Savino Pezzotta: “La nostra solidarietà a Marco”

Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo la dichiarazione di solidarietà a Marco Bentivogli per le nuove minacce ricevute rilasciata da Savino Pezzotta quale presidente dell’associazione “Prender parola”.

La solidarietà a Marco Bentivogli per la nostra associazione non solo é dovuta, ma ci pone una serie di interrogativi.

Sappiamo che non è la prima volta che questo accade a dimostrazione che la voce di Marco ha ancora una capacità di incidenza se lo si minaccia per farlo tacere. Solo chi non ha pensiero può pensare di intimidire uno spirito libero come è Marco, ma a mio parere questo gesto evidenzia più di tante parole il degrado etico che il dibattito politico ha assunto in questi tempi e di come l’esasperata personalizzazione e la trasformazione di ogni proposta politica in una semplice raffigurazione privata dalla complessità del pensiero può ingenerare semplificazioni pericolose e irrazionali.

Aver messo Marco, già soggetto a minacce, nella condizione di dovere abbandonare il sindacato è stato un errore e una imprudenza politica. Le voci scomode possono turbare il tran-tran della quotidianità e dei conformismi, ma un criterio di saggezza politica dice che le voci difformi non vanno fatte tacere ma utilizzate per elevare e arricchire il dibattito.

Credo che nella politica e nel sindacato si debba esercitare sempre un linguaggio libero e franco nel confronto, ricco d’immagini e metafore, poiché la politica e il sindacato devono far nascere le loro proposte e azioni dalla comune esperienza di vita esercitata dalle persone, per la  formazione di una comunità politica fondata sulla solidarietà, la fratellanza e sul bene comune.

Solo in questo modo sconfiggeremo i predicatori di violenza e i diffusori di simboli di morte. Tocca al sindacalismo farsi promotore di una nuova stagione di ideali per sé e per la politica.

Siamo vicini a Marco e alla sua famiglia nella certezza che non passeranno.

Savino Pezzotta – Presidente Associazione Prendere parola

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50 Commenti - Scrivi un commento

  1. Credo che questo commento di Savino Pezzotta faccia giustizia e ci ricordi come dovremmo essere tutti,liberi di poter dire le nostre opinioni ,liberi di poterle esercitare,liberi di vincere o perdere ma liberi dentro la nostra organizzazione,con rispetto delle persone a prescindere dalle nostre idee….grazie per la riflessione eper quel che serve un saluto affettuoso a Marco Bentivogli e che la vita gli sia propizia

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  2. Bravo il segretario Savino Pezzotta che ha trovato le giuste parole per esprimere la solidarieta’ a Marco Bentivogli, sindacalista Cisl di valore e grande spessore culturale, dalle idee, forse non sempre condivisibili, ma comunque originali e brillanti che ha ricevuto gravi minacce che tolgono la serenita’ e il sonno all’ uomo e alla sua famiglia. Minacce che ci riportano indietro a tempi che, speravamo, non tornassero piu’. Si devono condannare con forza queste azioni che negano la liberta’ di parola e di opinione e non ci si deve arrendere. Non conosco Bentivogli, se non per averlo sentito in Tv, ma.mi associo alla solidarieta’ generale.

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  3. osservatore interessato · Edit

    leggo che Savino parla come Presidente della associazione Prender Parola benissimo ma sarebbe bene sapere chi rappresenta e comunque ben venga una voce che puo’ essere di stimolo alla moribonda organizzazione che e’ diventata la Cisl da Bonanni in poi e peggiora ad ogni cambio della guardia magari potremmo aderire e dare forza ad una voce critica

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  4. Un giorno si racconterà di chi ha fatto ricorso al Tar perché gli era stata tolta la scorta.
    E di tutte le ingerenze per fare togliere la scorta a Bentivogli.

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    1. Denigrate Bonanni solo per cancellare l’esperienza esaltante della sua conduzione vincente sul piano contrattuale con imprese e governi e per la sua ricostruzione di identità nella unità per esaltare realtà che in verità non hanno altro che risentimenti personali.

