Dove ci hanno portato i “contratti storici”

Il nostro secondo blog pubblica la segnalazione (che trovate a questo link) di una ricerca realizzata in Germania da studiosi legati alla fondazione Hans Boeckler sulle retribuzioni in Europa.

Guardate l’immagine qui sotto: anche se le didascalie sono in tedesco, l’immagine ed i numeri sono eloquenti.

La colonnina gialla è la crescita media delle retribuzioni in termini reali in Europa. La secondo è l’andamento delle retribuzioni reali in Italia: che restano molto indietro sia alla prima colonnina, sia alla terza (Francia), sia alla quarta (Germania). Eppure, spiegano i ricercatori, anche in questi paesi le retribuzioni reali crescono non perché sono stati decisi grandi aumenti, ma solo perché i prezzi non crescono.

 

Ecco dove ci hanno portato i rinnovi “storici”degli ultimi anni, che continuano ad essere stipulati in base ad un criterio, come l’inflazione, che è “storico” nel senso che appartiene al passato.

E se invece di fare contratti “storici”, “innovativi”, “di svolta”, contratti apprezzati dai “punti di riferimento del giuslavorismo“, la prossima volta si facesse un contratto normale, che aumenta in maniera normale le retribuzioni?

Perché da un po’ di anni le uniche retribuzioni che i dirigenti della Cisl hanno fatto crescere solo le loro.

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10 Commenti - Scrivi un commento

  1. E hanno ancora il coraggio di proporsi come difensori e salvatori dei lavoratori.
    ALTRO CHE VERGOGNA hanno la faccia come il cxxx quando e sporco. E adesso e della serie “al peggio non c’è mai fine” dobbiamo vedere un galantuomo come Fausto espulso per aver denunciato la verità dei fatti e un figuro come Bonanni promosso a professore ma qui siamo al capovolgimento totale del mondo. Fanno tutti schifo auguro loro con lo stesso criterio auguro loro tutto il bene di questo mondo
    ZORRO

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  2. ECCO DOVE CI HANNO PORTATO

    DALLA STAMPA TEDESCA E SVIZZERA DELLA SETTIMANA SCORSA, HO RIPRESO I DATI CHE SEGUONO INERENTI L’ITALIA CHE LA DIPINGONO IN UN MODO, ALQUANTO DIVERSA, DA COME CE LA PRESENTANO, OGNI GIORNO GLI ARALDI DEL POTERE ITALIANO.
    -Nell’ultimo anno il debito in Italia è cresciuto di 36 miliardi di euro
    -La produttività nel bel paese, dal 1995 ad oggi è cresciuta del 6,5 %; quella della Germania del 28%; del Portogallo 25,8 e della Spagna 15,9
    -Oggi non é più la Grecia a forte rischio ma l’Italia
    -al contrario di quanto ci racconta la stampa nostrana circa il calo della disoccupazione; per la stampa estera resta inchiodata al 37%
    -Il potere d’acquisto dal 2012 a oggi è stato di -5%

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  3. facciamo una lettera aperta agli iscritti elencando gli aumenti di stipendio della <Furlan e c e poi decidano loro se approvare o meno i rinnovi.

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  4. veramente andrebbe fatta trasparenza su tutte le spese sostenute dalla confederazione comprese quelle di rappresentanza, telefoniche , sulla sede a bruxelles, sui pensionati/collaboratori e molto altro. e’ riduttivo pensare agli stipendi e’ il momento di fare chiarezza su tutto, la cisl non è una proprietà privata. mi viene ancora da ridere (amaramente) quando bonanni parlava di spending review accusando il governo di non saperla fare e che solo la cisl era in grado di applicarla al proprio interno!!!!!

