La Cisl a Riccione: consigli per gli acquisti

Al Corriere della Sera si devono essere divisi i compiti: Dario Di Vico sul palco di Riccione per una cortese intervista con la Furlan, Enrico Marro  a parlare di Scandola e del ‘9 marzo’. Definendoci “il sito dei dissidenti” (oggi a pagina 37, taglio alto, o a questo link).

La definizione non ci dispiace, ma con qualche precisazione, che i nostri lettori di più antica data potranno trovare superflua; in questo caso consigliamo di saltare un paio di capoversi.

Questo sito è nato, ben prima che Fausto Scandola cominciasse la sua battaglia, a sostegno dell’iniziativa di alcuni esponenti della Fai di impugnare in giudizio il commissariamento della Federazione per ritorsione contro il libero voto del suo congresso, che non aveva obbedito all’intimazione di sciogliersi per farsi assorbire dalla Filca. Siccome la prima udienza per la trattazione di quel ricorso d’urgenza (che la giustizia italiana ha fatto finta di non capire…) era fissata per il 9 marzo, il sito si è chiamato così.

Il commissariamento è stato un atto di protervia, e protervo è stato il comportamento del commissario, che ha proceduto all’epurazione esemplare di alcuni indicati come dissidenti.

Successivamente, venuti a conoscenza dell’iniziativa di Scandola, abbiamo ritenuto di sostenerla; a maggior ragione dopo il suo deferimento ai probiviri da parte della segreteria confederale. Un comportamento espressione della stessa protervia che aveva portato a commissariare la Fai ed a licenziare i “reprobi”. Una protervia condita poi dal servilismo della Cisl-Probiviri.

Noi non possiamo riconoscere una Cisl che nei giorni di festa parla del sindacato associazione e della centralità della persona, e poi non essendo capace di gestire politicamente i problemi che le si pongono, (non) li risolve commissariando, licenziando, espellendo.

Che una Cisl così fosse sbagliata, lo avevamo capito. Finora però ci mancava la parola per descrivere bene questa involuzione da sindacato di sindacati, fondato sulla centralità della persona e l’autogoverno delle organizzazioni aderenti, ad un luogo dove vige il divieto di mettere in discussione il verbo calato dall’alto.

Dobbiamo ringraziare Giovanna Ventura (la signora appassionata di poesia tedesca dell’ottavo-nono secolo), che nella sua relazione ci ha dato la parola che ci mancava: il “brand”. Di fronte alle difficoltà della sindacalizzazione, ha spiegato (senza suscitare proteste in aula, né ilarità), “dobbiamo attivare azioni di marketing associativo valorizzando il ‘brand’ Cisl”.

Ecco, è questo che ci divide. L’associazione come ‘marketing’, la Cisl come ‘brand’. Perché dove c’è ‘brand’ non c’è più democrazia, ci sono solo facce finte da pubblicità. Consigli per gli acquisti. Asserzioni senza possibilità di dibattito.

Per questo, e non solo perché qualcuno nella Cisl ha guadagnato un po’ troppo, sì, siamo dissidenti.

Radicalmente dissidenti.

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5 Commenti - Scrivi un commento

