Dov’è Sorgi?

L’articolo di Enrico Marro di lunedì scorso ha provocato seria preoccupazione negli ambienti della Cisl, e qualcuno sta già pensando di rivolgersi a “Chi l’ha visto?”.

Perché va bene scrivere che la Fai è stata commissariata solo perché la signora Anna Maria vuole controllare le strutture in vista dell’esame congressuale, e nessuno si scandalizza; va bene mettere nero su bianco che la Cisl non è più un’organizzazione democratica perché chi dirige strutture “autonome” li sceglie chi sta in alto e non chi sta in basso col libero voto, e nessuno si scandalizza; va bene perfino spacciare per rinnovamento rispetto all’era bonanniana una serie di normali avvicendamenti, ma perché l’articolista è stato così cattivo da far credere che il povero Nino Sorgi sarebbe caduto vittima del rinnovamento furlaniano per mettere dirigenti “a lei fedeli” nei posti chiave dell’organizzazione e così finalmente “recidere tutti i legami con l’era Bonanni”? Povero Sorgi! Con tante teste da tagliare, e anche di un certo peso, proprio la sua doveva cadere?

Ma, se così fosse, la signora Anna Maria non sarebbe più Biancaneve, sarebbe la strega cattiva.

Furlan 1 e Furlan 2

E infatti, possiamo confermare che i numerosi tifosi di Sorgi in ansia per colpa di Marro non hanno alcun bisogno di andare a “Chi l’ha visto?” perché questo importante dirigente sindacale è vivo e lotta insieme a loro. Sempre in prima fila, come dimostrano anche le foto del congresso di autocommissariamento della Fai dall’Antonella a Pomezia.

Perché mica Via Po 21 poteva lasciare andare a spasso nei giardinetti questo “ottimo dirigente”, anzi, “abbiamo bisogno – disse la signora Anna Maria al consiglio generale – della sua competenza, della sua serietà, della sua qualità”, e altre belle cose con l’accento sulla “a”. Virtù per le quali Sorgi viene ancora pagato da Via Po 21. A meno che non stia lavorando gratis.

Certo, non sappiamo se il suo reddito sia ancora quello dei tempi belli che, come risulta dagli “Scandola papers” mai smentiti, nell’indimenticabile 2013 ha toccato il picco  di eur. 319.725,00 . Che in fondo era anche poco, come disse allora, per un “manager” come lui.

8 sorgi

Comunque, a questo punto è più chiaro cosa voleva dire Marro scrivendo che “recidere tutti i legami con l’era Bonanni è difficile”. Soprattutto se non lo si vuole affatto. Perché c’è chi con Bonanni c’entrava poco, ma è stato fatto fuori, e c’è Sorgi che resiste come neanche un partigiano. Uno che all’Inas si è comportato da vero manager, tanto da essere premiato con altri incarichi e soldi in cambio del buco che ha lasciato. Sul punto, potete chiedere al povero Pesenti, passato dai “buffi” della Filca a quelli dell’Inas.

E un po’ gli sta bene, così impara ad aver voluto anche lui un commissariamento della Fai che alla fine non è servito neanche alla Filca.

 

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Nino anna e raf

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2 Commenti - Scrivi un commento

  1. Il martedì mattina, per un’oretta, lo potete trovare nell’ufficio dell’Inas Immobiliare…in veste di Presidente, così tanto per giustificare il suo stipendio, ma in realtà riceve persone, insomma una sorta di confessionale, dove alcuni suoi ex fidati collaboratori riversano i pettegolezzi del momento, anche in relazione alle nuove politiche di gestione del patronato. E lui elargisce benedizioni e promesse come se fosse ancora il presidente dell’Inas, una situazione che lo gratifica molto se non fosse per il naso che gli cresce improvvisamente ad ogni sciocchezza che dice.

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  2. NON FATEVI TRARRE IN INGANNO DALLE APPARENZE, IL MODELLO DIRIGENZIALE, INIZIATO DA BONANNI E CONTINUATO DALLA FURLAN CALZA A PENNELLO CON QUELLO DEI LADRI DI PISA “DI GIORNO LITIGAVANO E DI NOTTE ANDAVANO A RUBARE INSIEME
    JE SUIS FAUSTO’

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