La versione di Treré

Fra tante lettere che girano nella Cisl per lo più in forma anonima, ce n’è una firmata con nome e cognome che vale la pena di segnalare. Anche perché la firma è di Graziano Treré, presidente dello Ial. Una sigla che, nella storia recente della Cisl vuol dire debiti, fallimenti e perdita di reputazione nell’opinione pubblica.

La colpa, va detto, non è di Treré, nel senso che i fallimenti e i lavoratori rimasti senza stipendio sono dovuti a buchi aperti nelle gestioni degli istituti regionali che, un po’ come le regioni nell’ordinamento della Costituzione nazionale, vogliono l’autonomia ma poi fanno peggio di Roma.

Nei giorni scorsi, Treré ha scritto un po’ a tutti nella Cisl, e infatti la sua lettera è arrivata, per via indiretta, anche a noi. Che volentieri la pubblichiamo perché la nostra filosofia è “tutto deve essere reso pubblico”, pronti a pubblicare anche eventuali smentite, precisazioni o commenti di chiunque si senta chiamato in causa.

Ci limitiamo, per ora, solo a contestualizzare la vicenda ricordando che lo Ial è un capitolo dello scontro precongressuale che ha avuto le sue ripercussioni nel consiglio generale della Cisl che si è riunito la settimana scorsa. Uno scontro che, a quel che si sa, si è allargato alla segreteria confederale dove, a quanto si dice, uno dei segretari ha scritto un’altra lettera alla Furlan che ha avuto l’effetto di … una Bomba.

Di questo magari parleremo un’altra volta. Intanto buona lettura di quel che ha scritto Treré, che ha reso pubbliche le sue ragioni e le sue critiche alla signora Anna Maria per le cose che ha detto dello Ial al consiglio generale, agli amministratori di Via Po 21 sia della vecchia gestione, cioè Bonfanti e Ragazzini I, sia della nuova, cioè Ragazzini II, e anche all’attuale segretario organizzativo, la Ventura Giovanna, ex segretaria della Cisl piemontese, una delle regioni dove lo Ial è andato a rotoli.

Per non parlare dei problemi dello Ial della Liguria. Che sarebbe il territorio d’origine della signora Anna Maria.

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– alla segreteria confederale

– ai componenti comitato esecutivo Cisl

e p.c.

ai Probiviri confederali

presidente Carlo Biffi

 

Oggetto : Situazione patrimoniale e finanziaria dello IAL Nazionale

Vengo sollecitato da diversi Componenti del Comitato Esecutivo, che hanno preso atto delle dichiarazioni del Segretario Generale fatte al Consiglio Confederale del 05 Dicembre u.s., a chiarire le affermazioni relative alla regolarità di tutte le strutture interessate nel restituire i debiti accumulati nelle singole realtà regionali dai rispettivi IAL (allora ancora “Associazioni”).

Nella comunicazione inviatavi il 25/11/2016, sono state allegate due lettere precedentemente trasmesse al Segretario Generale in data 05/07/2016, ed una allo stesso Segretario Generale ed al Segretario Confederale Amministrativo Piero Ragazzini, in data 12/10/2015, che contenevano tutti i chiarimenti richiesti circa la situazione delle strutture che, in quanto fallite, mantengono ancora pendenze debitorie verso i curatori fallimentari.

Probabilmente, il Segretario Generale non ha correttamente acquisito i contenuti delle stesse ai quali, oggi, credo opportuno aggiungere qualche ulteriore specifica e informativa che mette in discussione e prova quanto da lei erroneamente dichiarato riservandomi, comunque, ogni ulteriore necessaria informazione.

Per quanto riguarda il Piemonte, ci sono due aspetti di cui tenere conto. C’è una azione risarcitoria per oltre 53 milioni di euro che il commissario straordinario Avv. Antonio D’Addario ha anticipato di volere avviare nei confronti degli organi sociali dello IAL CISL Piemonte e dei soggetti sindacali con funzione di controllo (tra i quali anche le persone che all’epoca rivestivano la carica di responsabili della USR CISL Piemonte, tra i quali la sig.ra Giovanna Ventura) a cui viene imputato di aver determinato il dissesto finanziario. Vi rammento altresì che, con nota del 30/05/2014, lo stesso Commissario Straordinario ha messo in mora i componenti degli Organi Sociali dello IAL CISL Piemonte e altri soggetti con funzioni di controllo (All. 1).

