probiviri confermati ma decaduti, coordinatori dichiarati decaduti e poi nominati a piacere, assemblee precongressuali fatte il venerdì pomeriggio in adunanza plenaria (tutti i comparti, rectius…i fedelissimi…insieme appassionatamente), ovviamente non nei posti di lavoro ma in una saletta di rappresentanza: una cisl che insegue schemi desueti e non propone contenuti, per avere visibilità ha bisogno di espellere i migliori delegati…quelli che lavorano e…quindi…fanno ombra.
    Abbiamo visto carrellate di personaggi che il tempo e l’oblio erano riusciti a far dimenticare…per effetto della loro inutilità acclarata.
    Ma se una organizzazione, di qualsiasi genere essa sia, ha bisogno di epurazioni per decretare unanimismo e finta democrazia io penso che sia una organizzazione morta o destinata a morire per asfissia.
    Ma una organizzazione che elimina le regole è destinata a morire per anarchia. Chi non rispetta le norme, infatti, o peggio ancora, le crea ad usum delphini, presto o tardi sarà sovvertita da chi creerà norme per distruggere.
    È ciò che sta accadendo in Piemonte…terreno di conquista di personaggi alti (…)…
    E una riflessione a questo punto la dobbiamo fare: riciclando impresentabili e educando i giovani alla corruzione ed all’opportunismo esasperato, quale organizzazione di corrotti consegneremo alla storia?
    In Piemonte i mugugni a mezza voce sono tanti, forse persino più delle tante disdette…coperte con dichiarazioni bugiarde che ricontabilizzano persino gli iscritti risultanti da verbale ispettivo Confederale nazionale, per cercare di apparire migliori.
    Qui il problema non è essere migliori ma avere a cuore il bene dell’organizzazione. In verità si coltivano i personalismi e si violano le regole, si minacciano i siti di dialogo e si espellono le persone che pensano (con l’aggravante che anche parlano).
    Avere espulso un delegato costruendo prove è un episodio degno della santa inquisizione e che, nella parte peggiore del lodo non rende merito ai cultori del diritto presenti nel collegio di confermati. Infatti, la mancanza di documenti allegati al ricorso nella notifica impropria, la negata possibilità di contraddittorio, la mancata corrispondenza tra quanto chiesto nel controricorso del commissario regionale e quanto pronunciato dal collegio, è sintomo, nella migliore delle ipotesi, di imbarbarimento del pensiero del professore e dell’avvocato…nella peggiore delle ipotesi (quella che sembra più attuale, di lodo su commissione. Può capitare ai confermati…di non potersi sottrarre al dovere…di convenienza.
    C’è chi non ha etica, chi non ha morale, chi ha dimenticato la deontologia…e chi non ha mai avuto nessuna delle tre. Solidarietà e sostegno a Bruno, del quale conosciamo la correttezza e la preparazione, ma soprattutto la passione per i valori della cisl (quella vera) e la sua dedizione incondizionata. E da oggi il nostro motto sarà…novemarzismo for ever Reply
  10. pampers per il commissario? · Edit hanno paura… e questo è il Vostro più grande risultato, come ogni fiume che prima o poi raggiunge il mare, anche noi riusciremo a portate capillarmente il messaggio di fausto, per il bene del SINDACATO, per i NOSTRI ISCRITTI, E DELLA CISL.
    Bruno, siamo con te, in questa battaglia, nonostante i tentativi costanti in tutte le regioni da parte dei tirapiedi del commissario, con intimidazione e di minacce, nonostante i Venduti, affollino il carro dei vincitore, perché tengono famiglia… Noi, la VERA FUNZIONE PUBBLICA, non ci faremo mettere in un angolo, siamo i figli, nipoti dei partigiani che hanno liberato l’Italia… figuriamoci se non riusciremo a cacciare questi personaggi… w la Cisl, w la FP, FORZA DANIELA SIAMO TUTTI CON TE, E CON GIOVANNI SEMPRE Reply
  11. Anonimo · Edit PAPA FRANCESCO – 28.06.17:….
    “Ma – ha aggiunto – nelle nostre società capitalistiche avanzate il sindacato rischia di smarrire questa sua natura profetica, e diventare troppo simile alle istituzioni e ai poteri che invece dovrebbe criticare. Il sindacato col passare del tempo ha finito per somigliare troppo alla politica, o meglio, ai partiti politici, al loro linguaggio, al loro stile.”
    Caro Bruno, sei stato oggetto di invidia e persecuzione dei sindacalisti corrotti. Gli stessi che hanno ammazzato il Capo e Daniela.
    Avidi, ipocriti…. e poi la corte mediocre, i “tengo famiglia”, i “arrotondo lo stipendio”.
    Il prossimo anno, circa 6/7 mesi, saranno indette le rsu….. caro Bruno credo proprio che qualcuno piangera’.
    Mi spiace molto. Mi spiace per la Cisl e per chi ha creduto nei suoi valori, mi spiace tantissimo per la nostra categoria e per quanto fatto da Daniela e Giovanni, ma per il commissarietto e la casa fume’ non sprechero’ il mio tempo e le mie energie Reply
  12. Je suis Bruno · Edit Stamattina, sfogliando facebook, ho letto un commento sulla strage di Via D’Amelio a Palermo. A farlo è un sindacalista patinato, noto alla stampa, che esprime giusta indignazione e rabbia per i commenti di facciata sulla memoria del magistrato ucciso dalla mafia.
    E la riflessione che faccio a caldo, e ovviamente non riferita alla persona, ma sollecitata dalla sua indignazione è che, in ragione del fatto che molti preferiscono inviare fiori ai funerali o esprimere cordoglio postumo alle vittime delle varie mafie…le varie mafie proliferano indisturbate.
