“A tal proposito la Cisl ha già comunicato alla redazione di Report ed a Rai Tre che si riserva di tutelare l’immagine della Cisl in tutte le sedi opportune”.
Anche questa volta, la risposta della Cisl ai fatti mostrati da Report consiste nel minacciare iniziative giudiziarie.
“Ora parleranno gli avvocati”, disse la signora Anna Maria in televisione per non rispondere nel merito al contenuto di quel primo servizio. Poi,almeno per quel che si sa, gli avvocati contro Report non parlarono. Proprio come lei non ha parlato né con Report né con altri sulla sua pensione e la questione della maggiorazione del 18 per cento erroneamente accreditata a suo vantaggio e poi ritirata (a proposito, non è che la signora avrebbe voglia di far sapere quanto prende attualmente? Così, giusto per far vedere a tutti che le sue riforme nella Cisl hanno prodotto trasparenza anche sulla sua pensione e non solo su quella di Bonanni).
Abbiamo il sospetto che anche questa volta gli avvocati della Cisl avranno poco da dire. Perché i fatti sono fatti, e le narrazioni tipo “lacislèunacasadivetro” sono buone solo per chi ci vuol credere.
Semmai dobbiamo correggere sia Report che la Cisl su di un punto.
Scrive la Cisl, a proposito del distacco del segretario generale da un’azienda che preferisce non rendere pubbliche le modalità di assunzione (suo diritto fare così, diritto di ciascuno trarne i giudizi che ritiene) che
“attraverso generiche e infondate allusioni si è tentato poi di gettare improbabili ombre sulla legittimità del distacco sindacale retribuito di Luigi Sbarra, sebbene poi lo stesso conduttore, con riferimento alla procedura seguita, sia stato suo malgrado costretto ad ammettere la perfetta regolarità della stessa affermando letteralmente : “è tutto regolare, è tutto previsto dalla norma, lo diciamo chiaramente”.
Invece a noi sembra che sul punto di “previsto dalla norma” non ci sia niente. E che quindi farsi assumere per poter godere dell’aspettativa sindacale sia attualmente una libertà, qualcosa di lecito perché non è vietato, Ma che vietato dovrebbe esserlo dal legislatore: chi lavora per il sindacato deve essere pagato dal sindacato, anche per garantirne l’autonomia. E qui non c’entrano niente i diritti sindacali da difendere, qui si tratta di evitare situazioni come questa, che sono lecite ma talmente inopportune che né l’Anas né l’interessato vogliono parlarne.
E non c’entra niente soprattutto lo statuto dei lavoratori: quella legge prevede che il lavoratore che assume una carica può andare in aspettativa non retribuita. Qui c’è un signore che era già dirigente sindacale (e quindi non aveva alcun posto da conservare) che poi è stato assunto per poter essere subito collocato in aspettativa retribuita. Senza un giorno di lavoro, come attualmente è lecito che sia, ma come non dovrebbe essere lecito.
Semmai qui c’entrerebbe la norma dello statuto dei lavoratori (articolo 17) che vieta ai datori di lavoro (e l’Anas è il datore di lavoro) di “sostenere, con mezzi finanziari o altrimenti” i sindacati e i sindacalisti.
Ma questa è la norma più dimenticata di tutta quella legge, soprattutto da chi se ne riempie la bocca.
Ma allora siamo ancora al sindacato da prima repubblica, altro che sindacato 4.0. E se poi il numero 1 e’ quello che da’ il cattivo esempio non si salva nulla di questa Cisl. Anche perche’ dal basso nessuno osa dire e fare nulla, ed e’ un concorso di colpa. I pochi che hanno detto cio’ che pensano sono stati epurati, se molti onesti alzassero la testa sarebbe diverso.
Se tutto e’ regolare, come continuano a sostenere perche’ non mostrano le carte e spiegano i fatti anche ai Soci se non sopratutto a loro oltre che alla opinione pubblica. Continuare a nascondersi duetro gli avvocati lascia il dubbio che proprio tutto non sia cosi’ regolare.
Da Reggio a Milano. da Frosinone a Bergamo. Todos caballeros. E poi mai dimenticare Napoli e la Campania, il Piemonte e Parma, la Romagna e quella federazione di mercanti che fu del pescator di Imperia. Per finire (si fa per dire) nella palazzina di corso Trieste dove si celebrano giornalieri funerali in nome e per conto della casa di vetri che ieri erano oscurati e oggi in frantumi. Ahi, Bonanni, quanti danni facisti con la tua buona fede di neocatecumeno ! Quanta pena a pensare agli anni ’70 e ’80 !
L’inchiesta di Report sui distacchi e sulle aspettative sindacali dimostra quanto sia imprudente e dannoso mettere certi sacri diritti nelle mani dei faccendieri. Quante braccia rubate ai lavori dei campi…
Ma per non buttarla in caciara come si dice a Roma… Perchè da via Po non si dà vita ad una inchiesta che vada a verificare quanti sono gli abusi consumati contro lo Statuto dei lavoratori ? Invece di certi autodafè
affidati agli uffici stampa si dimostrerebbe che il “sistema” è sano e la morale è salva.
