La Repubblica, autorevole quotidiano diretto da Mario Calabresi, ha tagliato lo stipendio di Anna Maria Furlan.
Occupandosi di quanto guadagnano i sindacalisti sull’onda del caso delle crociere della Uil, la Repubblica ha scritto, in un articolo a firma Luisa Grion, che la Furlan guadagna poco più di 3.900 netti al mese, praticamente quanto la collega Camusso.
Ma cari signori giornalisti, quello che avete riportato è solo quello che prende dalla Cisl.
Poi però bisogna aggiungere lo stipendio che le Poste continuano a pagarle mensilmente.
Il che fa più di cinquemila al mese, mica come quella proletaria della Camusso! E pensate che, come ha dimostrato Fausto Scandola, ai tempi di Bonanni lei guadagnava anche di più!

La prossima volta, cari giornalisti, tenete a mente quello che diceva Totò, “è la somma che fa il totale!”


Ma Luisa Grion ha collaborato in qualche occasione con la CISL?
I casi sono due: o la giornalista ha pubblicato una velina sbianchettatata di Biancaneve o Biancaneve si è fatta pubblicare un’inserzione a pagamento senza pagare.
Spero avrete inviato alla giornalista questa nota di precisazione