7. In punto di fatto, il dispositivo impugnato dà una rappresentazione parziale e, in tal senso, non veritiera degli esiti dell’assemblea congressuale della Fai-Cisl. Ad esempio, la mozione messa in votazione non riguardava solo lo scioglimento della Fai, ma, fra tante altre cose, anche la nomina dei commissari liquidatori (v. all. 2). Il suo respingimento non è quindi interpretabile solo ed esclusivamente come un no a qualsiasi ipotesi di accorpamento con altra categoria, ma (almeno) anche come un rifiuto di accedere all’accorpamento nei modi proposti ed alla nomina dei commissari liquidatori nelle persone di Augusto Cianfoni e Fabrizio Scatà. Passaggio quest’ultimo che (al netto delle osservazioni dei punti precedenti, cui non si rinuncia), non era stato oggetto di alcun pronunciamento della Cisl, della Fai o di altra categoria a qualsiasi livello.