Ce l’ha fatta

Ma è veramente buffo che, per corroborare questi argomenti , la difesa della Cisl alleghi alle proprie memorie depositate in Tribunale una foto “che ritrae il commissario col ministro Martina”. Perché, uno ha ragione se fa la foto col ministro? E allora, se si fosse fatto il selfie con Papa Francesco in Piazza San Pietro?

 

Lo scrivevamo su questo blog il 28 marzo 2015, commentando il fatto, oggettivamente ridicolo, che per tentare di dimostrare la legittimità dell’illegittimo  commissariamento della Fai, la Cisl avesse prodotto una foto del dottor Sbarra dell’Anas col ministro Martina (del resto tutti i provinciali amano poter dire quando tornano al paese “io frequento gente importante”). E avevamo quasi predetto che, prima o poi, sarebbe riuscito a farsi anche lui una foto col papa. Che è buono e non la nega a nessuno.

C’è voluto un po’ di tempo, ma alla fine il dottor Sbarra dell’Anas ce l’ha fatta. Si è imbucato in un’udienza concessa dal papa all’Associazione internazionale rurale cattolica (ossia l’Icra del dottor Vincenzo Conso) e alla fine si è impossessato del papa.

Non una, ma ben due foto ora ritraggono assieme quel licenziatore di padri di famiglia (nonché titolare di un distacco retribuito dall’Anas dove non si sa quando mai ha lavorato) con il papa che il 3 settembre 2014 ha detto:

“con il lavoro non si gioca! Chi toglie il lavoro, sappia che toglie la dignità alle persone”.

Questa è la cosa brutta di quelle foto. Ma ce ne sono anche di buffe. Ad esempio il sito Fai che parla di uno Sbarra in udienza dal Papa “per la Fai Cisl” (cosa che dal sito del Vaticano non risulta). O il fatto che dalle immagini si vede chiaramente il dottor Sbarra dell’Anas, che trattiene per la mano il papa, il quale (sempre col sorriso sulle labbra) cerca di divincolarsi dalla presa perché avrebbe qualcosa di più importante da fare che star lì ad ascoltare quel buffo personaggio che cerca di farsi fare più foto che può.

il papa si divincola dalla presa 01

Un po’ come fa Paolini, quello che si mette dietro ai giornalisti della tv in collegamento per far vedere la sua faccia a tutti.

 

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10 Commenti - Scrivi un commento

  1. Papa Francesco ha quindi congedato i rappresentanti dell’ICRA richiamandoli a “UNO STILE DI VITA SOBRIO E UNA CULTURA DEL LAVORO AGRICOLO CHE HA I SUOI FONDAMENTI, COME PURE I SUOI OBIETTIVI, NELLA CENTRALITA’ DELLA PERSONA, NELLA DISPONIBILITA’ ALL’ALTRO E NELLA GRATUITA’ ”

    A ME PARE CHE LO STILE DI VITA ED IL MODO DI AGIRE DI UN PERSONAGGIO COME LO STRADINO SIA MOLTO MA MOLTO LONTANO DAL PENSIERO DI SUA SANTITA’ E A VOI?
    WIVA LA CISL LIBERA

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  2. Perché dovremmo vergognarci? Non siamo mica noi che abbiamo tolto il lavoro a chi ne aveva bisogno. E non siamo noi che abbiamo un distacco dall’Anas senza averci mai lavorato, almeno a quanto risulta dal curriculum pubblicato sul sito della Fai.

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  3. QUI SE C’E’ QUALCUNO CHE DEVE VERGONARSI, QUELLO SEI TU E IL TUO PADRONE, NON FOSSE ALTRO PER LA TUA INGNORANZA. GIUSTO PER RINFRESCARTI LA MEMORIA TI RIPORTO ALCUNI SIGNIFICATI CHE SI DA ALLA TUA INFELICE ESPRESSIONE. PERCHE COME POTRAI LEGGERE L’INSULTO CALZA A PENNELLO PROPRIO AL TUO PADRONE CHE DEL VIVERE ALLE SPALLE DEGLI ALTRI NE HA FATTO UNA PROFESSIONE LAUTAMENTE RETRIBUITA. CERTO IL TERMINE PIU’ ESATTO SAREBBE PARASSITA PERO’ IL CONCETTO Eì LO STESSO NON CREDI?
    Chi è lo sciacallo?
    Chi approfitta della buona fede del prossimo
    Chi continua a mentire spudoratamente profittando della credulità altrui?
    Dal dizionario del corriere della sera leggo: sciacallo s.m.
    fig. sfruttatore, strozzino, profittatore ECC.
    CONTR. benefattore, altruista, filantrop

