Parola di re, parola di regina

Negli ultimi anni del suo mandato, Raffaele Bonanni aveva scoperto un aneddoto che lo divertiva molto e che raccontava fin troppo spesso (forse con spirito autocritico…). Faruk, deposto re d’Egitto in esilio a Roma negli anni della “dolce vita”, amava giocare a poker. Un giorno, al momento di “vedere” le carte, il suo avversario mise sul tavolo verde un poker di regine. Lui rispose “poker d’assi”. Richiesto di mostrare le carte, le rimise invece nel mazzo e disse “parola di re!”.

La signora Annamaria risponde un po’ così quando gli si chiede come mai le cifre dei suoi redditi negli ultimi anni non sono proprio le stesse di quelle indicate dai regolamenti confederali: le cose sono a posto perché ve lo dico io. Al massimo, ve lo faccio dire da un commercialista, ma le carte le tengo nascoste. Basta la mia parola di regina.

Ed anche il dottor Sbarra dell’Anas non crediamo che abbia mai fatto veder le carte quando è andato in giro a raccontare per l’Italia che prima di lui la Fai non era (come aveva creduto la Filca, quando aveva ottenuto da papà Bonanni di estorcere una promessa di matrimonio poi non onorata) una sposa con una ricca dote, ma la vittima di spoliazioni e ruberie che avevano lasciato senza soldi la federazione, la fondazione Fisbafat, e tutti i connessi. Le prove? Parola di commissario!

Ecco, appunto! In una repubblica non esiste la parola di re, di regina, né di commissario. Altrimenti non è vero che siamo tutti uguali. Invece è giusto che chi ha funzioni di comando non sia e non si comporti mai da re che non risponde a nessuno, ma sempre come un rappresentante.

Come diceva Fausto Scandola nell’intervista alle Iene: “il lavoratore deve riappropriarsi di un ruolo fondamentale, è lui il sindacato. Quelli là sono solo suoi rappresentanti”.

Parole di Fausto, altro che parola di re!

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2 Commenti - Scrivi un commento

  1. La pseudo Cleopatra è troppo colta per non conoscere il codice di Hammurabi. O forse no?
    Le sue ultime reazioni anche se controllate dimostrano uno stato di nevrastenia acuto che ricorda tanto un topolino che, preda di una gatta sorniona viene usato dalla micia per istruire la nidiata.
    Così, la misera si vede arrivare sberle da destra e manca come un pugile suonato aspetta la salvezza del gong.
    Ma qui il circolo è vizioso perchè il gong dovrebbe suonarlo lei cosa impossibile perchè farlo significherebbe ammettere di aver fallito su tutto il fronte. Eh!!! già, già, già; la situazione si complica per la pulzella.

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  2. Reduce dal direttivo di oggi, che era dedicato a tutt’altra materia, ma s’è focalizzato nella prima parte sui 2 servizi delle ‘Iene’ sui maxi stipendi in Cisl.
    Una volta tanto, a parlare non sono stata la sola, anche se ho dato molto fino da torcere, perchè hanno provato a farmi il lavaggio del cervello persino a pranzo.
    M’è toccato sentir dire:
    che la Toffa è una invasata;
    che l’imboscata delle Iene era stata preparata mesi prima – per forza, era dall’estate che era scoppiato ‘il caso Scandola’;
    che sono in combutta con Renzi – e avrebbe attaccato il sindacato che lo ‘fiancheggia’ di più???;
    che Fausto cercava vendette personali;
    che non si è rivolto ai probiviri !!! Per questo è stato espulso. I panni sporchi si lavano in famiglia;
    che in realtà era tutto in regola e anzi la Furlan ha operato con una trasparenza che non è stata capita;
    che tutti i sindacati sono messi così;
    che anche gli operai si fanno alzare i compensi mettendosi d’accordo con le aziende, per gonfiarsi la pensione;
    che tutti abbiamo scheletri nell’armadio, per esempio non chiediamo la fattura all’idraulico o al dentista per pagare meno. Parla per te, ho risposto al segretario, io lo faccio sempre. Non sarò perfetta, ma di questo non mi si può accusare. E poi che vuol dire? Che se tutti hanno certi comportamenti, sono giusti e vanno bene?
    Non ho parlato più, han cominciato a dire che sono una musona. Che m’importa. Sono libera. Quasi tutti quelli che erano al mio tavolo, molto meno. In buona o in cattiva fede che fossero. Disgustata…
    dalla Fim Veneto, presente
    ovviamente manco uno straccio di menzione nel verbale, o un comunicato

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