A tutto ciò va aggiunto il prestito concesso alla struttura del Piemonte dallo IAL Nazionale all’epoca rappresentata dal Segretario Mario Scotti, successivamente sostituito dalla Sig.ra Giovanna Ventura che a sua volta ha nominato quale Amministratore Unico dello IAL CISL Piemonte il Sig. Giovanni Marchionni.

Tale prestito è stato garantito nella sua restituzione dal Segretario Amministrativo delle Confederazione stessa, Ermenegildo Bonfanti, che si è impegnato qualora l’USR non avesse provveduto all’escussione amministrativa del debito stesso nei confronti dell’USR Piemonte.

A comprova di quanto fino ad ora affermato, allego la documentazione inerente il prestito da noi concesso per la somma di 3 milioni di euro che abbiamo acquisito contraendo un mutuo con la Banca Carife di Ferrara, alla quale dobbiamo restituire circa 165 Mila Euro annui per 25 anni (All.2).

Rivendichiamo, conseguentemente, la concretizzazione degli impegni assunti dal Segretario Amministrativo Confederale, visto che da allora abbiamo ricevuto solo il corrispettivo di due rate e che l’attuale Segretario Amministrativo Piero Ragazzini si è ben guardato dal mantenere gli impegni assunti dalla CISL.

Analogamente, abbiamo concesso un prestito di 2 milioni di euro alla USR Veneto, a sostegno dello IAL CISL Regionale, sempre garantito nella restituzione dal Segretario Amministrativo Bonfanti per il quale debito attendiamo analoga coerenza da parte della Confederazione (allegata lettera a firma congiunta. All.3).

Per quanto attiene alla situazione inerente al fallimento dello IAL CISL Liguria, risulta sussistere una esposizione debitoria complessiva pari a Milioni 8.814,645 Euro e non risulta, allo stesso tempo alcun accordo di restituzione da parte della CISL Liguria. Lo stesso curatore fallimentare, Dott. Dell’Olio, da me interpellato, dichiara di non aver mai interloquito con nessuno della USR CISL Liguria e, quindi, di non conoscere nessuno della CISL Regionale.

Rimangono, oltretutto, in sospeso gli effetti del fallimento dello IAL CISL Lazio e di IAL Campania e le situazioni giudiziarie dello IAL CISL Abruzzo.

Credo, con questa nota, di aver ampiamente dimostrato la veridicità di quanto fino ad ora affermato e la strumentalità di ogni alternativa dichiarazione.

Cordiali saluti

L’Amministratore Unico IAL Nazionale S.r.l. Impresa Sociale

Graziano Trerè

 

 

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4 Commenti - Scrivi un commento

  1. Mi pare che si stia arrivando al dunque è questi miasmi che cominciano a sentirsi sono i primi, dei tanti Ial sparsi per l’Italia che penso e mi auguro vengano anch’essi. presto e giustamente a galla. mi riferisco alla storia recente e meno recente dello Ial in: Sicilia, Abruzzo, Lazio e campania ecc-
    Mi chiedo ancora una volta come si può permettere che questi gestori cosi fallimentari su tutti i fronti; ora si scopre anche economici. possano retribuirsi con i soldi che Fausto ci ha fatto conoscere? E permettere loro di ricandidarsi per guidare ancora la Cisl. Quando al massimo dovrebbero potersi candidare per una vacanze nelle patrie galere. Oramai in quando a farci ridere addosso abbiamo superato anche la UIL. Proprio un bel primato. Povera CISL, poveri noi che brutta fine.

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  2. mandate il tutto al noto giornalista del corriere della sera che a quanto pare sa molto di Cisl, vediamo se la pubblica è l’unico modo per far saltare sti personaggi.
    Manderei i vari dossier anche alle Iene in modo che possano capire ancora meglio perchè hanno fatto fuori Fausto e C

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  3. provate a cliccare su google fallimenti dello Ial cisl in italia ce una raccolta inimmaginabile interessante è il primo relativo allo Ial lazio oggetto di una trasmissione report della Gabanelli con intervista a Bonanni muratore in Sicilia.

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