Un lavoratore egiziano, che partecipava ad un picchetto organizzato dall’Usb, è morto a Piacenza investito da un tir. Ci sono versioni diverse sul fatto e bisogna aspettare che sia fatta chiarezza, ma due cose sono sicure: che lui era lì per una protesta sindacale, e che è morto.
Un altro lavoratore è morto all’Ilva di Taranto. Ed un altro ancora in un deposito dell’Atac a Roma.
Forse in Italia ci vorrebbe un bel sindacato dei lavoratori, qualcuno capace di tutelare chi lavora. Perché a giudicare da queste notizie queli che ci sono ora, chi più chi meno, non sembrano all’altezza del compito.
Come mai la Furlan tanto solerte nell’esprimere il suo servizievole ed ossequioso appoggio a qualunque figura del potere apra bocca a prescindere dalla validità o meno del contenuto delle sue parole; non lo è altrettanto per i lavoratori? Forse perché sono morti nel Weekend? Quando notoriamente non si lavora?
CHE SCHIFO; e noi continuiamo a permettere che gente simile si arroghi il diritto di rappresentare i lavoratori?
Svegliamoci e svegliatevi mandandoli tutti a casa una buona volta; prima che loro ci mandino tutti al creatore per fame o incidenti sul lavoro.
IL POSTINO
giustissima osservazione e molto triste