    L’omertà uccide! E uccide anche nel sindacato! Facciamo commenti sulle stragi di mafia e non “possiamo” spendere una parola per le vicende interne! Dove è finita la solidarietà? Che fine ha fatto la giustizia?
    Il sindacato è una entità per sua natura “solidale”…ma sta diventando una struttura “sodale”. Sta diventando una struttura a “cupola” proprio perché per indolenza o comodo opportunismo molti tacciono!
    Episodi come quello della espulsione di Bruno dovrebbero indignare tanti…dovrebbero dare un colpo di reni alla dignità nascosta in ciascuno di noi.
    La morte di Falcone e Borsellino, in Sicilia, ha segnato un prima e un dopo! Dalla polvere di Capaci e di Via D’Amelio è nata la coscienza dei siciliani onesti contro la mafia. Il loro sacrificio grande non è stato vano.
    Naturalmente sono valori e condotte diversi.
    Ma non si uccide solo con il tritolo o con l’acido.
    L’indifferenza diventa connivevenza se una organizzazione non ha gli anticorpi per reagire al degrado morale e alla barbarie del diritto interno!
    Je suis Bruno Reply
  13. Nemesi · Edit Caro Bruno , innanzitutto mi dispiace infinitamente per ciò che ti e’ accaduto ma mi e ti chiedo , dato che tu , come me , vieni dalla FILS … sei stupito ?! Fare un rapido ma significativo passo indietro nel tempo credo sia utile : questo delirio e declino della cisl e più specificatamente nella categoria più forte dopo i pensionati e cioè la funzione pubblica , comincia molti anni fa ai tempi di D’Antoni quando cominciarono i primi e violenti tentativi di accorpare le diverse anime del pubblico impiego per poterle governare ed assoggettare meglio soprattutto per motivi di soldi e rapporti politici … chi si oppose come Maurino Ledda Antonio Punzo e molti altri nella categoria degli statali ( tu c’eri gia .. ) furono spazzati via dall’arroganza dei vertici confederali dell’epoca … quando leggo che Trere fa la morale per lo Ial rido come un matto … lui che era il ” killer ” di D’ Antoni ! Taralli era stato designato come ” commissario ” e futuro capo della categoria pubblica… lui che veniva dalla più piccola ma la più fedele e prona ai voleri del ” re ” ! Alla fine degli anni novanta lo scempio era ormai a buon punto e gli anni duemila hanno solo implementato questo progetto e la Furlan era pure lei depositaria custode ed erede designata per distruggere la cisl così come L’ abbiamo conosciuta ed amata … bonanni , che certo non è innocente per nulla , ha avuto però un’ illuminazione ( sempre pro domo sua ovviamente … ) e si chiama Giovanni Faverin , che , a mio parere , e’ un sindacalista puro , un uomo onesto ma soprattutto preparato intelligente acuto e … con un carattere difficile che non si piega ai voleri della postina di turno ! Il piano di Bonanni , fallito per ben altri motivi che vanno oltre la sua dorata pensione , ha travolto tutti coloro che lo seguivano .. e , il fattore X , che c’è sempre in ogni strategia , e’ stato Scandola e chi lo ha aiutato a scoperchiare lo schifo degli stipendi … da lì, nonostante ogni tentativo di arginare la falla apertasi nella diga , L’ acqua sta uscendo sempre più copiosa e non manca tanto che travolgerà tutto … perché , che piaccia o no , per costruire qualcosa di nuovo , e’ necessario distruggere il vecchio … Reply
  14. Anonimo · Edit CON QUESTI MODI DI INTENDERE IL SINDACATO NON C’E’ DA MERAVIGLIARSI SE I RISULTATI SONO POI QUESTI:
    In molti ritengono che scriversi a un sindacato sia inutile, poiché le sigle non hanno voce in capitolo sui problemi dei lavoratori e soprattutto sulle singole vertenze con i datori di lavoro. L’iscrizione è vista come UNO SPRECO DI SOLDI E DI TEMPO. Senza contare che in alcuni casi, la tessera sindacale è un elemento mal visto sul luogo di lavoro, che può contribuire a deteriorare i rapporti con i datori di lavoro.
    TUTTI IN GALERA DEVONO ANNA’ Reply
  15. Anonimo · Edit “I sindacati hanno rovinato l’Italia”, é la frase più ricorrente in questi giorni successivi alla sceneggiata, mal riuscita, dell’ultimo congresso La novità che a risvegliarsi è quella fascia sociale nota come maggioranza silenziosa che in gene anticipa novità non sempre piacevoli. Espressioni come: “sindacati venduti al padrone”, “sindacati di merda”, Sindacati ladroni e privilegiati” ecc. Sono i giudizi meno pesanti; si può facilmente immaginare il resto.
    E loro? Ferrrrmi, Immobiliii per evitare che un sia pur minimo movimento gli faccia scivolare l’agognato e super pagato scranno. Per la POSTINA, pagata più della regina d’Inghilterra si tratta solo di “demagogia” e “polveroni” se pensiamo che perfino Renzi si è spinto a dire: I sindacati? “dovremo difenderli da se stessi” e già perché il fare sindacato della postina è rimasto quello di quand’era bambina che si riassume nella frase divenuta barzelletta “prendiamo le distanze da comportamenti che non condividiamo” l’equivalente della della famosa battuta di Toto’ “e con questo ho detto tutto” cioè niente. Come siamo caduti in basso povera Cisl .
    Intanto le domande poste dqa Fausti , Papa Francesco, Tito Boeri tanto per citare qualche personaggio di basso livello rispetto alla POSTINA sono in attesa di risposta.
    Per la riabilitazione di Fausto e la cacciata dei mercanti dal tempio Reply
  16. Anonimo · Edit Caro Bruno
    Non essere ipocrita.
