“Indignarsi non basta”

“Jé suì faustò” è un nome che i nostri lettori ormai conoscono per interventi e commenti che abbiamo ospitato volentieri. 

Ora ospitiamo anche questo appello. Che è un invito a fare un passo oltre la protesta. E propone un’iniziativa concreta che segnaliamo perché chi vuole possa aderire.

www.il9marzo.it

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Indignarsi sul web non basta, indignarsi su Facebook non basta, indignarsi dopo i servizi delle Jene non basta, biasimare le balbettanti risposte della Furlan alla biondina delle Jene non basta, indignarsi non basta.

Vergognarsi di essere un iscritto CISL non è giusto, essere additato come disonesto perchè iscitto CISL non è giusto, vergognarsi per le colpe di altri non è giusto. Andarsena dalla CISL non è giusto. Indignarsi e vergognarsi senza fare null’altro non è giusto.Ricordiamo il testamento di Fausto

l’invito ai lavoratori è di non dare le dimissioni dalla Cisl, ma di farsi sentire…”

E allora? ALLORA E’ ORA DI AGIRE.

Come? Sicuramente da dentro la CISL. Non da soli, da soli si viene schiacciati, Fausto ne è la prova. Altro che “diritto di critica” come sta scritto nello statuto. In teoria ci si dovrebbe rivolgere ai Probiviri, ma come lo fai sei già individuato e messo sulla lista nera.L’autonomia e l’imparzialità dei Probiviri l’abbiamo conosciuta nel caso Scandola.

Che fare? Ecco una proposta e se qualcuno ha idea migliore la presenti.

Cominciando con il contarci, ognuno, in silenzio, raccolga firme tra gli iscritti, lavoratori o pensionati, le conservi. Ogni settimana o quando ritiene di aver raggiunto un certo numero di firme mandi alll’indirizzo mail indicato qui sotto il numero di firme raccolte. Non i nomi. Una volta raggiunto un numero sufficiente presenteremo alla segreteria Nazionale una richiesta precisa di chiarimenti riguardanti il passato alla quale nessuno si potrà sottrarre.

FORZA TOCCA A NOI

Scrivete a jesuifausto@gmail.com

 

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3 Commenti - Scrivi un commento

  1. L’idea potrebbe funzionare, ma per raccogliere firme occorre che ci sia un testo da far sottoscrivere. Quindi occorre preparare ora il testo della richiesta di chiarimenti alla segreteria nazionale, e poi possiamo chiedere di sottoscriverla. E quindi farci tra noi una prima conta delle firme e poi decidere se e come trasmetterla.
    Però forse possiamo prima rifarci all’esperienza della petizione online dello scorso agosto https://www.change.org/p/revoca-dell-espulsione-di-fausto-scandola
    che raccolse più di 10.000 firme ma che non ha sortito nessun effetto.
    Forse dobbiamo cercare l’organizzatore di quella petizione, Pier Luigi Tolardo, e capire meglio come è andata a finire: fu inviata la petizione con le 10.000 firme? queste 10.000 persone sono ancora rintracciabili via email per capire se hanno voglia di impegnarsi ancora?

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  2. Ci sono aggiornamenti su questo punto? La conta è cominciata? S’è saputo nulla della petizione lanciata da Tolardo? Grazie a chi potrà e vorrà rispondere

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  3. Riportiamo come risposta la mail che ci è arrivata dall’indirizzo jesuifausto@gmail.com

    Purtroppo al mio appello ha risposto una sola persona, ciò significa che non interessa o che la mia iniziativa non è ritenuta valida. Di Fausto se ne parla sempre meno e questo significa che siamo uomini solo a parole e questa è la società che abbiamo creato e che ci meritiamo. Ma io ci spero ancora, sono ancora fiducioso e disponibile per portare avanti la battaglia di Fausto. POPOLO CISLINO, CORAGGIO, DIMOSTRIAMO DI ESSERE QUELLO CHE DICIAMO DI ESSERE!!!!

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