Quando gli ex sono una risorsa … e quando no

Che cosa consiglierebbe ad Annamaria Furlan?

“Istituisca subito una commissione d’inchiesta, con giuristi illustri, autonomi ed esterni al sindacato. Un giurì che controlli, in base ai regolamenti della Cisl, se ci sono state delle distorsioni e individui chi ha sbagliato. E chi ha sbagliato paghi e restituisca quel denaro”.

Chi parla è Savino Pezzotta che, intervistato da bergamonews.it, lancia una proposta difficile da accettare per la Furlan. Anche perché il “chi ha sbagliato restituisca” è un argomento un po’ ambiguo. Da una parte, si tratta di guadagni spesso non illeciti (anche se sbagliati da altri punti di vista), quindi è difficile pretenderne la restituzione; e dall’altra, se i casi dovessero essere parecchi, è facile immaginare che razza di resistenze si verrebbero a creare.

E poi, anche l’idea di affidarsi a esperti indipendenti ha le sue controindicazioni.

Qui, per correttezza, chi scrive questa nota deve premettere di essere juventino, e di rendersi conto che non tutti saranno d’accordo, per ragioni extrasindacali, con quello che segue. Ma questa storia degli esperti ricorda quando Guido Rossi, tifoso interista e commissario della Federcalcio, nominò tre saggi, “giuristi illustri, autonomi ed esterni” chiedendo se poteva dare alla sua squadra lo scudetto che era stato vinto dalla Juventus davanti al Milan. La risposta fu che se non c’erano impedimenti di natura etica lo si poteva fare. E lo scudetto finì all’Inter.

Quando poi uscirono le intercettazioni che riguardavano anche l’Inter, Guido Rossi disse che lo scudetto lo avevano assegnato i tre saggi, i tre saggi dissero che loro non avevano assegnato niente a nessuno, e nessuno si assunse più la responsabilità di quel che era stato deciso.

Questo per dire che se i saggi li nomina chi è parte in causa (e la Furlan, avendo chiesto l’espulsione di Scandola, è parte in causa assieme a tutta la segreteria confederale), il rischio del cortocircuito è forte. Anche perché i giuristi sono professionisti, e chi li sceglie li deve pagare. E se paga Via Po 21 ….

Invece, perché non cercare una soluzione più interna ma non meno autorevole? Perché non coinvolgere gli ex segretari generali della Cisl, che godono in generale di buona reputazione e che capiscono l’organizzazione meglio di giuristi esterni? Perché non affidarsi a gente che, siamo certi, non chiederebbe niente in cambio, non avrebbe da fare gli interessi di questo o quello dentro alla Cisl, ed avrebbero l’autorevolezza per non guardare in faccia a nessuno?

Sarebbe la soluzione perfetta … e però è impossibile. Perché come fai a dire a uno solo degli ex (indovinate quale) “di queste cose è meglio che tu non ti occupi?”

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2 Commenti - Scrivi un commento

  1. Penso che il segretario generale Furlan al prossimo Consiglio generale dovrebbe fare come ha fatto il papa nei confronti di Galileo e della Santa Inquisizione, senza bisogno di esperti o di giuristi: chiedere perdono a tutti gli iscritti che mensilmente hanno contribuito e contribuiscono al finanziamento della CISL. E poi voltare pagina una volta per tutte.

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  2. memoria corta... · Edit

    Perché si dice che i guai della Cisl sono cominciati con Bonanni? E le jacuzzi di un altro segretario generale ce le siamo dimenticati ?

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