    Nessuna solidarietà.
    Diciamo la verità, in fondo te la sei cercata.
    La tua insistenza nel diffondere assurdità come l’etica, la morale, la democrazia, libertà di parola, statuto, ecc. stava creando problemi ad una florida e fruttuosa holding, non sorprenderti quindi se l’amministratore delegato e i suoi dirigenti si sono irritati e ti hanno licenziato.
    Nelle grosse società a fine di lucro, i soci hanno solo il dovere di versare la quota associativa, l’oligarchia ben retribuita non ammette ingerenze sul piano industriale da impiegatucci di periferia.
    Smettiamola con questi riferimenti ad associazioni del secolo scorso e guardiamo al futuro con ottimismo e positività.
    Ammettiamo che la brillante idea di qualche manager, designato da una sparuta minoranza di soci fedeli, di assumere personale a cui dare ruoli politici renderà di più dal punto di vista organizzativo.
    La soppressione del datato e superato “dibattito “ può lasciare tranquillamente spazio ad una catena di disposizioni di servizio emanate a cascata dal vertice fino alla base, snellendo così l’azione della catena di comando ed evitando inutili confronti di idee e di pensieri.
    La tua geriatrica visione della holding non risponde alle reali necessità di un sistema moderno ed evoluto, basterà scaricare un APP da google play (Signorsi) ed installare il sistema operativo compatibile con la maggior parte dei pc, tablet e telefonini( http://www.yesman.it) per essere sempre aggiornati sulle decisioni prese da altri e su cosa pensare ogni giorno su ogni argomento.
    Si avrà anche la possibilità di avere dei premi, basta accumulare 500 “ fatto” su un qualsiasi sistema operativo facebook o whatsApp che il premo verrà recapitato direttamente a casa.
    Smettiamola con questi ridicoli riferimenti a norme e statuti, le leggi si applicano ai nemici e si interpretano per gli amici.
    Anche il riferimento a questo assurdo sito, il 9 marzo, visitato da 4 gatti che tratta sempre temi noiosi che non portano a nulla, nessuna pubblicità, nessun lucro, solo opinioni, idee e cultura.. che palle.
    Caro Bruno non hai avuto lungimiranza, evidentemente non tieni famiglia, avresti potuto continuare indisturbato per anni, garandendoti una buona pensione ed un futuro ai tuoi figli, perchè come sai la holding e grande ed il lavoro per i parenti non manca, invece ti sei intestardito a pensare, leggere e parlare.
    Nessuna solidarietà.
    Te la sei cercata. Reply
  17. Anonimo · Edit Oggi è l’anniversario della morte di Borsellino, e dobbiamo ulteriormente constatare che i metodi di quella organizzazione, che lo ha ucciso, beh, sono diventati usuali nella NOSTRA CISL. Omertà, vigliaccheria, bande di faccendieri, avidità, invidia e scarsa morale, sono le caratteristiche che la casa di Vetro, richiede, a chi ne vuole far parte. tutto è Legittimato, basta avere il “papa” a Roma. Il Pontefice, quello vero (Francesco), e non Ermenegildo, è stato lapidario nel suo documento, http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2017/june/documents/papa-francesco_20170628_delegati-cisl.pdf non ci sono scuse, non ci sono appelli, l’arroganza di varcare il soglio pontificio, e di continuare impunemente a professare la pulizia etnica… è un chiaro segno di debolezza e non di forza non posso dimettermi dalla CISL, perché ho intenzione di combattere questa orda di affaristi, e se il destino lo vorrà, presto farò compagnia a Bruno… provino a buttare fuori tutti… MOBILITIAMOCI TUTTI, TIRIAMO FUORI QUELLO CHE TUTTI NOI BEN CONOSCIAMO.
    Forse la CISL, LA NOSTRA CISL, per come è nata e per come l’abbiamo amata e conosciuta, non esiste più, è giunto il momento di lottare e abbattere il muro di omertà che affligge la nostra CISL. Reply
  18. Antonella · Edit Di quali iscritti stiamo parlando, Bruno?
    Di quale democrazia nella gestione faverin e company si vaneggia , scusate….?!
    Qui si mente sapendo di mentire!
    Sono stata costretta a
    dimettermi dall’incarico e rientrare al lavoro prima che si abbattesse la scure di faverin & c. ANTICOORDINAMENTINAZIONALI , perché le vessazioni del medesimo e dei suoi compagni di merende mi hanno causato una grave patologia da stress con manifestazioni cutanee che ancora oggi – dopo 6 anni – non me ne riesco a liberare….
    Tornata oggi al vecchio incarico, ho visto i grandi risultati di queste eccelse menti, di cui tessono le lodi i loro degni ominicchi: DIMEZZAMENTO DEGLI ISCRITTI!
    Sono i fatti che contano, caro Bruno, e tra i fatti ci vogliamo mettere anche un camion che nottetempo arriva in via lancisi e carica e porta via…..
    La vita è proprio così: restituisce ciò che abbiamo seminato. Nel bene e nel male Reply
    1. Un ex Fai · Edit Scusa Antonella se intervengo in cose che non conosco, e che, come vedo, vivi con grande passione, ma qui siamo di fronte al caso di una persona che viene espulsa, e non semplicemente privata di un incarico, con un uso strumentale degli organi di giustizia interna, come già avvenuto contro Scandola, Gorini e altri. Stavolta, addirittura, facendo ricorso ad un organo disciolto dal commissariamento. Un’espulsione che cita come colpa, nelle motivazioni, il fatto di aver fatto conoscere questo sito dove i gestori scrivono quello che pensano e tutti possono intervenire e dire la loro nello spazio dei commenti. Dov’è la colpa grave per questo?
