Ivan Zaffanelli ci ha fatto tornare in mente Benedetto Croce.
Zaffanelli, per chi non lo sapesse, era il segretario della Fai di Cremona, che, dopo le riforme costituzionali nell’organizzazione della Cisl, è stato promosso a segretario della Fai “asse del Po” (che comprende le province lombarde lungo il corso del fiume, ma che prima o poi, coerentemente, dovrà estendersi da Torino a Venezia. Altrimenti che “asse del Po” sarebbe?).

Benedetto Croce, sempre per chi non lo sapesse, era un signore che, senza essere nemmeno laureato, è stato l’intellettuale liberale italiano più importante del secolo scorso. Autore, fra l’altro, di un “Manifesto degli intellettuali antifascisti” già nel 1925 (anche se, per la verità, qualche iniziale simpatia per Mussolini l’aveva avuta anche lui).
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Ed è proprio l’interpretazione del fascismo di Croce che ci è tornata in mente leggendo sul sito della Fai la settima puntata, ambientata a Cremona, di “Un commissario in campagna elettorale”, una specie di fiction per la verità un po’ monotona e senza grandi sorprese, con un protagonista fisso, il dottor Sbarra dell’Anas, ed una spalla che cambia di volta in volta nei vari congressi in giro per l’Italia che Lui ha scelto per visitare.
Secondo Croce, il fascismo andava intepretato come una parentesi, un semplice momento (per la verità un po’ lunghetto, visto che è durato un ventennio) di interruzione dello sviluppo di un processo che va dalla monarchia liberale alla repubblica democratica. Una “malattia morale”, che però, una volta passata, va considerata, appunto, solo una parentesi. Questo disse Benedetto Croce
“La parentesi commissariale – ha detto invece Zaffanelli – non ha rallentato la nostra attività sul territorio”. Ed ha già detto molto, visto che nelle puntate precedenti quasi non sembrava nemmeno lecito nominare invano il commissariamento.
Ma è proprio così? Il commissariamento della Fai è solo una parentesi? Un’interruzione momentanea di uno sviluppo destinato a riprendere il suo corso fisiologico una volta che “l’uomo della Provvidenza” sarà stato messo da parte?
Lo volesse il cielo! Temiamo però che le cose non stiano così. Perché Lui non sta girando l’Italia in lungo e in largo solo per il piacere di ripercorrere strade e autostrade, pur se a lui tanto familiari, ma perché è in campagna elettorale. Lo è sempre stato, e tanto più lo è ora che a Via Po 21 le poltrone cominciano a scottare.
Ecco allora che l’interpretazione della “parentesi” non regge; né quella di Croce, né quella di Zaffanelli. Perché le parentesi non durano vent’anni, né diciotto mesi (nella Cgil ci sarebbe andata meglio, massimo sei mesi). E poi perché mentre il fascismo alla fine della parentesi ventennale è finito, il commissario vuole rimanere da segretario generale.
E allora rassegniamoci a seguire altre puntate della noiosa fiction sul commissario in campagna elettorale. Anche se ci viene il dubbio che, magari, il titolo giusto potrebbe essere “Un commissario in fuga dalle Iene”.
Notizia appena arrivata: è morto Scandola. Ci sarà chi gioirà per questo.
FAUSTO SCANDOLA È MANCATO!
Stanotte è morto Fausto Scandola. La sua espulsione dalla Cisl rimarrà come una irreparabile infamia per quei dirigenti della Cisl che l’hanno voluta. Impegna ognuno di noi a continuare nell’azione di pulizia e di risanamento del nostro sindacato. R.i.p.
OGGI E’ UN GIORNO DI LUTTO PER TUTTE LE PERSONE ONESTE COSI’ BEN RAPPRESENTATE DA F.SCANDOLA
ONORE E MERITO AL PRIMO MARTIRE DELLA CISL
CIAO FAUSTO CERCHEREMO DI ONORARTI COME MERITI CONTINUANDO LA TUA OPERA DI RISANAMENTO
CHE DIO TI RENDA QUELLA GIUSTIZIA CHE GLI ABOMINEVOLI UMANI TI HANNO NEGATO.
IL VISIONARIO E TUTTI GLI AMICI CHE HANNO AVUTO L’ONORE DI CONOSCERTI
QUESTO NON E’ UN COMMENTO AL POST.
Confermate la notizia che IL GRANDE FAUSTO non c’è più?
Tocca a voi ora portare avanti le sue battaglie, anche per salvaguardarne la memoria. Sperando nella collaborazione delle Iene.
E noi che vi seguiamo, a chi nel suo piccolo prova a farsi sentire in pogni occasione utile, direttivi soprattutto almeno per quanto riguarda me.
Che lo spirito di Fausto ci sostenga tutti. Ed egli trovi la pace e l’amore che tanti gli hanno negato sulla terra.
dalla Fim del Veneto – una semplice iscritta, estromessa in malo modo dalla RSU aziendale
FAUSTO SCANDOLA È MANCATO!
Un comune amico mi ha appena informato. Vi giro il suo messaggio.
R.i.p.
Stanotte è morto Fausto Scandola. La sua espulsione dalla Cisl rimarrà come una irreparabile infamia per quei dirigenti della Cisl che l’hanno voluta. Impegna ognuno di noi a continuare nell’azione di pulizia e di risanamento del nostro sindacato.