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    2. Non so quanti di coloro che scrivono su questo blog abbiano l’abitudine di andare al bar.
      Io ci passo spesso e la considerazione che le persone hanno del sindacato è pessima. Molti per lo più ne ignorano l’esistenza.
      Provate a fare dei mini sondaggi e chiedete in giro chi é Luigi Sbarra. Nessuno o pochissimi vi sapranno rispondere.
      Ciò che mi meraviglia è che anche in questo blog, i più, sperano in una rifondazione della CISL. Totó direbbe: ma mi faccia il piacere.
      Propongo una campagna di disdetta collettiva dalla CISL. Per il bene della CISL questo è l’unico modo per tentare di salvarla.

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        1. Disdetta per esprimere un dissenso nei confronti di questo gruppo dirigente.
          Disdetta per mandare un segnale che con questa cisl non vogliamo aver nulla a che fare.
          Disdetta per non partecipare con i nostri soldi alle malefatte di via Po.
          Apriamo un conto corrente cieco dove i dissidenti possano versare in maniera quantitativa una somma analoga finalizzata a sostenere la rifondazione del gruppo dirigente.
          Facciamo un’associazione con finalità di mutuo soccorso.
          Facciamo, costruiamo, non solo discutiamo.

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      1. Disdetta per aprire le porte a chi? Ai marcolino capitan leprotto? ai renziani? ai “libberisti”? Ai calendiani? Ai venduti più venduti di quelli che ci stanno adesso, e così dare un senso alla vostra vita? Non possono essere certo questi qui i moralizzatori di una Cisl rifondata, visto che pur avendo una forte rete e appoggi importanti all’interno e all’esterno non sono capaci di fare una battaglia democratica sulle loro idee, invece che sulle mancanze altrui. Forse perché le loro idee sono sempre e solo una: aiutare l’impresa e il liberismo, non i lavoratori!

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          1. Ahahhhahahh Certo che metterla sul piano delle idee…persino la pianta grassa nell’ufficio di Renato Ben ne ha di meglio da spendere rispetto all’attuale illuminata dirigenza fim. Cmq il nuovo corso è appena cominciato e in territori importanti si stanno preparando i nuovi (nuovi?), sindacalisti d’assalto. Non so se è libberista o renziano dire che se un’azienda va bene vanno bene anche i lavoratori, di certo non è ricattando le aziende, con minacce di vertenza per poi chiudere tutto con succulente conciliazioni (succulente per i conciliatori ovviamente), che si esprime il meglio del sindacalismo rivoluzionario di sinistra. Ne vedremo delle belle…basta solo un po’ di pazienza.

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            1. Un bel sindacato 8.0 , le tesi le scrive i pensionati qui dentro , consulenze on line , la formazione al grande formatore delle mozzarelle campane , e il tesseramento sul territorio alla coordinatrice donne che festeggiava il 9 marzo anziché l’8.
              Grande tesseratrice e grande formatore , gli unici rimasti a prendere dal ciuccio di Marcolino.
              Se c’è bisogno di una bella sede , la ristruttura uno che adesso è alla uilm , è bravo nei preventivi

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  5. Di tutti coloro che firmarono il pamphlet contro Bentivogli dal Sinedrio dell’Esecutivo Cisl non vi sarà nessuno che chiederà scusa perchè nessuno di loro e nessuna di quelle Vestali senza dio si vergognerà di essere state sotto la croce a spartirsi le vesti di Cristo ovvero della Veritas!
    Che tristezza vedere cervelli e coscienze tanto miseramente dilapidati per un mezzo piatto di lenticchie…almeno Esaù lo ebbe intero…
    Onore a Savino Pezzotta che dopo anni ancora ci fa sentire orgogliosi di essere stati con la sua Cisl e con quella di Carniti.

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    1. Siamo nell’era del digitale. Perché non proviamo a pensare a un sindacato digitale. Un sindacato di tutela e consulenza digitale.
      Una piattaforma in cui iscrivendosi si possa aderire e partecipare alle scelte dell’organizzazione. Dove possano partire proposte di azione sindacale.
      Dove non serve fare la fila per avere una consulenza.