      Tu potrai avere tutte le ragioni del mondo nel giudizio sul passato, ma questo di Bruno è lo scandalo del presente, e mi sembra molto più grave delle cose di cui tu, che certamente sai meglio di me di cosa parli relativamente a quel periodo, accusi Faverin e la sua gestione.
      Quindi la tua frase finale non mi sembra beneaugurante per Petriccioli, Giuliattini e il professor Russo. Reply
    2. stai serena antonella · Edit mamma mia … sei l’esempio chiaro del comitato d’affari, vi siete mobilitati avete fatto i giochi di palazzo solo ed esclusivamente per essere risarciti di un torto subito… hai uno strano modo d’intendere il sindacato. avete fatto queste epurazioni per garantire una fase iniziale al commissario di tranquillità, che per altro ha terminato i mandati in confederazione (vera motivazione, assieme al terrore di avere faverin come segretario al posto della postina, per procedere al commissariamento della FP ), ma da quello che sento, il buon commissario continua su quelle posizioni che erano tanto criticate a Giovanni, decisionismo e pugno di ferro… qualcuno dice che sia un personaggio vendicativo il commissario, di quelli che non dimenticano un torto o una farse storta, quello che è certo e che se terminerà alcune posizioni, come alcuni vociferano, questa sarebbe la conferma che Giovanni e Daniela , ci avevano visto giusto, o mi vuoi dire che erano PAZZI, o PSICOPATICI, perchè così la tesi la possiamo proiettare sul commisario… la Morale Antonella, è : stai serena, che dopo questo tuo post sarai richiamata all’ordine, e con questo tuo post ti sei appena regalata la tua epurazione dal tuo ne tuo neo ritrovato ruolo sindacale, assenza che tanto ti ha creato disagio…. spero che il numero del dermatologo tu lo abbia ancora… Stai serena Antonella… Reply
  19. ANONIMO · Edit PAROLE SANTE CHE: LA VITA RESTITUISCE CIÒ CHE SI SEMINA NEL BENE E NEL MALE. E CHI HA FATTO MALE NON DOVREBBE DORMIRE SONNI TRANQUILLI. PERCHÉ CHI HA RICEVUTO MALE NON DORME MA PENSA, E LA NOTTE PORTA CONSIGLI. Reply
    1. Anonimo · Edit Caro ex Fai visto che, per tua stessa ammissione, non conosci e soprattutto non hai vissuto sulla tua pelle i fatti, ti invito a non giudicare.
      Ci sono tanti lupo travestiti da pecorelle ora….. Reply
      1. Un ex Fai · Edit Caro anonimo, io non ho giudicato quel che non conosco e non ho vissuto, cioè la gestione Faverin. Guidico quel che ho vissuto, cioè il commissariamento prevaricatore della Fai e l’uso dei probiviri (confederali, perché la Federazione era commissariata e i probiviri Fai sciolti) per cacciare via la gente in violazione dello statuto, e constato che lo stesso metodo è stato usato ieri per Fausto Scandola e ora per Bruno Della Calce
        O il fatto che Faverin sia stato prepotente autorizza a cacciare dalla Cisl con ignominia la gente che preferiva lui a Petriccioli? Uno che, come Bruno racconta, si era già dimesso dagli incarichi e non aveva più alcun ruolo? Non ti sembra che, Faverin o non Faverin, accusare qualcuno di aver difeso il principio dell’autogoverno delle categorie e di aver fatto conoscere il 9 marzo rappresenti un reato di opinione, e riveli un’intolleranza superiore a quella che molti di voi imputano al cattivissimo Faverin? Reply
  20. Nemesi · Edit Perfettamente d’ accordo con il post di ex fai … il tempo ci dirà molte altre cose … Reply
  21. Denerys · Edit Io sto provando in tutti i modi a farmi espellere dalla cisl con un bel lodo ma , non capisco il perché , non mi e’ ancora arrivato … per favore , dato che vi sto provocando con ogni mezzo , mi buttate fuori per favore ?! Appena lo avrò svelerò la mia identità … Reply
  22. basta · Edit la morale è una sola: c’e’ una lotta in fp tra tarelliani e faveriniani che sono sempre gli stessi che hanno rovinato la cisl, ne tarelli ne faverin hanno consentito il rinnovamento del sindacato ne hanno lasciare lavorare chi faceva solo sindacato. gli interessi sono troppo alti. ora il tappo è saltato perché non c’e’ più una confederazione forte ma della cisl non interessa né ai primi né ai secondi. quelli che oggi parlano male di faverin lo hanno servito e riverito e ringraziato per le espulsioni dirette e inderette fino a diventare anti faverin quando è toccato a loro che da sempre rimestano nel torbido per salvare se stessi… Reply
  23. Anonimo · Edit VERRÀ IL GIORNO in cui alcuni vertici saranno costretti a togliersi le maschere, quelle che esibiscono in TV con i giornalisti, con don Ciotti, con Roberto Saviano, con la ex sindaca di Lampedusa, con Papa Francesco, con le giovani generazioni ecc. ecc. ecc.
    VERRÀ IL GIORNO in cui tutto il male causato a Fausto di Verona, a Bruno del Piemonte, e a tante altre vittime del bisogno di ETICA, COERENZA e SOBRIETÀ in questa Cisl che ha perso il senno, verrà il giorno dicevo, in cui le maschere cadranno e dietro i sorrisi, gli abbracci e le strette di mano scopriremo un verminaio senza misura e a nulla servirà nascondere le povere ignobili facce: tutti sapranno tutto. È solo questione di poco, pochissimo tempo. E chi ha seminato vento raccoglierà tempesta.
