“La Cisl non dà indicazioni di voto”

“Non diciamo ai nostri iscritti cosa devono votare, hanno la loro autonomia di cittadini, nostro dovere è semmai quello di informarli sul contenuto del testo”  (Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl, riguardo al referendum sulla nuova Costituzione).

Un po’ come quando i preti non dicevano per quale partito votare…

 

 

 

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4 Commenti - Scrivi un commento

  1. Ancora una volta TOTO’ docet quando: in un film o trasmissione (non ricordo) così rispondeva ad un giudice che lo interrogava , Eccellenza io non c’ero e se c’ero dormivo.
    Ecco: questa finta equidistanza tra si e no é ridicola perché domando erano fantasmi quelli che da luglio e fino ad oggi hanno organizzato convegni non smentendo mai chi eventualmente interpretava male il loro pensiero? Compreso il giano bifronte Bentivogli.
    Allora due sono le possibiltà o che tantissimi giornalisti e semplici cittadini che attribuiscono o rinfacciano in ogni occasione il si della Cisl sono tutti rimbambiti.
    Oppure ai convegni e manifestazioni dormivano tutti. Come sosteneva nella gag Totò. Peccato pero che Totò faceva benissimo il suo mestiere di far ridere. Questi invece fanno piangere.
    JE SUIS FAUSTO’

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  2. FANNO PIANGERE ECCOME. LEGGERE PER CREDERE
    I DOCENTI SI SUICIDANO E LA FURLAN segretaria generale della Cisl ha ribadito ieri in Sardegna la necessità di aprire un confronto serio e costruttivo, al fine di creare le premesse per la realizzazione di una scuola, che risponda alle esigenze degli allievi e delle famiglie. Degli insegnanti lavoratori non gliene può fregar di meno eppure è anche grazie a loro se la cisl ha ancora un congruo numero d’iscritti.
    I due docenti sono calabresi, ma ricordiamo anche un docente siciliano, Carmelo Lo Monaco che, non avendo ottenuto il trasferimento da Castel Franco Veneto nella sua Sicilia, si è tolto la vita alla fine di agosto. A giugno invece si era suicidata una docente precaria di Cagliari, che temeva di perdere il lavoro e di essere trasferita.
    Cosa accomuna i 2 recenti casi tragici avvenuti in Calabria? Gli effetti devastanti della “Buona scuola”.
    Per entrambi è stata fatale la notizia di un trasferimento coatto e improvviso dovuto al famoso algoritmo criptato che ha spedito come pacchi docenti con punteggi più elevati nei posti più remoti e altri docenti senza punteggi o con punteggi inferiori vicino casa.
    Il docente catanzarese, infatti, dopo aver trepidato per moglie, docente anch’essa, l’intera estate nell’attesa degli esiti della mobilità 2016/17, si è avviato su una strada senza uscita, quella della depressione, e, dopo aver appreso prima del trasferimento a Milano della moglie, poi dell’assegnazione provvisoria in provincia revocata nell’arco di 24 ore, non ha retto il colpo e ha portato a termine il tragico gesto sotto lo sguardo atterrito e impotente di alcuni automobilisti.
    Analogamente tragica la sorte del docente vibonese, che, vicino alla pensione, ha appreso di doversi trasferire in Puglia e si è sparato nel petto.
    Per capire i drammi vissuti da questa gente, precaria storica, bisogna sapere che molti non erano passati di ruolo negli anni passati proprio perché non avevano consapevolmente inteso inserirsi nelle graduatorie esaurite di qualche altra provincia italiana, proprio perché se la scelta era se trasferirsi ed essere assunti o rimanere precari e lavorare vicino casa avevano scelto la seconda opzione.
    Con la “buona scuola” invece sono stati obbligati a scegliere di entrare in ruolo con una procedura criptata che poi hanno scoperto che non ha tenuto conto né di punteggi, né di preferenze.
    Infatti la legge 107/2015 prevede, per chi è rimasto fuori dalle assunzioni perché impossibilitato a subire questo ricatto, che potrà lavorare solo per altri 36 mesi a partire dal 1 settembre 2016, dopodiché queste persone senza riguardo a tutto il servizio precedentemente svolto in   anni ed anni di precariato storico e cospicui investimenti in formazione, saranno costretti a cambiare professione o a rimanere a casa.
    Un esecutivo forte può prendere decisioni senza ostacoli che possono ledere impunemente i diritti essenziali dei cittadini e quindi anche portare ad estreme conseguenze quali in questo caso i suicidi.
    E QUESTI DOVREBBERO ESSERE I DIFENSORI DEI LAVORATORI? QUA Basta aprire un tavolo di confronto e il gioco e’ fatto? QUANTI TAVOLI SI SONO APERTI SENZA MAI ESSERSI CHIUSI? COSA NE SANNO DELLA DISPERAZIONE IN CUI PRECIPITANO TANTI DISGRAZIATI CHE VIVONO I DRAMMI RIPORTATI O CI ARRIVANO MOLTO VICINO?
    CHE VERGOGNA. IN MEMORIA DI QUESTI E TANTI ALTRI DISPERATI AUGURO A CHI NE PORTA LA RESPONSBILITA’ A QUALUNQUE LIVELLO E DI QUALSIASI TIPO DI VIVERE LE STESSE VICISSITUDINI E CONSEGUENZE.
    UNA DOCENTE DI SOSTEGNO DELLA SCUOLA PRIMARIA ( fino a ieri iscritta, da oggi disdettata)

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