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      1. Mi piace l’idea di un sindacato come lo descrive l’anonimo di oggi 23 ore 10.28. Un sindacato della dispora. Un sindacato di chi per difendere la propria libertà è dovuto andare…in montagna come i Partigiani. Però poi bisognerà trovare il modo per farsi riconoscere potendo dimostrare la propria rappresentatività.
        Immaginate solo per un istante : ai tavoli contrattuali i piccoli uomini e le donnette della Cisl si vedrebbero al fianco donne e uomini che essi credevano di aver ucciso e sepolto.
        Come lo spettro di re Amleto…

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        1. 10 euro all’anno da versare su un conto corrente cieco gestito da persone scelte da Savino Pezzotta, da un famigliare di Fausto Scandola e da Giovanni Graziani. Dalle somme raccolte si capirebbe quanti uomini e donne liberi aderiscono a questa idea di una rivoluzione sindacale. Il mio vorrebbe essere (si parva licet) un appello ai liberi e forti di sturziana memoria.
          Suvvia usciamo dalle catacombe in cui da anonimi ci siamo rifugiati in questi anni. Dopodichè occorrerà costruire la nuova casa mattone su mattone.
          Orsù dunque Savino, convocaci tutti a Camaldoli!

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          1. A Camaldoli! Ci vengo pure a piedi. Magari accadesse che Savino Pezzotta promuovesse questa chiamata alla rinascita. Sarebbe intanto un terremoto. In quella via che non dico, al numero 21, pur con tutti i soldi che arrivarono e che arrivano darebbe fastidio sapere che dalle tombe si levano i morti e dalle catacombe escono i vivi.
            Purtroppo temo che Savino sia stanco di lottare. Lo capisco ma senza di lui dove troviamo un CID che ci liberi dai Saraceni?

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  6. la nonna fece leggere successivente la lettera a Zingaretti e poi, recentemente, a Letta.

    I quali capirono 1) che la lettera l’aveva commissionata e infine scritta proprio lei 2) lo stato di degrado dell esecutivo.

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  7. Me ne guardo bene dal mettere in discussione il diritto di chi interviene su questo blog e di firmarsi come “anonimo”, io l’ho fatto una sola volta e non sono affatto contento, dunque continuerò a firmarmi con nome e cognome senza curarmi di quanto porta accadere.
    Ciò detto non posso che aggiungere la piena condivisione della Dichiarazione di Savino e la riproposizione del mio commento alla notizia delle minacce a Marco Bentivogli:
    “Gli organi dello Stato preposti alla protezione delle persone minacciate nella loro vita, nello stabilire la gravità del rischio e il grado di protezione necessario, che cosa decideranno per Marco Bentivogli visto che a lui sono stati recapitati, come mai successo prima per nessun’altra persona, ben 10 proiettili carichi, 5 per fucile a pallettoni 5 per pistola 7.65?
    Resta difficile capire è il significato delle frasi di circostanza usate dalla CISL per la vicenda di Marco, frasi che non considerano, secondo quanto riferisce la stampa, la lettera che accompagna i proiettili e che fa riferimento alla vertenza ex ILVA che lo ha visto in prima linea come Segretario Generale della FIM – CISL.
    E’ questo il modo di difendere e solidarizzare con chi, per aver rappresentato la CISL, ne paga, in termini negativi anche per la propria famiglia, le conseguenze? Che dire se non che nella CISL la politica dell’ostracismo verso i critici e i non allineati continua?
    Se a Marco e alla sua famiglia, lo Stato deve garantire tutte le misure di prevenzione e protezione possibili, noi, a Marco, possiamo, anzi dobbiamo, esprimere sentimenti di vicinanza, amicizia e solidarietà.”

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    1. Per evitare che sia evidenziata una contraddizione tra quanto scritto e la firma di “anonimo” preciso che si è trattato solo un banale errore.