    Sì, VERRÀ IL GIORNO ! Vi ricordate chi lo diceva? Il Fra Cristoforo di manzoniana memoria rivolgendosi ad un arrogante Don Rodrigo.
    VERRÀ IL GIORNO! E sappiamo tutti come finì Don Rodrigo…e neanche per mano umana. Reply
  24. Anonimo · Edit Spiace dovere precisare alcune affermazioni di Antonella. Le precisazioni derivano dalla conoscenza diretta delle cose delle quali lei pretende di parlare, da parte di persone che sanno molto bene ma che tacciono.
    Innanzitutto le sue dimissioni non sono dovute alle vessazioni di quel cerbero di Faverin. La signora ricorderà senz’altro di avere preparato il suo rientro a Torino all’Agenzie delle Entrate (Direzione Regionale), senza preventivamente e correttamente parlare con la segreteria nazionale di competenza, né con la segreteria ricevente e cioè quella di Torino.
    Le dimissioni volontarie, che tanta orticaria da stress hanno provocato, sono motivate dall’applicazione (a tutti i coordinatori nazionali) del regolamento economico voluto dalla confederazione, che giustamente prevedeva trasparenza e riduzione delle spese ma, soprattutto, uniformità di trattamento per tutti i pari livello. Da quel momento, non essendo più consentiti gli extra, la signora -con l’aiuto di qualche amica- è rientrata all’agenzia delle Entrate…non al Ministero del Lavoro…
    Sarà forse per una differenza di retribuzione di buona portata? Certo che chi è rientrato dal Ministero del lavoro ha preferito le Agenzie Fiscali…chissà perché!
    E, nel particolare, il rientro non è stato segnato da una coerenza di comportamenti…in linea con il sentire di un coordinatore nazionale tornato, di sua spontanea volontà e per motivi economici, in un posto di lavoro molto ben retribuito. Infatti, risulta che sia stata componente della commissione elettorale su nomina della Cgil proprio alla tornata elettorale RSU successiva al suo rientro…
    Tutto ciò in piena libertà e…per quanto ne sappiamo…senza avere mai – dal rientro a Torino- avuto la tessera della cisl (nemmeno quella brevi manu…che nominativamente e obbligatoriamente deve, da parte della confederazione, essere trasferita alla rispettiva federazione ai fini del riparto…a meno di violazioni anche in questo senso).
    Con un passaggio in qualità di candidato nelle liste per l’elezione del Consiglio Comunale di Torino…
    Rileva quindi soprattutto, oltre alla candidatura politica nel 2016, una mancanza di iscrizione da oltre due anni e la immissione nel ruolo del coordinamento nazionale del ministero del lavoro -sempre con il metodo classico petriccioliano della investitura (mi avevano detto che Re Artù era morto…e invece si nomina ancora per imposizione della spada…)-. Questo in sé non è un male: è però vietato dalla Statuto della cisl, che prevede espressamente che i coordinatori nazionali siano eletti ed espressione della sas del rispettivo ministero. Ma se la signora Antonella, per convenienza sua, è attualmente dipendente e pagata dalla Agenzia delle Entrate, come fa ad essere “nominata” a qualsiasi titolo al ministero del Lavoro?
    Secondo punto: non occorrevano due anni di iscrizione alla cisl prima di poter far parte degli organismi? Ovviamente qualche leguleio ben retribuito potrebbe eccepire che i coordinatori non sono organismi…e allora perché a Torino li hanno fatti decadere insieme agli organismi…con il placet dei Probiviri? Questo non ci è dato di sapere! E dopo tutto siamo in cisl. Nella nuova cisl. Non certo frutto di tensioni tra faveriniani e tarelliani: risultato del rancore odioso di qualche frustrato. Nulla di più! Anche perché Faverin si è dimesso da mesi…e Tarelli è presente costantemente. C’è qualcosa che mi sfugge? Le epurazioni rispecchiano chi le fa. Illegittima occupazione della federazione e condotte illegittime e rancorose poste in essere per governarla.
    Ma dov’è finito il bene dell’organizzazione?
    Siamo allo sfascismo autorizzato e canonizzato…
    Le storielle metropolitane dei camion…sembrano tanto le storie dei rotocalchi che si trovano dal barbiere o dalle parrucchiere…robine da popolino…mezzucci che, in assenza di contenuti e di regole possono essere facilmente trasmesse come note di incolore sostanza.
    Quanto agli iscritti…il ministero del Lavoro, dopo la volontaria dipartita della signora, non ha di certo patito…considerato che le sedi sono state riaperte, le bacheche hanno rivisto i comunicati, le trattative sono state presidiate e…non più al traino delle decisioni della Cgil…siamo stati il primo sindacato alla rsu…
    Nessuno…tranne qualche amico molto vicino anche di Torino…ha avuto contraccolpi o rimpianti…
    Stai serena Antonella…l’acidità passa con una buona dose di bicarbonato… Reply
  25. Carlangelo · Edit Continuano le irregolarità dentro la CISL Oramai è una realtà usata da perfidi ventisettisti che non hanno nessuna idea e nessun scrupolo. Forza Bruno non mollare. Collegati con altri che vogliono reagire. Reply
  26. Denerys · Edit Confermo parola per parola ciò che e’ stato detto sulla signora ” acida ” Antonella … e della sua amica che l’ha aiutata a passare all’ agenzia delle entrate ne vogliamo parlare ?! No meglio di no … questo e’ un blog che parla di argomenti seri , quindi lasciamo perdere … Reply
  27. Batman · Edit Bene Anonimo delle 19.43 finalmente un po’ di verita’ su questi santi coordinatori che non hanno avuto coraggio di tornare nel loro posto di lavoro. Una domanda: come mai tutti alle agenzie entrate sono finiti? Raccomandati? Loro cosi puri… Reply
  28. Aleteia · Edit Denerys parlaci dell’amica di Antonella magari puo’ servire visto che e’ cosi potente.certi personaggi e’ bene conoscerli per evitarli Reply
  29. Anonimo · Edit Spiace constatare ancora oggi che nn si ha nemmeno il coraggio di dire il proprio nome quando si fanno certe affermazioni palesemente false e strumentali. Le chiacchiere stanno a zero i fatti parlano….caro eroe da tastiera!