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  4. A PROPOSITO DI STRUMENTALIZZAZIONE QUESTI INETTI LA ESERCITANO IN TUTTI I MODI GUARDATE COSA SONO ARRIVATI A FARE A CARNITI:
    “Consentitemi una brevissima premessa. Quando pochi giorni fa Raffaele Morese mi ha comunicato che gli serviva il testo scritto del mio intervento per oggi, richiesta del tutto inconsueta, per un momento mi è balenato il sospetto che la formula canonica utilizzata secoli fa dal censore ecclesiastico per le pubblicazioni a stampa ammesse “Nihil obstat quominus imprimatur”    (nulla osta a che sia stampato) fosse stata fatta propria da un oscuro censore laico per gli interventi orali: “nulla osta che sia pronunciato”. Mi sono però subito reso conto che la spiegazione era assai più semplice. Persino banale. Poiché questa riunione ha una durata limitata, gli organizzatori volevano    essere certi    che non avrei sforato il tempo che mi è stato assegnato.”
    CHE LA CLASSE DI PIERRE NON FOSSE ACQUA LO SAPEVO DA TEMPO E LO HA DIMOSTRATO ANCORA UNA VOLTA ANCHE IN QUESTA OCCASIONE NON TANTO CON RELAZIONE MA A MIO AVVISO CON LA PREMESSA DOVE CON LA SUA INNATA SIGNORILITA’ E CAPACITA’ DI COMUNICARE HA COMUNICATO ALL’UDITORIO SENZA DIRLO DI ESSERE STATO SOTTOPOSTO A CENSURA DA UN CENSORE LAICO CHE NON RITENEVA PER NULLA OSCURO.
    VI SEMBRA PLAUSIBILE E CREDIBILE LA MOTIVAZIONE ADDOTTA DA MORESE DEL TEMPO CONTINGENTATO AL FESTEGGIATO. E COMUNQUE IN UN CASO O NELL’ALTRO GLI ORGANIZZATORI HANNO DIMOSTRATO TUTTA LA LORO INSIPIENZA O DOLENZA IO PROPENDO PER LA SECONDA
    UN VECCHIO CISLINO STUFO DI QUESTI IMBELLI

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    1. Una precisazione: nello spazio dei commenti possono scrivere tutti, senza che questo implichi necessariamente che ‘il 9 marzo’ condivida sempre. Infatti pubblichiamo anche quello che scrivi tu, che qui hai la stessa libertà di tutti, chi la pensa come te e chi la pensa in maniera diversa da te.
      Quanto all’uso dello stampatello, non riteniamo di doverlo censurare così come non censuriamo le tue espressioni un po’ forti come “sciacalli” o “livorosi malvissuti”; possono piacere o non piacere ma rientrano comunque nella libertà di espressione.
      Infine, perdonaci se te lo facciamo notare, ma chi non è un malvissuto con i suoi livori di solito non ha bisogno di accusare gli altri di esserlo.
      https://www.il9marzo.it

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  5. Cristianamente dobbiamo sperare che il tocco, ancorché “usurpato”, da parte dell’aguzzino Sbarra, della mano del Santo Pontefice sortisca lo stesso effetto taumaturgico che sorti’ il miracolo di GESÙ che arrestò l’emorragia della donna(omelia di ieri). Nel caso nostro il miracolo dovrebbe trasformare la cattiveria pura oltre che il fariseismo più becero del calabrese dell’ANAS approdato con i mezzi che sappiamo in CISL e poi in FAI in bontà e spirito cristiano vero… ma sarebbe, appunto, un miracolo. Ma,caro admin di questo blog, a parte questo, voglio dirti che sei un esempio di tolleranza e rispetto delle opinioni di tutti, fino al punto di pubblicare le oscenità di uno (o più soggetti, ma uno in particolare che è ben individuato nel suo servilismo oltre che nella sua “pesante” insipienza). Certo, perché un soggetto, appunto, che senza un minimo di decenza e vergogna (che un bigotto dovrebbe conoscere più di altri) si permette di insultare persone che hanno subito la perdita del lavoro e/o la rimozione forzata dall’incarico e conseguente devastazione mentale e fisica ad opera del “calabrese” Luigi Sbarra con metodi semplicemente fascisti, non dovrebbe essere ospitato su questo blog. E se, caro admin e cari colleghi anonimi e non, dovessimo pensare che “questi” comportamenti civili e rispettosi possano insegnare a “vivere” a Sbarra ed ai suoi servi, saremmo degli inguaribili visionari. Questi hanno la cattiveria finalizzate all’annullamento di chi non obbedisce stampato in modo indelebile nel loro dna e non hanno, ripeto, neanche la decenza di tacere, ma capiamo che obbediscono anche in questo all’ordine di reagire e continuare ad offendere impunemente persone già gratuitamente devastate. Per noi che speriamo non essere bigotti ne farisei e pur comprendendone la deviazione, è però ferma la certezza che il male non può prevalere e non prevarrà. Nel frattempo però non dimentichiamoci di agire concretamente in tutti i modi possibili.

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    1. Caro amico, grazie del complimento se mi consideri un esempio di tolleranza, ma qui non si tratta di tollerare l’intollerabile, si tratta di rispettare la regola che ci siamo dati: diritto di replica a tutti, nessuno escluso. E nessuno vuol dire nessuno. Anche perché chi è certo delle proprie ragioni non ha bisogno di nascondere le ragioni, vere o false, degli altri, anzi più si parla liberamente e più diventa evidente la verità. Mentre la calunnia sul prossimo, tanto diffusa nella Fai di oggi, serve proprio a nascondere la verità e diffondere la menzogna, e infatti non ammette replica.
      Per questo non censuriamo nessuno, se non per levare ogni tanto qualche termine un po’ troppo forte dai vostri commenti; perché dal confronto dialettico la verità dei fatti emerge meglio, anche quando a parlare sono gli avversari della verità.
      Questo è il nostro primo modo di “agire concretamente”; dire la verità e lasciare che emerga. Poi, hai ragione tu quando dici che bisogna agire anche “in tutti i modi possibili”
      Certo, poi la verità va anche riconosciuta, perché se uno chiude gli occhi non vede neanche il sole a mezzogiorno. E nella Fai di gente con gli occhi chiusi, e la bocca aperta per diffondere calunnie sul prossimo, ce n’è parecchia. Ma per quelli neanche un miracolo basterebbe perché, perdonami se chiudo con una citazione evangelica anch’io, coloro che non vogliono vedere e ascoltare “neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi”.

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