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  8. anche in queste vicende da che parte sta l’attuale Cisl é evidente dai msg che scrivono quei due tre “nonna dipendenti” che neanche in questi momenti si vergonano di rubare lo stipendio in trasferta a Roma.

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  9. Segnaliamo una cosa bella , il 30 settembre iniziativa organizzata dal segretario Fim Campania sul sud ,a Caserta presenti Sbarra , Benaglia e molta Cisl…questo dimostra dove era il problema nei rapporti tra Fim e confederazione.

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    1. Se volete indichiamo come il segretario della Campania denominava la Segretaria della Cisl e altri. Quando arriverà Uliano parlera’ male di Benaglia.
      Semplice.

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      1. Vado a memoria:
        “la vecchia che balla “ con parole e musica riadattate dai due scappati di casa napoletani. Quelli che “ siamo con te marco fino alla fine”. (Cit.)

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        1. E sui pugliesi (baresi) nulla da dire?
          Il peggio del peggio del peggio…
          Almeno i napoletani sono simpatici ed hanno cuore. Quei “pugliesi” solo amore per il danaro e il potere.

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          1. I pugliesi non ho avuto il piacere di conoscerli.
            I due pulcinella napoletani sì. Due scappati di casa che devono al Bentivogli la loro rapida carriera. Sarà divertente vedere che tipo di rapporto con Uliano dopo tutto quello che gli hanno vomitato contro. Basta aspettare

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            1. Ti consiglio di conoscerli. Rivaluterai persino i napoletani. Loro (questi pugliesi) saltano su qualsiasi cavallo pur di non tornare al lavoro in azienda. Nella zona levantina hanno una stretta cerchia di fidati (e qualche ingenuo) che sbavano per mantenere – con loro – tanti privilegi. Interesse per i lavoratori: zero!

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  10. Sorgi che parla di innovazione tecnologica per la Cisl fa capire tutto.

    “Nino sei talmente avanti che se guardi indietro vedi il futuro”.
    Giulio Romani

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  11. Benaglia che chiede a dolzadelli (due iscritti Fai) di organizzare un convegno sulla storia della fim lombardia saltando alcuni segretari e in particolare l’ultimo fan capire il livello politico e umano di chi cerca di riscrivere la storia. E Alberta che detestato da quel gruppo (che voleva Cova al posto suo) si e’ anche lui annoiato di stare a casa e per qualche trasferta…

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    1. Per come è stato trattato Alberta dalla precedente segreteria ci sarebbe da scrivere un libro…ah già preferiva il cupo Bresciano il buon Bentivoglio , al punto da infilarlo a fare il ” killer” tra quelli che sono stati i provibiri peggiori nella storia della Fim Cisl .
      A ripensarci viene veramente da ringraziare quei 4 amici che si sono opposti allo scempio.

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    2. Uliano dice in giro che Benaglia non é mai stato in fabbrica e non ha mai fatto l’operatore neanche di zona? E che non ha mai fatto un iscritto o un rinnovo rsu. Neanche Morese, Carniti. Parte bene e poi denigra sempre il nostro segretario generale di turno.

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  12. Nella mia lunga permanenza in cisl conobbi
    donne e uomini di grande personalità : Carniti
    su tutti. Molto di quello che è venuto dopo non è stato all’altezza della grande storia.
    Savino Pezzotta una rara e nobile avis tra
    corvi e volpi fino ai giorni attuali dei quali è
    meglio tacere. Quando qualche storico senza
    reticenze e senza coltelli tra i denti proverà
    a scrivere la storia dal 1984 ad oggi dovrà
    fare una rigorosa scintigrafia di gente e atti
    che la debolezza di personaggi in carriera a
    suo tempo mise sugli altari o gettò nella
    polvere uomini e donne infimi e donne e
    uomini di alto ingegno e di animo grande.
    Sarebbe utile ai posteri uno studio serio
    di personaggi come Marini e Dantoni,
    Pezzotta e Bonanni, Bentivogli e le statuine
    di carta pesta che popolano ‘u presepe in
    questi anni a cominciare dalla lavandaia,
    dal vignaiuolo e dal fu medico che per i
    prossimi cinquecento anni starà in Purgatorio
    a pulire i panni del tradimento contro il suo
    benefattore Bonanni, vittima dei suoi ascari
    e del tradimento contro Pezzotta.

