“La mia busta paga arrivava a 5000 euro quando ero segretario confederale, è di 5.200 adesso che sono segretario generale”.
Sono parole uscite dalla bocca della signora Annamaria, intervistata dalle Iene. E parla del netto; cosa che un/una vero/a sindacalista non farebbe mai, perché altrimenti saprebbe che si deve sempre parlare prima del lordo, e poi del netto.
Ma stiamo al gioco, e vediamo il netto: che è fatto di quel che prende dalle Poste e quel che le arriva dalla Cisl. Lei ci ha detto che da segretario confederale prendeva cinquemila. Gli attuali segretari confederali prendono tutti di meno, sia quelli che sono pagati per intero dalla Cisl, sia quelli che sono in distacco retribuito. Addirittura il dottor Sbarra dell’Anas, nelle buste paga prima versione, non arrivava a 3.900; nella seconda gli va un po’ meglio è arriva a 4.000. Siamo contenti per lui.
Ma allora, se tutto era in regola come dice il commercialista, come si spiega una differenza così forte?
Sulla raccomandazione di Fausto concordavamo prima e tanto più lo dobbiamo oggi che non c’è più. Diverso è invece continuare a essere corretti con chi non lo è bisogna avanzare il livello dello scontro coinvolgendo le istituzioni italiane ed Europee e non aver più remore di educazione e linguaggio. Col lupo non si può fare l’agnello.
A’ LA GUERRE COMME A’ LA GUERRE W IVA LA CISL FUORI LIBERA