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  5. L’unica cosa da fare è abolire qualunque forma di stipendio aggiuntivo a quello che si matura nella categoria di provenienza più tutti rimborsi pesa per svolgere la propria funzione con obbligo di rotazione negli incarichi da poter ricoprire ognuno per non più di una volta..
    abolire le sedi confederale territoriali e regionali lasciando la confederazione nazionale dividendo i posti in base agli iscritti di ogni categoria. abolire anche le strutture regionali di categorie perchè con i mezzi informatici il rapporto può avvenire direttamente tra centro e periferia. se le regioni politiche sono stato un fallimento quelle sindacali altrettanto. Dunque via tutti i rami secchi utili solo per parcheggiare e arricchire i trombati o i tromboni in attesa di megapensione. quanti ce ne sono non avete idea.

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  6. Ero presente al direttivo Fim di oggi in cui hanno fatto lo ‘spiegone’ del nuovo contratto metalmeccanici.
    In pratica, sarà l’ultimo a livello nazionale, perchè moltissime materie importanti, dall’assorbibilità dei premi, alla produttività, sono delegati alla contrattazione aziendale. Sarà durissima dove il sindacato non c’è o se è presente non conta nulla, trasformato come è in notaio ratificatore di ciò che decide l’azienda, perchè non ha forza alle spalle.
    Gli iscritti continuano a non avere un trattamento differenziato rispetto agli altri; si perdono circa 6 mesi di adeguamento all’inflazione; i 51 euro sono solo teorici, i prezzi potrebbero restare fermi e quindi l’ammontare in busta paga sarebbe ancora minore. A guadagnarci è solo chi gestisce fondi pensione, fondi sanitari, welfare. Insistono che se si prendono 100 euro in più di stipendio, se ne perdono 20 grazie alla tassazione. Invece i 100 euro stanziati per il welfare nel 2017, quelli sono ‘puiliti’. Beh sinceramente preferisco averli in mano e decidere come spenderli. Non è nemmeno detto che il nuovo meccanismo di welfare parta puntuale. Formazione, vendono come grande conquista 3 giorni in un triennio, di cui uno a carico del lavoratore. In più, tutto ciò che riguarda mansionario e partecipazione dei lavoratori alla gestione è alquanto vago, forse sta lì sul contratto solo come riempitivo. Insomma, una delusione totale. La prossima volta, se mai ci sarà, voglio sindacalisti tedeschi o francesi a trattare al posto di questi qua. I Bentivogli boys.
    Dimenticavo, ovviamente per le donne, di nuovo e di positivo non c’è niente. Allegria. Per fortuna non devo indire assembleee e andare a spiegare i contenuti di questa porcheria. Questo piacere in azienda ce l’avrà qualcun altro. Se mai lo farà, tanto da noi la partecipazione è sempre miserrima. Dato che sono previste epurazioni causa congresso, potrebbe essere questo l’ultimo o il penultimo consiglio generale, almeno per me. Forse è una liberazione. Adeste, fideles, dato che siamo in clima Fim prenatalizio…posticcio e insopportabile.

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  7. UN ASINO OFFESO DAL PARAGONE · Edit

    Siamo dunque al si salvi chi può e i mega stipendiati ignoranti come una capra zoppa pensano di salvare se stessi svendendo i lavoratori. sono cosi corti di comprendonio che non hanno capito che così si scavano la fossa da soli.
    Questi perderebbero la guerra anche con un esercito di ciuchi tanto per convenire con chi ha parlato di corsa degli asini.
    UN ASINO OFFESO DAL PARAGONE

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  8. Ha ragione l’asino di offendersi, perché lui vive rispettando l’istinto che la natura le ha dato. Loro invece lo fanno per limitate capacità intellettive che evidentemente la natura le ha negato. C’è una bella differenza non vi pare?

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  9. La base iscritti Cisl · Edit

    Sindacalisti Cisl! I tempi stanno maturando: la base vi caccerà a calci nel sedere.
    Non rappresentate più gli iscritti, non fate il nostro interesse!
    Siete il passato indegno! Toglietevi di torno, non vi vogliamo più vedere! Lasciate spazio al nuovo, ovvero al vecchio in termini di valori e capacità!

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