    Tutti grandi strateghi impegnati a studiare come ingrassare le proprie tasche alla faccia di tutto e tutti.
    Infine caro eroe che nn hai nemmeno la faccia di firmare le tue affermazioni, ti auguro di non dover mai e poi mai passare mesi e mesi dentro i pronto soccorso degli ospedali, ti auguro di non dover mai svegliarti di soprassalto per il forte prurito, di non avere mai il corpo cosparso di bubbone purolenti… o forse si perché solo se si prova sulla propria pelle si smette di dire le minchiate che hai detto CARO ANONIMO….. Reply
  30. Psico-circo FP · Edit l’inno ufficiale del commissario – prossimo monarca della FP. https://youtu.be/BWIW6Ti0PbE dal testo si capisce quanto ha
    bramato per avere la FP tutta per se. qua la traduzione: Psico-circo
    Ciao,
    eccomi qui,
    Eccoci qui,
    siamo una cosa sola
    Ho aspettato che questa notte arrivasse
    Alzati!
    E’ tempo che io prenda il mio posto
    Il trucco di scioglie sul mio volto
    Siamo esiliati dalla razza umana
    Tu sei nel psi…
    Tu sei nel psico-circo
    Tu sei nel psic…
    Tu sei nel pisco-circo
    Ed io dico “benvenuto allo spettacolo” Ho aspettato qui per essere la tua guida
    Quindi vieni
    Rivela i segreti che tieni dentro
    Alzati!
    Nessuno esce se non è finita la notte
    L’amplificatore inizia a cantare
    Il carnevale é appena iniziato Tu sei nel psi…
    Tu sei nel psico-circo
    Tu sei nel psic…
    Tu sei nel pisco-circo
    Ed io dico “benvenuto allo spettacolo”
    “Benvenuto allo spettacolo”
    “Benvenuto allo spettacolo, lo spettacolo”
    lo spettacolo Io
    Ho aspettato qui per essere la tua guida
    Quindi vieni
    Rivela i segreti che tieni dentro
    Alzati!
    Nessuno esce se non è finita la notte
    L’amplificatore inizia a cantare
    Il carnevale é appena iniziato Tu sei nel psi…
    Tu sei nel psico-circo
    Tu sei nel psi…
    Tu sei nel pisco-circo
    Tu sei nel psi…
    Tu sei nel pisco-circo
    Ed io dico “benvenuto allo spettacolo”
    “Benvenuto allo spettacolo”
    “Benvenuto allo spettacolo”
    E dico
    “benvenuto allo spettacolo” Reply
  31. Anonimo · Edit Antonella, Anto!!! Accidenti! Avresti potuto farti avanti prima. E che cavolo! In Toscana sono ancora orfani di una donna nella segreteria regionale fp…..potresti farti nominare. Tanto a questo punto mi par di capire che non serve neanche essere iscritti alla cisl per far parte degli “organi”, è sufficiente avere gli amici giusti….. Reply
  32. Anonimo · Edit Ahahahahah se non fosse che siete irrimediabilmente pateticamente in malafede, sareste degni di Zelig.. .provateci, oppure tirate fuori un po’ di dignità e provate a mettere in moto la memoria prima di attivare la lingua…..
    P.s. faccio solo notare la tipizzazione del vostro mobbizzante comportamento….no problem, sotto il regno faverin abbiamo fatto tanto esercizio…. Reply
  33. giovannona · Edit quindi la cura per eruzioni cutanee si chiama petriccioli ahahahaha..ridicoli/e…avete fatto della fp un feudo di potere facendo finta di soffrire durante il periodo faverin solo perché vi mancava il foraggio e non avete avuto nemmeno il coraggio e la dignità di tornare nel vostro posto di lavoro Reply
    1. Anonimo · Edit Che c’è di strano? Dopo i re taumaturghi del medio evo che guarivano la scrofolosi, ora la Cisl ha istituito il commissario taumaturgo Reply
  34. Anonimo · Edit Quando si dice…il lenitivo giusto… Reply
  35. Bruno della Calce · Edit Una organizzazione sindacale storicamente identificata equivale ad un partito in un Paese con la Costituzione come la nostra. Non sono semplici associazioni ma hanno influenza su economia e costume. Non sono equiparabili alla classica bocciofila. Può accadere il verificarsi di una condizione di sudditanza e di uniformità al volere di un gruppo dirigente e ciò è un problema per tutti: cittadini e cittadini-lavoratori. Va risolto e affrontato perchè il contesto è cambiato e c’è una norma costituzionale (art 39) lì da qualche parte…in attesa per taluni, in agguato per altri a seconda di come la si pensi. Ciò posto, quanto accaduto nella Cisl sul territorio piemontese in fp è la dimostrazione della frettolosità, dell’incauto e malaccorto indirizzo teso a non far celebrare congressi sui posti di lavoro. Nel caso di specie nell’area metropolitana peraltro erano già in avanzata fase di realizzazione. Rammento l’ultimo incontro nel quale la stragrande maggioranza dei dirigenti ha insistito (invano) per consentire ai lavoratori nelle assemblee di esprimersi. Sono fatti, immagini nitide e testimonianze incontrovertibili impossibili da dimenticare e smentire. Quello è stato un altro errore fatale. Se è vero che la strada delle buone pratiche organizzative è, a volte, lastricata di buche non visibili, nel caso di questa vicenda tutto era previsto in dettaglio: i camminatori, gli accompagnatori e persino le buche. Una strada sbarrata consapevolmente, espropriando la volontà dei lavoratori e delle lavoratrici pronti a esprimere la loro volontà . Tutto il resto non è stata noia, ma vivace lotta dapprima di tanti, poi a mano a mano ha prevalso la