2/ L’ombra lunga della Stasi – Ipocrisia

Entrare nella vita privata dei collaboratori, come nelle peggiori aziende private, affossando l’identità e la dignità personale da parte di una associazione sindacale dove la democrazia, la libertà di pensiero, l’etica e la morale, l’onestà individuale, la lealtà, il confronto, i valori sociali non possono essere calpestati, avvia l’inizio della fine della sua missione.

Rimane solo l’interesse per il vil denaro

Fausto Scandola ha cercato di indicare un percorso per uscirne: “ …serve rompere il sistema …” nella lettera inviata alla segretaria generale Anna Maria Furlan il 13 aprile 2015, chiedendone le dimissioni, ma fu lui ad essere denunciato, prima ai probiviri regionali e successivamente, dopo la respinta dell’istanza, ai probiviri nazionali che ne sancirono l’espulsione.

Lo stesso Pierre Carniti in uno degli ultimi promemoria dell’agosto 2025 su alcune riflessioni sindacali sottolineava:

“la denuncia di Fausto Scandola, ex dirigente della Cisl Veneto, incomprensibilmente minacciato di espulsione, quando i provvedimenti da prendere avrebbero dovuto essere di segno opposto…”

E quei dirigenti nazionali primi responsabili di quello scempio democratico, pur lontano anni luce dal pensiero di Pierre, lo continuano a ricordare.

Il volto dell’ipocrisia.

Sui probiviri confederali va ricordato che Il recente congresso nazionale ha confermato Pierangelo Raineri quale componente dei probiviri. “ex segretario generale Fisascat che dalla denuncia di Fausto Scandola risulta percettore di redditi previdenziali pari a euro 308.446,00 nel 2011 e a euro 285.094,00 nel 2012, rispetto a euro 85.500 ,00 sempre previdenziali” come previsto dal regolamento economico nazionale.

Ormai della riflessione “chi controlla il controllore “, si è persa traccia; oggi il controllore deve rispondere solo a chi lo ha designato.

Intanto i politologi in noiose trasmissioni televisive discutono sulla mancanza di fiducia dei cittadini nei confronti della politica, del sindacato, delle istituzioni “…essere gente tra la gente… “ se vuoi ascoltare la pancia delle persone, “essere tra i lavoratori”, se li desideri rappresentare realmente.

La reazione solidale di una parte dell’organizzazione verso Scandola si esaurì presto, anche perché nessuno all’interno si assunse la responsabilità e il coraggio di chiedere negli organi un chiarimento per estenderlo a tutti i livelli.

Comma 22 per il9marzo.it (fine della seconda puntata)

TRASPARENZA – Questo blog è stato finanziato con eur. 32.700 dalla Cisl che ha perso la causa per diffamazione intentata contro di noi ed ha dovuto pagare le spese.

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11 Commenti - Scrivi un commento

  1. in diversi spiegammo che la cacciata di Scandola era un errore ma Petteni Bonfanti, Domaneschi Ragazzini Baretta, Bernava assecondavano la nonna.

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  2. Lauria ha assecondato tutte le epurazioni prima di lui. Adesso ha un merito: tutti coloro che sono stati maltrattati dalla Cisl, stanno palando e si stanno parlando…
    La Cisl si trovi avvocati veri e tentò nuovamente con Comin & Partner a tentare di non perdere del tutto la faccia. Se va avanti ancora così le dimissioni saranno un’opzione credibile. Si scalda Renato Benaglia

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  3. Caro anonimo,
    Lauria nel 2010 fece persino un’intervista pubblica a Piergiorgio Tiboni (poi pubblicata nel suo libro edito da Giuffrè del 2011 A tu per tu con il sindacato).
    Subì un vero e proprio processo in segreteria confederale, salvandosi solo per il rotto della cuffia (e grazie a Giorgio Santini).
    Lauria, ad esempio nel giugno 2025, ha preso una posizione pubblica, parzialmente diversa, da quella della Cisl (peraltro non vincolante per gli iscritti) sul referendum sulla cittadinanza.
    Lauria, da rappresentante del personale eletto di Via Po, si è battuto come un leone fino a pochi mesi fa, per evitare epurazioni e allontanamenti, anche del personale delle cooperative (penso a Domenico Dettori, ad esempio, che ha scritto in queste settimane una bellissima lettera pubblica in mia stima e sostegno) ed ora non è non solo difeso, ma nemmeno calcolato dalla Rdp di Via Po (alcuni componenti sono gli stessi, come Paola Serra).
    Lauria, in vita sua, si è piegato una sola volta (e ancora se ne pente). Quando firmò l’appello promosso da Maurizio Sacconi e Giuliano Cazzola su conciliazione e arbitrato nonostante il rinvio alle Camere del provvedimento (palesemente incostituzionale e inopportuno) da parte del Presidente Giorgio Napolitano.
    Solo per questo episodio compio autocritica e ammenda.
    E, a proposito, il commissariamento della Fai Cisl è stato illegittimo.
    Non aver poi concluso l’accorpamento della Fai Cisl con la Filca Cisl è stato ridicolo.
    Sono stato chiaro?
    Francesco Lauria

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  4. Viste le tante epurazioni e licenziamenti, di persone dentro il sistema cisl fatto di compromessi, accordi economici e scambi di favori, sempre contro ogni decenza e soprattutto con i soldi dei lavoratori. Sarebbe bello riunire tutte queste persone, anche attraverso il 9marzo, e riempire pagine e pagine di vergognose e assurde vicende e sbatterle sulla stampa contro questi signori del male. Io risponderei presente con le tante cose che ho vissuto in molteplici contesti della cisl. Forse sarebbero situazioni tutte senza valore giuridico, si salvano con i regolamenti, ma all’opinione pubblica e soprattutto agli iscritti, i regolamenti fatti dagli stessi che poi imbrogliano interessano poco o nulla. Ci vuole un capo un coordinatore che abbia più coraggio dei coraggiosi.

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  5. Vedi, il problema è quello che accadde tra Tiboni e Fai Filca e Fumarola, nel mezzo eri supporter di Bonanni, Furlan, Sbarra. il tuo licenziamento é un atto barbaro di un gruppo dirigente debole che non ha giustificazioni. Ma sono 15 anni che la Cisl è così

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    1. Con tutto il rispetto, facciamo presente a entrambi che il post parla di Scandola mentre voi vi state perdendo a discutere su cosa ha fatto Lauria. Che non è mai stato un dirigente ma un dipendente e quindi, qualunque cosa abbia fatto, non ha determinato cos’è diventata la Cisl.

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  6. Caro Lauria speriamo che ritorni non solo lo spirito di Scandola ma la forza di tutti quanti per fare la rivoluzione, anche da fuori si possono raggiungere risultati grandiosi, almeno mettiamoli in cattiva luce questi potenti della cisl.

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  7. Volevo avvisarvi che queste conversazioni sono degne di una chat di WhatsApp e non si un blog. Se qualcuno viene qui per informarsi non capisce assolutamente nulla essendo il dibattito tutto rivolto a dinamiche. Interne. Certo i vostri avversari interni vi leggono. Forse seeve a questo.

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    1. Quello che scrive questo blog è chiarissimo. Infatti sono undici anni che viene letto da molti.
      Poi c’è lo spazio dei commenti che è aperto, e infatti intervieni anche tu, come intervengono amici e avversari. E a noi sta bene così, un po’ confusionario ma libero.
      Se a qualcuno non piace, l’unica soluzione possibile è che sia fra i molti che non ci leggono.
      Peggio per lui.

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