Nella Cgil si vota

L’assemblea generale della Cgil ha approvato la posizione ufficiale della confederazione per il referendum sulla nuova costituzione. In breve, la Cgil è per il no, ma senza aderire ad alcun comitato.

Un po’ il contrario della posizione della Cisl; che si è schierata per il sì, ma senza alcuna delibera degli organismi e senza dibattito democratico, e che, di fatto, sta collaborando con i comitati renziani per il sì (si dice che Via Po 21 abbia fatto dare una mano al Pd per raccogliere le firme necessarie ad avere il rimborso per la campagna elettorale dopo il voto; quello che una volta avrebbe fatto la Cgil per “il partito”).

E’ dura doverlo ammettere, ma in fatto di “centralismo democratico”, che ormai è il modello organizzativo comune alle due confederazioni, la Cgil si muove meglio: le decisioni le prendono sempre al centro, ma poi sono capaci di farle almeno ratificare dagli organismi democratici. Se non la sostanza, almeno la forma della democrazia è salva. Ed è già qualcosa.

Invece nella Cisl il “centralismo” cresce, l’elemento “democratico” sparisce. E così la democrazia associativa perde sia la forma che la sostanza.

Ma questo vuol dire anche che poi gli iscritti alla Cisl, che non hanno mai discusso e deliberato a nessun livello sulla questione, al momento del voto saranno liberi, come sempre, di votare come preferiscono, senza dover ascoltare la signora Anna Maria. Quelli della Cgil, egualmente liberi e padroni del proprio voto, dovranno confrontarsi con un’indicazione legittimata democraticamente dal voto di un’assemblea rappresentativa.

C’è quindi da prevedere che dalla Cgil verranno molti no, perché il voto della loro assemblea rispecchia l’orientamente che effettivamente prevale alla base. Mentre dalla Cisl potrebbero venire molti no, perché, le indicazioni politiche di Via Po 21 prive di un aggancio immediato al merito delle questioni sindacali non hanno mai trovato grande ascolto fra i lavoratori.

Neanche quando la dirigenza confederale era un po’ meno screditata di quella attuale.

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5 Commenti - Scrivi un commento

  1. Lo schierarsi della Furlan cosi apertamente nel modo antidemocratico che sappiamo ha un fine non dichiarato che é quello di compiacere il potere; lo stesso che ha portato Renzi ad essere Presidente (senza essere stato mai eletto). Non dobbiamo mai dimenticare questo particolare la Furlan se qualche volta , per errore fa gli interessi dei lavoratori é perchè coincidono con i suoi altrimenti come molti amici non si stancano di ricordarci i lavoratori per lei e la sua corte sono il mezzo e mai il fine
    Meditate gente che vi apprestate a reggere ancora una volta la coda alla postina al prossimo congresso.

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  2. I padri fondatori del sindacato cattolico democratico si rivolteranno nella tomba nel vedere la cigil difendere la democrazia sindacale praticandola e la CISL che su di essi ha fondato la sua esistenza oggi li rinnega e viola impunemente ad ogni occasione.
    AL prossimo congresso non dimenticatelo iscritti cisl se volete potete porre fine a questo scempio.

    Comitato di liberazione della cisl

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  3. Ma in che mondo vive l’amico che mi ha preceduto. Certo la cisl, formalmente non è nato come un sindacato cattolico ma sostanzialmente chi è che non ha mai perso e non perde occasione per richiamarsi ai pensieri e dettami del Papa e di altri grandi della Chiesa. Penso per esempio a Madre Teresa, tante volte richiamata da D’Antoni, e lo stesso dicasi degli altri Segretari. Che poi alle parole non seguano i fatti questo é vero e non fa onore a chi evidentemente le pronuncia solo per strumentalizzarle però i fatti questo dicono; e sono i fatti che fanno la storia (quella vera).

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  4. Ha ragione l’amico ! E’ più che vero! La Cisl è molto aconfessionale (ma non laica) nel suo DNA, punto d’incontro e sintesi (come mostra il bellissimo articolo 2 del suo Statuto) tra le diverse tradizioni e filisofie sindacali: cattolico-sociale, socialista riformista, trade unionista, ecc. e se c’è un errore in cui i “grandi e intoccabili leader” di oggi e i loro ignoranti consiglieri cadono è quel continuo, fastidioso, riferimento alla Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica, a i Santi, a Papa Francesco, a Madre Teresa…
    Ipocriti, falsi e bugiardi, sepolcri imbiancati che dovrebbero pulirsi la bocca quando ne parlano ! Ma in realtà tutto nasce dalla loro ignoranza assoluta della STORIA e del PENSIERO sindacale CISL (e di ogni pensiero sindacale moderno estero) e dalla necessità di coprire con quelle frasi e quelle citazioni…. BEN ALTRO

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