assuefazione e non solo che sono le patologie di questo tempo. Un tempo che ci costringe ad agire sulla tastiera e non sulla piazza. La differenza è notevole. Sulla tastiera si alzano le dita, in piazza (un tempo) da studente ti potevano capitare..ehm.. effetti collaterali. Io sono stato da giovane e da adulto nelle piazze e nei cortei (frequentavo poco le confraternite) e mai ho avuto effetti collaterali. Erano i tempi della protesta studentesca e si scappava se c’erano tafferugli. Non avrei mai immaginato che pigiare su una tastiera di un cellulare o di un pc avrebbe provocato addirittura l’ira funesta avente come epilogo le prodezze acrobatiche sintattiche del gran giurì. Non mi va di mollare proprio ora ma non posso che riprendere a scrivere sulla tastiera e per il momento mi pare esser l’unica cosa utile. Mi piacerebbe che mai si perdesse di vista il principio che ci si può contrastare, dibattendo, senza scendere necessariamente a bassi profili. So che è difficile a volte quando ci sono provocazioni o colpi proibiti. Ritengo di aver subito un lodo alquanto kafkiano ma non ritengo di somigliare a Josef K. Credo che valga la pena lottare e quando lo si fa in tanti è come fare un percorso in discesa sempre a condizione di camminare …in assenza di buche. Ringrazio tutti per la solida solidarietà, non pensavo potesse esser cosi avvolgente. Viva il sito 9 marzo…e ovviamente l’autogoverno delle categorie ( lo posso dire ora senza rischiare un’altro processo). Reply
  36. Anonimo · Edit Concordo con Bruno sulla differenza notevolissima tra guidare un sindacato e una società di mutuo soccorso. Questi signori anzi SIGNORE, (perché il genere nel nostro caso gioca un ruolo non secondario nella vicenda) mi ricordano la classica oca giuliva, che da ragazza, conscia di essere bellina si permetteva qualsiasi belinata tanto i maschietti le davano sempre ragione anche se non l’aveva quasi mai. (…) Purtroppo ci sono donne che capiscono il motivo del loro successo ed altre no. A noi in cisl ne sono capitate un bel po’ (…) che hanno costruito la loro vita su questi presupposti, Mescolando però il pubblico col privato. Quello che voglio dire, con tutto il rispetto dovuto al mondo femminile che come ogni nidiata può avere dei pulcini neri, alla cisl sono toccate delle donne giulive, ambiziose ed incapaci: la specie più pericolosa perché spruzzano cattiveria da tutti i pori. NOTA BENE – I puntini fra parentesi corrispondono a passaggi che abbiamo deciso di non pubblicare perché, anche per i nostri canoni che privilegiano (quasi) sempre la libertà di espressione, ci erano sembrati eccessivi.
    Cogliamo l’occasione per chiedere a tutti i commentatori – ferma restando la libertà di esprimersi come meglio credono fino agli insulti personali esclusi – di aiutarci nel nostro lavoro: perché c’è tanta gente che ci dice “io vorrei intervenire nel dibattito ma con tutti quei commenti aggressivi, e spesso anonimi, è difficile portare avanti un dibattito”; e ci sono anche i nemici che aspettano l’occasione di un commento tropo forte o qualche altro incidente per colpire il 9 marzo con qualche carta bollata- E poi perché quando si riesce ad esprimersi con senso della misura, il messaggio è più efficace di quando viene urlato.
    In ogni caso, grazie a tutti perché la vostra libertà di espressione ci è particolarmente cara, anche quando la foga spinge a commenti un po’ troppo forti. E non prendetevela se qualche volta troverete dei puntini fra parentesi che saremo costretti ad inserire.

    il9marzo.it
    Reply
  37. giovannona · Edit complimenti al commentatore/trice anonimo colta la psicologia delle donne cisl che oggi si sentono padrone e prima si sentivano carine (ma solo in cisl preciso) davanti ad un pubblico quasi esclusivamente maschile e frustrato sotto alcuni punti di vista che non mi permetto di esprimere….ambiziose ed incapaci e aggiungerei arroganti è la categoria di donne che oggi comanda in cisl e fp Reply
  38. Daenerys · Edit Da donna e da ( ex ) dirigente cisl devo concordare con i commenti precedenti …. sono rimaste al comando le peggiori … in ogni senso … in confederazione ai massimi vertici in FP in posizioni più defilate ma pronte a tutto … mi fanno schifo e per fortuna non ho più nulla a che fare con loro … Reply
  39. Anonimo · Edit Ormai la CISL espelle senza vergogna!!! Prima o dopo la CISL espellerà la CISL dal panorama sindacale italiano. Che peccato!!! Che orrore!!! Pensare che per quasi sessant’anni è stata punta di riferimento di chi voleva un vero sindacato libero autonomo è veramente democratico, oggi è solo deriva autoritaria e pochezza di idee per tentare, almeno quello con onestà e mestiere, di migliorare le condizioni della gente, dei disoccupati dei pensionati insomma delle famiglie. Il governo nazionale di CISL e categorie si parla addosso e non pensa minimamente ad altro, magari prima o dopo qualcuno si ribellerà contro questa inutile presenza nazionale. Meditate gente meditate Reply
  40. Anonimo · Edit State tranquille che alla fine del ladrocinio in atto; quando non avranno più fessi da derubare lo faranno tra loro.