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  13. Dopo 1 anno e mezzo il nuovo (alcuni sono da 10 anni a Roma) gruppo dirigente parla male di Bentivogli e chiede fedeltà parlandone male a tutti. Nel frattempo chi va alla Uilm, chi alla Fiom e partono altre denigrazioni dal
    Nord al Sud senza rendersi conto che si comportano come i talbani. Con un aggravante, cancellano a differenza di questi ultimi, un passato che hanno condiviso per anni. E ora piegati ad una cisl che per gli ultimi tre segretari sarà ricordata per come si sono aggiustati stipendi e pensione. E che le epurazioni che han guidato son servite per coprirle.
    Ma in tutto il mondo accanto alla parola Cisl si associano parole poco belle.
    E questo a scapito di tanti operatori e delegati bravi che fanno il loro dovere.

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    1. Ma non c’e bisogno di chiedere fedeltà, è tale la differenza di spessore sindacale e umano tra i 2 che molti si chiedono come hanno fatto ad essere così pazzi prima .
      Quanto male è stato fatto a persone e alla Fim Cisl .
      Chiedetevi piuttosto chi è rimasto sulle posizioni di allora .
      Quali territori e chi c’è dietro

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    1. Spero che tu approfondisca bene e vedrai che sbagli riguardo al regolamento. La differenza sta che non tutti sono spregiudicati al punto tale di fare delle lettere anonime come quegli inqualificabili personaggi che pur di prendersi la Cisl hanno fatto della delazione uno strumento politico. Non della discussione interna ma della delazione

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  14. Uliano e Zanocco ai miei tempi erano come Inglisano, un infiltrato della Cisl. Solo che allora la Cisl se li porto’ a via Po’. Si sono prestati, per restare ad assecondare Petteni e la nonna.

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  15. La nonna e l’allenatore del Valdarno in giro dicono che il Covid se lo e’ inventato per fare la vittima. Ora ho capito perché ha messo l esito dei tamponi sui social. Ma poi hanno detto che anche i proiettili se li e’ mandati da solo. Non ci credevamo ma queste persone sono veramente infelici e povero Sbarra che non riesce a liberarsene. Ricevere in eredità persone fedeli ma anche persone da odiare, é un modo per far credere di lasciar comandare…

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    1. Ma perche’ parlare ancora di lei?
      ad Asti convocati (all aperto) oltre 170 persone. Solo 22 ad ascoltarla. Ha subito telefonato in giro per lamentarsi di Ciani, il segretario locale. Non ha capito che solo quelli in permesso sindacale per non andare al lavoro la ascoltavano. Smettete di parlarne. Neanche i pensionati a cui si promette il pranzo partecipano alle iniziative che facciamo.

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  16. Questa info la deve aver passata il segretario Fim di Asti , uno dei pochi Bentivogliani rimasti in Italia .
    Sono rimasti davvero dei piccoli giapponesi e una giapponesina .
    In Piemonte per fortuna gli altri sono di ben altro spessore.
    Andatevi a vedere le foto dell’iniziativa al sud che ha visto protagonista la Fim Campania e la Cisl .
    In quelle foto c’è l’aria nuova che anche al sud si respira

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    1. Se non usi il tasto “reply” per replicare al commento, non si capisce a cosa ti riferisci. E seci parli di foto da vedere e non ci mandi almeno il link, non è che tutti poi vanno a cercarsele.

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    2. Per come e’ stata trasformata la Fim, non ci sono bentivogliani ne benagliani (a no ulianiani) ma si sta con chi comanda.
      E le foto si vedono postate da anteas su tutti i siti. E per dire che uno e’ bentivogliano controllano i like sui social. Encefalogramma piatto

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