Non sarei così convinto che farsi assumere per poter fruire dell’aspettativa sia perfettamente lecito. Non è stato questo che ha detto Ranucci. E’ tutto in astratto lecito, ma bisogna vedere se in concreto quel contratto sia sorto nel rispetto della sua funzione tipica. Si assume una persona perchè il datore di lavoro ha bisogno della sua prestazione in cambio di una retribuzione. Una volta instaurato il contratto per tali originarie ragioni, se il lavoratore viene eletto ad un carica sindacale, allora si può effettuare il distacco.
Quest’ultimo, quindi, presuppone l’esistenza di un rapporto genuino.
Nei casi raccontati da Report, però, è accaduto il contrario di ciò che imporrebbero le questioni di cui si discute. Un datore di lavoro ha assunto una persona che si trovava già in una situazione che il legislatore, con l’art. 31 dello statuto, ritiene poco compatibile con l’obbligazione lavorativa.
Bisognerebbe chiedersi allora, tornando al caso Anas, cosa si aspettava la società dal neo assunto, visto che all’epoca il Sig, Sbarra ricopriva addirittura un incarico regionale?
Allora è ragionevole presumere che il contratto di lavoro sia simulato e quindi il datore non abbia mai avuto effettivamente l’esigenza di stipularlo, ma lo abbia fatto solo per creare le condizioni affinchè il fortunato di turno fruisse dei benefici legati al distacco sindacale.
Quindi se di simulazione assoluta dovesse trattarsi, allora potrebbero configurarsi, in primo luogo, gli estremi della truffa, aggravata e poi, perchè no, anche quelli del sostegno ad un sindacato di comodo, ai sensi dell’art. 17 dello statuto.
Una vergogna incommentabille. Mi auguro la magistratura si svegli altro che avvocati
Sarebbe interessante scoprire chi ha fatto l’operazione e chi ha chiesto il distacco all’epoca l’anas non era ancora fit ma p.i. ed il boss cisl all’anas era un certo Michele Salvino peccato che sia deceduto forse Claudiani
segretario Fit dell’epoca ne sa qualcosa o anche sua figlia avvocato successivamente assunta all’anas.
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Questo commento fa riferimento a persone che, se vogliono, possono correggere, precisare o smentire qualsiasi cosa che li riguardi mandandoci il loro intervento. Come sempre, da sei anni a questa parte.
il9marzo.it
Gli emiliani e Petteni hanno per anni aizzato la postina contro il mondo a fare guerre inutili. E ora sono anche protetti dagli schizzi.
Ma l’inps dove è, a dimenticavo è in mano ai sindacati e cane non mangia cane.
Tutto affossato.
Ci sono denuncie circostanziate su stipendi in nero, rimborsi fittizi, i indennità giustigicate con i rimborsi appartamenti a roma pagati con i rimborsi o robe simili denunciati alla finanza, all’inps all’inal all”ispettorato del lavoro e tutte insabbiate?
Ci sono documenti a dimostrarlo
Ma come dice Dorigon della lega il generale che indaga lo abbiamo messo noi.
Forse d dico forse la cisl ha qualcuno presso l’inps finanza, inail e ispettorato del lavoro?
Se ho capito bene Sbarra mentre era responsabile della cisl calabria è stato assunto dall’Anas calabrese e si è messo in distacco sindacale retribuito. La cosa se è così è già molto grave in tutti i sensi, ma se guardiamo cosa ha fruttato in termini economici all’interessato c’è da arrabbiarsi perchè sicuramente non è stato assunto con la qualifica di cantoniere. Per completezza di informazione sarebbe interessante conoscere questo aspetto economico e il costo degli oneri dell’assicurazione obbligatoria, un costo notevole a carico dell’Anas senza lavorare. Come possiamo chiamarla in sintesi questa operazione? Mi meraviglia che la magistratura non abbia ancora assunto almeno una iniziativa di garanzia, e che nessun parlamentare non abbia ancora sentito il dovere di avanzare una interrogazione al Ministro competente.
Per la verità, la questione non sta in questi termini: il vero guadagno Sbarra non lo ha avuto dall’Anas ma dall’aumento delle retribuzioni oltre le indicazioni regolamentari durante la segreteria Bonanni, poi confermati e resi regolamentari con la segreteria Furlan.
https://www.il9marzo.it/wp-content/uploads/2015/11/bp_sbarra.pdf
Se la CISL è una casa di vetro la strada è una sola: querela per falso e diffamazione con ampia facoltà di prova contro Report, Rai 3 e tutte le persone che nei diversi servizi hanno messo la faccia.
Se non lo fa, dimostra “per tabulas” che tutto quanto è stato detto è vero, sacrosanto e documentato.
In ogni caso, comunque, INPS, Ispettorato del Lavoro e Guardia di Finanza dovrebbero avere ampia materia di indagine, e qualora emergano fattispecie con rilevanza penale, anche qualche Procura della Repubblica.