    Onore a Fausto oggi e sempre – tutto il fango possibile invece sulla faccia di questi ladroni. Siamo tutti in trepida attesa di leggere le smentite alle denunce di Fausto. Reply
  41. Anonimo · Edit Onestamente non sono convinto che sia un problema di “genere”…
    Le persone cattive, incompetenti e dispotiche per ottenere guarentigie e prebende per loro stesse e per la cricca, non hanno una malvagità maggiore se sono donne.
    In realtà conosco personalmente una delle due signore alle quali si fa riferimento e posso certificare che, nel caso di specie, ha caratteristiche e sfaccettature di perfidia inenarrabili.
    Ma non sono solo io a sapere…figurarsi…è cosa nota a tanti…anche quelli che le stanno intorno adesso e che prima la detestavano.
    Questo è il vero problema! Le cattive persone, donne o uomini, esistono in natura, e non sono in sè pericolose. Lo diventano quando altri attribuiscono loro valori che non hanno pur di ottenere una scheggia di potere.
    È un sistema che si autoalimenta e che si autoprotegge e che da ultimo…si autoproclama…
    Si autoincensa…
    L’unica cosa che non riescono a fare è, purtroppo, mantenere equilibrio. Tenere i valori cislini come principio ispiratore dell’agire. Avere a cuore il bene degli iscritti. Fare di tutto per aiutare i lavoratori. Pensare che la giustizia sociale è un obiettivo di ogni corpo intermedio.
    Rispettare le regole per poterne pretendere l’osservanza. Pensare che ciò che ci hanno consegnato da gestire…non è nostro…ma è degli iscritti…a cui abbiamo il dovere di rispondere. Riflettere sull’importanza dell’istituto del sindacato per il suo ruolo nazionale ed internazionale. Tutto ciò è solo scritto nei proclami ma lontano dal palazzo di vetro. Ma devo dire che, a ragion veduta, le donne sono meno abituate al comando. Se sono equilibrate e preparate riescono ad essere superlative. Se sono impreparate…sopperiscono con sistemi di basso livello…alla mancanza di sostanza e riescono a distruggere ciò che pensano di governare. È la nostra triste realtà. Reply
  42. Bruno della Calce · Edit Le notizie e i fatti, se non fosse per questo spazio, tendono poi a storicizzarsi ( termine per dire che vanno nell’archivio del tempo, utile ma poi si dimenticano). La espulsione rileva per il diritto di associazione e per i profili di antigiuridicità rispetto a osservanza statuto in relazione ai principi di democrazia interna anche ( e soprattutto) per un ordinamento sindacale. Non considero chiusa questa vicenda ma sto riflettendo consigliandomi con me stesso ( è il modo più sicuro). Esamino profili giuridici e comportamentali non riferiti alla mera espulsione di un associato da una associazione che senz’altro sarebbero suscettibili di impugnativa dinanzi al giudice ordinario per un esame di merito. Infatti ci sono estremi di violazione diretta della Costituzione. Le norme costituzionali non sono principi ma disposizioni sostanziali ( teoria applicazione diretta) e possono, attraverso il pretesto di una norma ( che si rinviene nella normazione secondaria non è difficile cercare) ma devono esser osservate da chiunque, anche dalle associazioni ( soprattutto ad esse). Ma c’è anche un’altra possibilità. La sede comunitaria. L’agenzia per il rispetto dei diritti fondamentali. Queste Agenzie hanno poco lavoro immagino come casistica (presumo ma posso sbagliare) ma allora perchè non indurle a interessarsene? I lodi possono esser impugnati dinanzi alla magistratura certo. Ma la violazione dei principi che regolano il controllo della vita associativa ( contestando l’equiparazione di un sindacato ad una associazione e privatistica minimalista) visto che ha bilanci diciamo cosi non proprio da bocciofila. In effetti gli estensori del lodo in virtù dei “principi” a cui si sono ispirati, non possono pensare di cavarsela con una pronuncia fatta con la sola audizione del ricorrente, dopo una notifica irrituale ( fatta dal ricorrente) e senza nemmeno allegare le prove documentali ( in virtù del medioevale principio di andarsi a prendere le carte nella caput mundi a cura di un lavoratore). Non finisce qui. Non mi arrendo. Questa vicenda se la ritroveranno con cadenza periodica, a presente memoria, non futura ( che porta male). Reply
  43. Anonimo · Edit forza Bruno, siamo con te, hai tutto il nostro appoggio, e più teniamo alto il livello più si troveranno in affanno la postina, il commissario illegittimo, e tutti i nuovi e vecchi adepti della setta della casa di vetro, il cui gran maestro Ermenegildo gestisce come il suo personale orticello. avanti con onestà e passione, per te Bruno, per Giovanni e per Daniela, proveranno a farci fuori tutti, ma non riusciranno a fermare, la nostra idea di sindacato LIBERO. Reply
  44. Giano · Edit Quello che ti è successo subdolamente sta succedendo nelle varie categorie e cioè ..chi non la pensa come il” pensiero UNICO ” è contro di me e quindi Via.Oppure si LICENZIA in quanto il Sindacato è diventata una Industria e quindi segue quella logica che è combattuta sino ad IERI nelle piazze.Vedi i Pensionati la più grossa categoria della CISL e a Genova viene COMMISSARIATA e quindi effettuano la”PULIZIA” tolgono la polvere e la rimettono sotto il tappeto.Siamo in pieno….cambiamento come dice Renzi……4.0 ?????? Sarà per me è un film già VISTO.( Povera CISL bisognerebbe tornare ai principi fondanti ti di tale ideali-tà) Reply

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