  1. Concordo in pieno. In Fim, proprio sull’onda del brand e del marketing, si sta puntando sui ‘ggiovani’ che non ci sono, se ci sono non si fanno vedere o sentire, e non si iscrivono – fatta eccezione per le grandi fabbriche. Che per l’appunto nel nostro bel Paese, e a Nord Est da dove vi scrivo, sono una clamorosa eccezione. Il tessuto industriale è formato da imprese medio- piccole, se non proprio padronali vecchio stile.
    Poi diciamocela tutta: Bentivogli vuol fare il rottamatore, l’uomo solo al comando circondato di ‘ggiovani’ come Giovanni Paolo II, un papa che come Renzi aveva fiuto per il marketing? Allora rottami PRIMA TUTTI I DIRIGENTI, età media molto superiore ai 50 anni , senza idee, cloni del gran capo di turno. POI PENSI, lui O CHI PER LUI, a tagliar fuori iscritte/i che hanno tenuto in piedi la baracca in questi anni. E dopo si arrangi, stiamo a vedere come ne viene fuori. E’ già partito il casting per la selezione della Boschi versione Fim Cisl?
    In ogni caso, gestire un Paese o un sindacato con la sola facciata, con la sola pubblicità, col solo marketing sotto vuoto spinto vuol dire andare incontro al fallimento, presto o tardi.
    Comunque, personalmente penso che con gli attacchi di nausea che mi vengono sempre più spesso in relazione a questioni sindacali, me ne andrò spontaneamente prima o poi.
    Buona giornata sempre in direzione ostinata e contraria
    Miranda

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  2. Sono stati mesi (dal 9 marzo appunto) di un silenzio assordante quello di certi giornalisti delle veline passate dagli uffici stampa confederali: almeno ora si sono accorti che c’è un dissenso!
    Ma sempre con la superficialità che non disturba, o forse per l’incapacità di capire, perchè questo richiede impegno, approfondimento, studio….povera stampa libera!

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  3. Bravi.
    per fortuna che vogliono il brand dopo le figure di questo anno.
    potremmo rivolgerci all’Adiconsum per un’azione di risarcimento in quanto noi abbiamo sottoscritto uno statuto e una tessera diversa.
    Trasparenza e pubblicazione di tutti i redditi e contorni è previsto in chi mette il brand sul mercato, lo vogliamo anche noi in prima pagina.

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  4. LA PROPOSTA DELLA VENTURA NON MI SORPRENDERE PIU’ DI TANTO PERCHE’ HA UFFICIALIZZATO QUELLO CHE DA ANNI PENSANO E FANNO. OGGI PERO’ HANNO RITENUTO DI AVERE LA FORZA E IL CORAGGIO NECESSARI RENDERLA PUBBLICA.
    SINCERAMENTE MI CHIEDO SE HANNO PIENA COSCIENZA DELLO SCONVOLGIMENTO CHE QUESTA NUOVO TIPO D’APPROCCIO COMPORTA (NE DUBITO FORTEMENTE).
    QUI SI PASSA DALLA CENTRALITA’ DELL’ISCRITTO, DEL SUO PENSIERO E UN MINIMO COMUNE DENOMINATORE IDEOLOGICO E RELIGIOSO CHE COMPORTA UNA PARTECIPAZIONE ATTIVA, COSCIENTE E PROPOSITIVA AD UNA ADESIONE CARPITA CON METODOLOGIE DI MARKETING CHE VIOLENTANO, A LIVELLO PSICOLOGICO/SUBLIMALE, LA VOLONTA’ DELL’INTERESSATO CHE POTRA’ SOLO SUBIRE PASSIVAMENTE ED INCONSCIAMENTE.
    BRUTALMENTE SI PUO’ DIRE CHE SE PRIMA L’ARMA PER CONVINCERE L’ISCRITTO ERA IL DIALOGO, L’IDEOLOGIA, IL RAGIONAMENTO ORA SI PROPONE L’INGANNO PSICOLOGICO PER CARPIRE LA BUONAFEDE DELLE PERSONE.
    SPERO DI SBAGLIARMI, E DUNQUE AVERE TANTE SMENTITE MA SE COSI’ NON FOSSE ALLORA IL PROBLEMA CHE SI PONE E’ STRAVOLGENTE PERCHE’ COINVOLGE LA COSCIENZA DI OGNUNO.

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  5. Boccaccia mia statti zitta! · Edit

    Ma di che vi stupite? Non vi eravate accorti che anche la tessera della Cisl, da quando Bonanni ha voluto la tessera magnetica, è la brutta copia delle tesserine fedeltà dei supermercati?

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