Inoltre, dato ma non concesso che l’assunzione del sig. Sbarra all’Anas sia stata regolare, dal punto di vista etico è una schifezza.
Frammenti sconclusionati di osservazioni notturne.
Stavo immaginando cosa avrebbero pensato gli iscritti o l’opinione pubblica se, nel 2004, il segretario generale della USR della Regione dove abito (o dove abitiamo), magari dipendente del sindacato, fosse stato assunto all’ANAS o in qualunque altra azienda pubblica o para pubblica. Sarebbe stato uno scandalo.
Pensavo anche a quanti sindacalisti venivano assunti da aziende, solo per avere l’aspettativa della legge 300.
E’ altrettanto vero che all’interno del sindacato (non solo la CISL) vengono assunti figli, fratelli, cugini, mogli di sindacalisti: si tratta di un fenomeno molto diffuso e si potrebbero citare centinaia di esempi. Si dirà che tale fatto è giusto perché la CISL, come gli altri sindacati, è un’associazione ai cui valori si devono uniformare tutti coloro che ci lavorano e non sarebbe un caso che lo Statuto dei Lavoratori non si possa applicare integralmente ai dipendenti del sindacato. Tuttavia, se questo si poteva giustificare in passato quando la CISL era piccola, oggi diventa controproducente, perché perpetua un’organizzazione chiusa in se stessa e non aperta alla società. Non è però accettabile che il sistema dell’assunzione dei parenti, magari non sbagliato di per sé (lo fanno anche tante aziende private) diventi poi un modo per tenere tutti buoni ed evitare qualsiasi critica.
E che dire poi del fatto che il “Nuovo codice etico”, pieno di principi di altissimo valore, vieta le assunzioni di parenti ? Volete scommettere che, se qualcuno denunciasse qualche caso ai Probiviri, non solo si vedrebbe respinto il ricorso, ma rischierebbe pesanti ritorsioni ?
Le magre figure nelle quali è incappata la CISL, negli ultimi tempi, non saranno dovute anche ad atteggiamenti riluttanti quando non alteri, suggeriti magari da Uffici Stampa o Avvocati non del tutto brillanti e capaci ? Non sarebbe stato meglio rispondere alle domande in modo circostanziato, magari anche ammettendo qualche errore, anziché fuggire come animali braccati ?
Nelle settimane e mesi scorsi, Report ha imbastito servizi su uomini politici, finanzieri, rappresentanti dell’OMS, Cardinali etc. Insomma ha spaziato in tanti campi. Alcuni, coinvolti nelle inchieste, hanno risposto e forse è stato meglio perché hanno cercato di spiegare il loro punto di vista.
Report ha sempre torto ? E’ sempre in malafede ? O lo è solo quando parla di noi CISL ? C’è sempre una regìa per destabilizzare sindacati, alcuni partiti, la Chiesa, o invece sono servizi – peraltro apprezzati da un parte non piccola dell’opinione pubblica e dei telespettatori – che vogliono mettere in evidenza delle distorsioni che, nel caso nostro, sono ben note a chi ha fatto sindacato per anni. ? E che si potrebbero anche correggere, senza danneggiare l’organizzazione, ma anzi aiutandola a crescere.
Domani, magari, leggeremo che gli iscritti alla Cisl sono aumentati e non diminuiti, ma se così fosse realmente, perché arrabbiarsi ? Sarebbe più proficuo promuovere altri servizi di tal fatta.
Infine, mi ha fatto tenerezza la delegata Fisascat intervistata,la quale dice: “ho mandato una lettera alla segretaria generale pro tempore della CISl, Furlan, e non ho mai avuto risposta”. E’ un costume ben praticato a tutti i livelli.
Mi è anche venuto in mente quanto confidatomi da un delegato sindacale dipendente di una grande azienda con ramificazioni internazionali: mandò una mail al mega amministratore delegato della Società, per porre dei problemi ed ebbe la gradita sorpresa di ricevere una risposta diretta. Non c’è paragone !
Da un segretario appena eletto sarebbe da aspettarsi qualche pulizia pasquale. Continuare a far “parlare gli avvocati” non ha nulla che possa dirsi un cambio di stile. fidarsi dei congiurati contro Bonanni è ingenuo oppure segno di una prigionia costretta e di comodo. Chi tradisce una volta tornerà a tradire.
Tenga presenti il Nuovo i punti cardinali delle imboscate : Liguria… Bergamo… Parma…Venezia…Ravenna…Forlì… e giù nelle terre dei Greci e dei Cartaginesi.
Il sistema usa e getta è costume dei nichilisti senza principi e valori.
Faccia come Francesco d’Assisi : si spogli di tutti gli orpelli e dei “sacri” paramenti indossati dai Satrapi della Mesopotamia. apra porte e finestre e faccia entrare aria nuova.
Questo sarebbe ciò che – al netto della sua vita passata (chiacchierata) – gli darebbe meriti davanti alla Storia.
La sua fama futura è del tutto e solo nelle sue mani.