85 a 51 e il punto di riferimento giuslavorista

Anche il pubblico impiego si avvia a far meglio dello “storico” contratto dei metalmeccanici? I numeri direbbero di sì, visto che dal confronto col governo è uscita l’indicazione di aumenti medi di 85€. Che non sono i 105 degli alimentaristi, ma sono più dei 51 di Fim Fiom e Uilm.

In realtà, anche qui bisogna stare attenti alle illusioni ottiche. Per ora, complice forse un clima prereferendario che induce il governo ad essere generoso, c’è stato un accordo di massima, ma poi le trattative le farà l’Aran, e allora bisognerà vedere come si tradurra quel numero 85, e per chi. E poi, con i contratti fermi da così tanto  tempo, un aumento “storico” andrebbe diviso per gli anni di vacanza contrattuale ed essere ridotto ad una cifra inferiore al 51 metalmeccanico.

Intanto però sul piano semplicemente numerico, il Bentivogli Marco si trova a poter essere scavalcato anche dal suo opposto il capo della Fp Giovanni Faverin.

Poco male, perché il giovane e ambizioso segretario della Fim, battuto forse sul piano dell’economia (ma il giudizio andrà dato anche su quel che accadrà con la contrattazione aziendale) si può consolare col diritto del lavoro. Visto che, come twitta la Fim, “tutti i punti di riferimento del giuslavorismo italiano hanno riconosciuto questo contratto innovativo e di svolta”.

E in effetti, come abbiamo scritto anche noi sul nostro secondo blog, il contratto dei metalmeccanici ha avuto un grande successo di critica. E piace anche ai professori di diritto del lavoro. E non solo ai soliti Ichino o Tiraboschi, stavolta plaude anche l’astro nascente del giuslavorismo, il professor Raffaele Bonanni, straordinario di Diritto del lavoro all’università telematica delle camere di commercio (non è una barzelletta; o meglio, lo è ma è anche la verità…).

E infatti i suoi complimenti “per l’innovativo contratto” sono stati prontamente ritwittati dagli “amici della  Fim”.

Che il prof. Bonanni sia uno dei nuovi “punti di riferimento giuslavoristici” del Bentivogli Marco?

 

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6 Commenti - Scrivi un commento

  1. Immagino che il professr Bonanni si fregi della laurea in come conseguire megastipendi e mega pensioni alle spalle dei lavoratori. Tradotto Come fottere il prossimo. Certo che LA VERGONA è un termine sconosciuto a questo povero arricchito nei modi che sappiamo.
    Ma la cosa che lascia di stucco che un ladro di polli sarebbe nelle patrie galere. ed uno così fa il professore non di come rubare i polli ma tanti lavoratori.

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  2. È un offesa a tanti giovani che ogni giorno si impegnano per conseguire una laurea nelle forme conosciute.Questo signore dovrebbe zittire e spero che qualcuno iscritto alla cisl gli faccia azioni legali per fargli restituire quello che non gli toccava.
    Un simpatizzante della cisl nonché legale per cui avanti coraggio.

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  3. IL CONTRATTO DEL PUBBLICO IMPIEGO-UNA SFILZA DI PROMESSE DI BUGIARDI PATENTATI
    Conscio di tutti gli improperi che mi cadranno addosso, non posso esimermi dal rilevare come, questo governo, con la complicità del sindacato e dei mas media continui a perseverare nel considerare i lavoratori degli allocchi e trattarli di conseguenza.
    Parto col ribadire che tutti i citati imbonitori di massa, precettati dal pinocchio/Renzi, per un’azione concertata e premeditata volta a spostare voti dal no al sì, in particolare nel pubblico impiego dove pare che diversamente i voti per il sì sarebbero stati molto pochi.
    Atteso dunque che l’obiettivo dell’intesa è il sì al referendum e non la firma dei contratti; considerato la fiducia, ridotta a sotto zero, che i lavoratori e i pubblici dipendenti ripongono in tutti i personaggi mobilitati, in virtù delle innumerevoli fregature e prese in giro del passato e recenti che le hanno propinato;
    tenuto conto che quello firmato è solo l’inizio di un percorso che non si sa quando, se e come finirà, datosi che si dovranno modificare anche delle leggi; considerato che molto probabilmente dopo il referendum, a prescindere che vinca il sì o il no si andrà ad un nuovo governo che potrà fare carta straccia di quanto appena sottoscritto.
    Come si può accettare supinamente di essere considerati degli incapaci d’intendere e di volere ed essere trattati come i fazzolettini di carta (usa e getta). Io voterò NO comunque e a chi legge dico: meditate gente meditate e non firmate cambiale in bianco col voto, perchè potreste pentirvene amaramente; ricordate il detto “PASSATA LA FE FESTA, GABBATO LO SANTO”.
    Non date ancora fiducia achi vi ha preso in giro tantissime volte dimostrando con i fatti che non la meritano.
    Luigi Viggiano 1 dicembre 2016

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  4. ribadisco class action degli iscritti contro bonanni e tutti quelli che hanno fatto e fanno un uso distorto (per essere eleganti) delle risorse. sicuramente l’economia la conosce bene bonanni sa come fruttano i soldi

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  5. Dirottare una parte degli aumenti contrattuali sul settore welfare aziendale sembrerebbe una buona idea, peccato che ci si dimentichi che è anche il miglior sistema per diminuire il trattamento pensionistico finale, ancor più oggi col sistema contributivo. E non serve la laurea del professore di Bomba per capirlo!

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  6. La base iscritti Cisl · Edit

    Di persone forti e oneste come il Sig. Viggiano ce ne andrebbero di più in Cisl. Facciamoci sentire senza timore! Si tratta di libertà di parola e di espressione; la base in democrazia, quella vera.
    Ancora bravo Luigi!

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