Il dottore in fuori gioco

Dunque era vero. La voce che girava da anni nella Cisl, senza che nessuno confermasse niente, sull’assunzione fasulla all’Anas che Sbarra si sarebbe guadagnato quando era segretario della Cisl di Calabria era fondata. Questo almeno se Scandola non mente (ma più passa il tempo ed aumenta la quantità di dati rivelata e non smentita, più è improbabile che menta) nella mail che riportiamo in coda a questo post ed inviata ai membri dell’esecutivo confederale ed a tutta la dirigenza Cisl sul territorio.

Il nostro commissario, ovvero il dottor Sbarra dell’Anas, è infatti uno di coloro che ha guadagnato più di quanto era stato indicato dal regolamento confederale; anzi, peggio, uno che aveva approvato quel regolamento, con dei tetti massimi indicati precisamente, che lui stesso poi non ha rispettato in questi anni. Forse contando sul fatto che così fan tutti, almeno ad alto livello, e nessuno dice niente all’altro.

Risultato, il dottor Sbarra dell’Anas è in fuori gioco con i suoi redditi da alcuni anni a questa parte. E non per pochi centimetri.

Dunque, da un anno il dottor Sbarra dell’Anas fa il moralizzatore in casa della Fai sulla base di un titolo giuridico discutibile (il commissariamento in violazione delle garanzie statutarie, sostanziali e procedurali) e dall’alto di un piedistallo morale che ha le sue crepe. E su questa base ha fatto incetta di cariche difficilmente compatibili con la natura di un incarico a termine (presidente della Fondazione Fisbafat, poi Fondazione Fai-Cisl, presidente della società Rinnovamento, presidente della società editrice Agrilavoro …).

Dunque, era probabilmente in fuori gioco rispetto alle regole che lui aveva approvato ed indicato agli altri ma lui non ha rispettato, anche quando nella Fai ha licenziato padri di famiglia per deviazionismo idologico e indegnità morale.

Ma siccome siamo un po’ troppo parte in causa, e rischiamo di giudicare senza avere il necessario distacco (sarebbe però meglio usare un altro termine, questo può suonare allusivo…) per oggi ci limitamo a porre tre domande:

– che bisogno aveva l’Anas nel 2006 di assumere alle proprie dipendenze un alto dirigente della Cisl?
– non c’era neanche un disoccupato in Calabria che potesse avere quel posto prima di darlo al dottor Sbarra?
– c’è ancora chi pensa di poter risolvere questi problemi con un regolamento che cerca di impedire la necessaria pulizia nascondendo la sporcizia sotto un tappeto fin troppo piccolo?

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Tra coloro che hanno approvato il regolamento economico-normativo del 2008 e non lo hanno rispettato, c’e’ anche il Segretario Confederale Nazionale ” E COMMISSARIO FAI ” Luigi Sbarra. Il quale gode di un distacco retribuito dal 2006, dall’ ANAS, avuto durante l’incarico di Segretario Generale USR Calabria.

I suoi redditi:

Anno
Reddito Imponibile fiscale
Reddito Previdenziale Regolamento CISL

2010
138.319,00
79.664,76

2011
139.044,00
80.859,80

2012
140.932,00
83.366,50

2013
142.414,00
84.033,76

2014
130.540,00
85.714,02

Anno 2012 –  imponibile previdenziale CISL – 124.403,00 + ANAS 34.888,00 – totale previdenziale – 159.291,00

Fausto Scandola

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2 Commenti - Scrivi un commento

  1. Non sarebbe forse opportuno trasmettere la segnalazione agli organi ispettivi dell’INPS ed alla Procura della Repubblica per far verificare se il distacco sindacale è corretto del Dottore oppure è una BUFOLA per godere i benefici della Legge ( verifichiamo anche se il titolo di Dottore è vero ed in che università è stato conferito perché a questo punto qualche dubbio sorge). Se non mi sbaglio però Sbarra non doveva essere il moralizzatore della fai? non era quello che era rimasto indignato della conduzione di quella categoria? credo che ci siano tutti gli estremi per farsi e darsi LUI una lezione di moralizzazione e di etica e di ritornarsene a casa , dovrebbe vergognarsi di mettere i piedi in via Tevere 20 , vergognarsi di guardare in faccia gli iscritti,i delegati di quella categoria presi per i fondelli un’altra volta. Un consiglio da ex iscritto a quella categoria o meglio ex FAT ora in pensione ( non più iscritto alla FNP da settembre 2015 avendo trasmesso la disdetta direttamente all’INPS dopo i vergognosi fatti di agosto) per il bene dell’organizzazione a tutta la segreteria ora in carica TORNATEVENE A LAVORARE DA DOVE PROVENITE o forse è meglio a CASA in considerazione dei fatti.
    Concordo con un commento letto qualche giorno fa, in cui diceva che chi fosse in possesso di documentazione comprovante irregolarità compiute da “DIRIGENTI” di trasmetterle direttamente alla Procura della Repubblica, e l’unica maniera di liberarsi di questa zavorra per ricostruire la VERA CISL SECONDO I PRINCIPI DEI FONDATORI, che oggi si stanno rivoltando nelle loro tombe

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